La Giornata internazionale del caffè è il 1 Ottobre, ed è una giornata in cui si promuove e celebra il caffè come bevanda, con eventi che si svolgono in tutto il mondo. Questo giorno viene anche utilizzato per promuovere il caffè del commercio equo e solidale per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione dei coltivatori di caffè.
Tra le altre cose è stato anche predisposto il video che trovate sopra a corredo di questa presentazione.
C’è anche un sito ufficiale della giornata dove si trova il programma di tutti le manifestazione e gli aventi previsti nel mondo durante la giornata internazionale del caffè.
La Giornata internazionale del caffè vuole sottolineare quindi come il processo di trasformazione dei rifiuti ricavati lungo la filiera in nuovi prodotti e opzioni energetiche alternative possa esser visto come un’opportunità, non solo in termini di reddito ma anche a livello occupazionale, oltre che utile a ridurre i costi di produzione.
L’ICO ha dichiarato il proprio impegno “A favore della prosperità dei coltivatori di caffè per ridurre l’impatto dell’industria del caffè sull’ambiente e mitigare il cambiamento climatico”. “In qualità di unica organizzazione internazionale che riunisce i governi esportatori e importatori di caffè, l’ICO costruisce accordi di collaborazione globali efficaci, guidati dalla missione primaria di metter a punto un settore che sia sostenibile e resiliente, garantendo la prosperità per le comunità di coltivatori in tutto il mondo. La produzione e il consumo di caffè contribuiscono a generare posti di lavoro e reddito in oltre 60 Paesi produttori e per milioni di persone in tutto il mondo impegnati nel settore. Soluzioni innovative e circolari per la catena globale del valore promuoveranno la sostenibilità economica, sociale e ambientale dal seme alla tazza, dai coltivatori ai baristi e dai produttori ai consumatori.”
E chiude così ancora l’ICO sulla Giornata internazionale del caffè: “Le modalità di fare business attuali non sono una strategia sufficiente a garantire la sostenibilità economica a lungo termine. Al contrario, è necessario un cambiamento sistemico”.
Noi ti aspettiamo per celebrare insieme questa giornata e ti proponiamo uno sconto del 10% per chi acquista in questa settimana + devolviamo il 2% del progetto solidale Laos Coffee Project con lo scopo di creare e sovvenziona i vivai di caffè nei piccoli villaggi.
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La pulizia regolare della macchina da caffè è essenziale per garantire sempre un buon caffè.
Qui trovi alcuni suggerimenti per poter mantenere la tua macchinetta sempre in ottime condizioni e prevenire intasamenti o altri problemi:
Come pulire la macchinetta
1. Prima di iniziare l'operazione di pulizia, assicurati che la spina della macchina da caffè sia scollegata dalla presa di corrente.
2. Rimuovere tutte le parti rimovibili, come il serbatoio dell'acqua, il portafiltro, il macinacaffè e il setaccio.
3. Lava accuratamente tutte le parti rimovibili con acqua calda e sapone neutro o detersivo per piatti. Assicurati di rimuovere accuratamente i residui di caffè e risciacqua accuratamente con acqua pulita tiepida.
4. Il serbatoio dell'acqua dovrebbe essere pulito regolarmente per evitare accumuli di calcare o batteri. Puoi usare una soluzione di aceto bianco e acqua (una parte di aceto e due parti di acqua) per rimuovere i depositi di calcare. Riempi il serbatoio con questa soluzione e falla passare attraverso la macchina come se stessi facendo il caffè. Poi esegui almeno due cicli di risciacquo con acqua pulita per rimuovere eventuali residui di aceto.
Un’altro metodo, anche più efficace per evitare accumuli di calcare, e ripristinare la corretta funzionalità delle macchine, è l’utilizzo di un anticalcare liquido ecologico a base di acido lattico naturale.
Facile da usare: riempire il serbatoio con mezzo flacone (125 ml) e acqua (1 litro in totale), erogare due tazze di acqua calda/vapore, spegnere la macchina, riprendere l'erogazione di acqua calda dopo 20 minuti ripetere più volte fino a svuotare il serbatoio. Al termine della decalcificazione, scaricare circa 2 litri di acqua dall'erogatore per risciacquare il circuito interno.
Il Decalcificante può essere utilizzato anche sui bollitori e rispetta l’ambiente essendo privo di acido fosforico.
5. L'erogatore del caffè può accumulare residui di caffè nel tempo. Pulirlo con un pennello o uno spazzolino da denti morbido aiuta a rimuovere eventuali residui. Per le macchine a cialde e capsule questa è una attività da effettuare ogni giorno, pulire il beccuccio da cui fuoriesce il caffè. Ciò va fatto sia a inizio giornata, prima di preparare il primo caffè, sia tra un espresso e l’altro. Per pulire il beccuccio basta abbassare la leva e far uscire poche gocce d’acqua (senza la cialda inserita) in modo da espellere i residui del caffè precedente, ossia fare un caffè a vuoto, ne abbiamo parlato tanto qui.
6. Infine pulisci l'esterno della macchina da caffè con un panno umido e, se necessario, utilizzare un detergente per piatti o per superfici. Assicurati che sia completamente asciutta prima di collegarla nuovamente alla corrente
Una volta che la macchinetta è stata pulita a fondo, è essenziale seguire alcuni accorgimenti per prevenire le ostruzioni:
1. La qualità del caffè è importante. Se si usa una macchinetta con caffè macinato è preferibile utilizzare chicchi di caffè di alta qualità, preferibilmente macinati poco prima dell'erogazione per preservare la freschezza.
2. Seguire le raccomandazioni del produttore riguardo la quantità di caffè corretta da utilizzare. Una quantità eccessiva di caffè può causare ostruzioni.
3. Pulire regolarmente, seguendo i consigli di prima, per evitare l'accumulo di residui. Il caffè macinato e quello usato possono accumularsi nel portafiltro e nel setaccio, è importante pulirli bene dopo ogni utilizzo.
4. Utilizzare possibilmente acqua filtrata e di buona qualità. L'acqua ad alto contenuto di calcare può accumularsi nel sistema. Al fine di avere sempre un’ottima acqua si può utilizzare anche un Addolcitore d'acqua che elimina calcare, metalli pesanti e impurità annullando gli interventi con il decalcificante liquido. Questo sacchetto va utilizzato nella vaschetta dell'acqua della tua macchina per espresso.
Seguire queste linee guida contribuirà a mantenere pulita la macchina da caffè e a prevenire l'intasamento, garantendo sempre un'ottima erogazione di caffè!
Report di Rai Tre ha evidenziato, in una sua trasmissione, come il caffè bevuto in Italia, al bar, sia scadente e spesso molto cattivo. Vi è capitato? Spesso quando ci gustiamo una tazzina di caffè al bar, ci accorgiamo che il sapore non rispecchia proprio ciò che ci aspettavamo. Il sapore è scadente e la delusione è grande.
Un sapore scadente del caffè può essere influenzato da diversi fattori, evidenziamoli:
- Qualità del caffè: La qualità del caffè inizia con i chicchi. Un caffè di scarsa qualità o scadente può avere un sapore poco gradevole. il caffè, (miscelato con varie qualità), spesso è “tagliato” con caffè di cattiva qualità
Le aziende di torrefazione hanno politiche commerciali poco chiare, più attente al controllo dei bar che non alla qualità del caffè acquistato ed erogato. I chicchi di caffè provengono da diverse regioni del mondo e variano in base al terreno, al clima e al metodo di coltivazione. Un caffè di alta qualità è generalmente coltivato in condizioni ottimali, selezionato con cura e lavorato con precisione. Chicchi di caffè di scarsa qualità o quelli che sono stati coltivati o raccolti in modo improprio possono avere un sapore poco piacevole, con note amare o terrose. Arabica o Robusta, quale scegliere?
- Acqua e le macchinette : L'acqua è un elemento cruciale nella preparazione del caffè, poiché costituisce la maggior parte del tuo espresso. L'uso di acqua di scarsa qualità ( in molte città è davvero pessima o contenente eccessivo cloro) può influire negativamente sul sapore del caffè. L'acqua troppo dura (cioè ricca di minerali) o troppo morbida può addirittura alterare il risultato finale. L'acqua ideale per il caffè dovrebbe essere pulita, priva di odori o sapori sgradevoli e avere una durezza moderata. Ne abbiamo parlato qui. Molti bar usano l'acqua del rubinetto, non utilizzano nè filtri nè addolcitori, per le loro macchine da caffè. Il personale a volte non sa fare il caffè e, ovviamente, neanche manutenere le macchine.
- Freschezza e conservazione: La freschezza dei chicchi di caffè è essenziale per ottenere il miglior sapore possibile. Il caffè è più saporito quando i chicchi sono stati macinati poco prima dell'uso. Se i chicchi sono vecchi o sono stati macinati da tempo, il caffè perde gradualmente aroma e sapore. L'ossidazione è il principale nemico della freschezza. È importante conservare i chicchi in un luogo fresco, asciutto ed ermetico per preservare la qualità. Accertatevi che il barista macini al momento il caffè da erogare. A casa, a differenza del bar, le cialde e le capsule, sono confezionate in atmosfera protettiva, la conservazione molto più lunga e protetta avviene grazie ai microgrammi di azoto all'interno dell'involucro.
- Tostatura: La tostatura influisce sul sapore. Un caffè troppo tostato può diventare amaro, mentre uno troppo poco tostato può essere troppo acido. Un buon caffè deve avere un perfetto equilibrio. Esistono vari tipi di tostatura e in base a questi l’apparenza e il gusto del caffè cambia, Le aziende di torrefazione hanno politiche commerciali poco chiare, più attente al controllo dei bar che non alla qualità del caffè erogato e non pensano che scegliere il grado di tostatura giusto è un elemento cruciale nella creazione di una tazza di caffè che soddisfi le nostre preferenze personali.
- I prezzi del caffè: in Italia sono decisamente troppo bassi per poter differenziare la qualità esistente tra il miglior caffè e quello peggiore.
In una scala di prezzi che, generalmente, va da 0,90 centesimi a 1,50 € è difficile che si capisca che quest’ultimo è magari un arabica in purezza.
Inoltre, con un prezzo così basso, è anche difficile poter investire sulla formazione del personale , non ci sono soldi ne tempo, ovviamente, per spiegare al barista come gestire la macchina e servire bene un caffè.
Inoltre come spiega Report nella sua inchiesta, gli italiani vanno al bar solo per una "pausa", o per consuetudine di abitudini, e non per degustare un buon caffè, che tra l'altro come spiega il giornalista – in generale – non distinguono il caffè scadente, tagliato con robusta vietnamita, dal caffè 100% arabica, di qualità superiore, quindi perchè le torrefazioni e i bar devono spendere di più su caffè pregiati?
Quali allora i consigli per un buon caffè preparato a casa, decisamente migliore rispetto al bar?
- Richiedere un kit degustazione e informarsi sulla provenienza del caffè. La nostra miscela ORO per esempio, è prodotta con il 50% di caffè arabica, proveniente dal Perù e Laos ha un gusto morbido in cui si uniscono le qualità dell’arabica, e una pregiata robusta Indonesiana prodotta nel rispetto della natura.
- Massima cura per il secondo ingrediente principale, l'acqua, utilizza sempre l' acqua minerale o l'addolcitore (leggi questo articolo di approfondimento)
- Un pò di manutenzione e qualche piccolo trucco per mantenere una macchina del caffè efficiente e sempre decalcificata
Come scegliere la miscela e tostatura giusta per te? Ne abbiamo già parlato qui, dai un’occhiata!
Le capsule in plastica sono diventate un modo sempre più popolare di preparare il caffè, grazie alla loro comodità e praticità. Tuttavia, le capsule in plastica possono essere un grave problema per l'ambiente se non vengono correttamente smaltite.
La maggior parte delle capsule in plastica per il caffè sono realizzate con una miscela di plastica e alluminio, il che le rende difficili da riciclare, se non in appositi centri di raccolta. (capsule Nespresso alluminio e capsule Bialetti alluminio) Tuttavia, molte aziende produttrici di capsule hanno cominciato ad introdurre capsule riciclabili in plastica PLA, che consentono un facile smaltimento. Le capsule in plastica di solito sono contrassegnate dal simbolo del riciclo sulla confezione. Di queste ultime fanno parte tutti i sistemi, compresi le compatibili: A Modo Mio, Espresso Point, Nespresso, Caffitaly, Essse, Uno System, Fior Fiore coop, Dolce Gusto.
Sui sistemi non citati basta controllare la confezione: verificare che la confezione delle capsule indichi se le capsule sono riciclabili.
Ecco alcuni passi per riciclare correttamente le capsule in plastica:
Svuotare le capsule: prima di smaltirle, è importante svuotarle completamente del caffè rimasto. Con un coltello dovrai tagliare la pellicola di plastica o alluminio delle tue capsule e poi girare all'interno per far fuoriuscire il caffè esausto. Il caffè va gettato nell'umido, mentre la capsula in plastica accuratamente sciacquata va nella plastica da riciclare. Il caffè, se non gettato può essere utilizzato come concime per piante.
Le capsule non in plastica ma in alluminio possono essere portate in un centro di riciclo, dove verranno correttamente smaltite se il comune offre il servizio di raccolta differenziata ad hoc.
Attenzione, anche a confezione delle capsule contiene poliaccoppiati come alluminio plastica o carta e anche questi materiali possono essere smaltiti separatamente. Assicurati di controllare le istruzioni di riciclo per questi materiali, sempre sulla confezione. Normalmente sono sempre riciclabili e il poliaccoppiato plastica alluminio va gettato nella plastica.
In conclusione, riciclare le capsule in plastica è importante per ridurre l'impatto ambientale dei rifiuti di plastica. Seguendo i passaggi descritti, puoi contribuire alla sostenibilità ambientale e assicurarti che le capsule in plastica vengano correttamente smaltite.
Qual’é la giusta dose di caffè al giorno?
Il caffè è una bevanda molto amata e consumata in tutto il mondo, ma la domanda che spesso ci poniamo è: quale è la dose giusta di caffè giornaliera? 4.
Secondo gli esperti, la dose giornaliera raccomandata di caffè è di circa 400 milligrammi di caffeina, che corrisponde a circa 4 tazze di caffè da 100 millilitri ciascuna. Tuttavia, la dose ideale di caffè giornaliera può variare a seconda della persona e di altri fattori come l'età, il peso corporeo, la salute e la sensibilità individuale alla caffeina.
In generale, per le persone adulte e sane, è sicuro consumare fino a 400 milligrammi di caffeina al giorno. Questa quantità può aiutare a migliorare la concentrazione e l'attenzione, a ridurre la fatica e a migliorare l'umore.
Tuttavia, per le persone che soffrono di ansia, insonnia o altre condizioni mediche, la dose di caffè giornaliera può dover essere limitata. Inoltre, le donne in gravidanza e le persone con problemi di pressione alta dovrebbero evitare o limitare il consumo di caffeina.
Inoltre, è importante tenere presente che l'assunzione eccessiva di caffeina può causare effetti collaterali come nervosismo, ansia, insonnia, mal di testa e palpitazioni. Pertanto, è importante moderare il consumo di caffè e di altre bevande che contengono caffeina e prestare attenzione ai segnali del nostro corpo.
E' sconsigliato bere caffè per le donne in dolce attesa, perchè l’assunzione di caffeina può arrecare danni alla salute del feto.
Il caffè in gravidanza
In conclusione, la dose giornaliera raccomandata di caffè è di circa 4 caffè, in condizioni di buona salute ed escludendo adolescenti e donna (gravidanza e allattamento). Con questa dose il caffè non fa male, anzi, si riescono a sfruttare i molteplici effetti positivi indotti dalla bevanda, che determinerebbero una riduzione del rischio di sviluppare diverse malattie croniche.
È importante prestare attenzione al proprio corpo e moderare il consumo di caffeina se si riscontrano effetti collaterali indesiderati. Ma esiste un modo per evitare di consumare troppa caffeina? Si può ricorrere a delle valide alternative come tè o infusi, caffè d’orzo, caffè decaffeinato, caffè al ginseng o caffè di cicoria!
Il caffè d’orzo è una bevanda che viene prodotta attraverso l’infusione del cereale dell’orzo che viene prima tostato e poi macinato. Oggi sono sempre di più le persone che decidono di acquistare il caffè d’orzo e di berlo in alternativa al classico caffè, quando non possono assumere caffeina o su consiglio del medico.
Ma perchè viene consigliato?
Il successo di questa bevanda, non è dovuto soltanto all’assenza della caffeina, ma anche a tanti benefici che apporta all’organismo.
Il caffè d’orzo non contiene alcuna percentuale di caffeina, è in grado di favorire la digestione, perchè stimola la produzione dei succhi gastrici ed allevia i gonfiori addominali, inoltre avendo un’alta concentrazione di fibre al suo interno questa bevanda potrebbe aiutare anche coloro che soffrono di stitichezza, andando a favorire il transito intestinale.
Il caffè d’orzo, poi, contribuisce alla diminuzione dei livelli di glicemia all’interno del sangue, ed è anche un efficace alleato antinfiammatorio.
Molti studi hanno poi dimostrato che il caffè d’orzo contiene tantissime sostanze nutritive, come ad esempio il fosforo, il magnesio la vitamina E e del gruppo B.
Il caffè d’orzo è consigliato come ottima alternativa al caffè per le donne in gravidanza grazie alla sua dote di stimolazione della prolattina, conosciuta anche come ormone del latte.
Oggi viene venduto in polvere solubile (chi non l'ha bevuto da bambino!) in capsule solubili e per gli amanti dell'espresso anche in cialde di carta compostabili!
L'utilizzo della cialda in carta è sicuramente il miglior modo, poichè l'estrazione della bevanda avviene in purezza e con il giusto apporto di acqua calda a temperatura.
Preparare il caffè d’orzo è davvero molto semplice e consente di scegliere tra diverse alternative, con qualche accorgimento è possibile ottenere un caffè d'orzo cremoso e dal sapore intenso.
I modi più comuni per la preparazione sono ad esempio la realizzazione del caffè d’orzo attraverso la miscela solubile oppure mediante le caffettiere o il caffè turco e con e macchine da espresso in cialda.
Per chi preferisce il caffè d’orzo in cialda in quanto dispone già della macchina da espresso, potrà preparare l’orzo in maniera facile e veloce. Infatti, in questo caso, i procedimenti da seguire saranno gli stessi previsti per fare il caffè tradizionale.
Scegliere la cialda giusta, inserire la cialda orzo all’interno dell’apposita macchina e premere successivamente il tasto di avvio.
Se vi sembra molto liquido e vi manca la cremosità del caffè espresso ecco 3 metodi, facilissimi, per rendere il caffè d'orzo più cremoso.
1: Aggiungere latte o panna. In una tazza di caffè d'orzo aggiungere un po' di latte o panna. Si consiglia di utilizzare latte caldo, ma non bollente, e montare con un frullino elettrico.
2. Utilizzare un montalatte. Versare il contenuto di una tazza di caffè d'orzo all'interno del motalatte, aggiungere un po' zucchero o dolcificante e montarlo per qualche minuto.
3. In una tazzina versare 1 cucchiaio di orzo solubile, 1 cucchiaino di zucchero, 3 cucchiaini ci caffè d'orzo appena pronto e mescolare velocemente per qualche minuto, si crea una cremina densa, da aggiungere al vostro caffè d'orzo.
Caffè: 10 modi alternativi per usarlo
Il caffè è una bevanda amata da molti e, fortunatamente, è anche una delle più versatili. Oltre ad essere un ottimo modo per iniziare la giornata, infatti, il caffè può essere utilizzato in mille modi diversi.
Ecco 10 modi alternativi, naturali e ad impatto zero per usare il caffè:
1. Come addensante: il caffè è un ottimo addensante naturale e può essere utilizzato in molti modi. Ad esempio, può essere aggiunto a smoothie e frullati per renderli più densi, oppure può essere utilizzato come base per salse e sughi.
2. Come aromatizzante: il caffè può essere utilizzato per aromatizzare dolci e altri alimenti. Ad esempio, può essere aggiunto a biscotti e torte per conferir loro un sapore più intenso.
3. Come scongelante: il caffè può essere utilizzato per scongelare il cibo congelato. Basta mettere il cibo congelato in una ciotola e coprirlo con un panno imbevuto di caffè. Il calore del caffè può scongelare il cibo in pochi minuti.
4. Come sgrassante: il caffè è un ottimo sgrassante naturale. Basta applicarlo su superfici unte e lasciarlo agire per qualche minuto, quindi risciacquare con acqua. Il caffè sgrassa efficacemente senza utilizzare prodotti chimici aggressivi.
5. Come fertilizzante: il caffè è un ottimo fertilizzante naturale. Basta aggiungere un cucchiaio di caffè in polvere all'acqua delle piante e mescolare bene. Il caffè fertilizza le piante e ne stimola la crescita.
6. Come repellente per insetti: il caffè può essere utilizzato come repellente per insetti. Basta mettere del caffè in polvere in una ciotola e posizionarla vicino alle aree infestate dagli insetti. Il caffè li allontanerà dalle aree trattate.
7. Come deodorante: il caffè può essere utilizzato come deodorante naturale. Basta applicarlo sulla pelle come farebbe con qualsiasi altro deodorante. Il caffè assorbe il sudore e neutralizza gli odori corporei.
8. Come sbiancante: il caffè può essere utilizzato come sbiancante naturale per i denti. Basta applicarlo sui denti con un panno o una spazzola e lasciarlo agire per qualche minuto. Il caffè sbianca i denti in modo naturale e senza utilizzare prodotti chimici aggressivi.
9. Come lucidante: il caffè può essere utilizzato come lucidante per legno e altri materiali. Basta applicarlo sulla superficie da trattare e strofinare bene. Il caffè luciderà la superficie in modo naturale e senza utilizzare prodotti chimici aggressivi.
10. Come antiruggine: il caffè può essere utilizzato come antiruggine naturale. Basta applicarlo sulla ruggine e lasciarlo agire per qualche minuto. Il caffè dissolverà la ruggine in modo naturale e senza utilizzare prodotti chimici aggressivi.
Insomma, dagli “scarti” di una bevanda che amiamo possiamo fare veramente di tutto. Possiamo utilizzare qualsiasi tipo di caffè, da quello in grani, a quello macinato, ma anche in cialde a capsule! Inoltre se prediligiamo caffè con confezioni biodegradabili e compostabili, il nostro impatto sull'ambiente sarà inesistente!
Il caffè è una bevanda che viene consumata in tutto il mondo, ma spesso non si considera l'impatto ambientale e sociale che la produzione di caffè può avere. L'industria del caffè può avere un impatto significativo sulle comunità locali e sull'ambiente, ma il caffè sostenibile offre una soluzione per mitigare questi effetti negativi.
Cos'è il caffè sostenibile?
Il caffè sostenibile si riferisce alla pratica di coltivare, produrre e distribuire il caffè in modo sostenibile per l'ambiente, le persone e le economie locali, tiene conto dei bisogni delle comunità locali e delle condizioni ambientali in cui viene coltivato il caffè. Ciò significa che deve essere prodotto in modo che il suolo e l'acqua siano preservati, che i lavoratori ricevano salari equi e che le comunità locali siano coinvolte e beneficiate.
Perché il caffè sostenibile è importante? Vediamone i maggiori punti.
Preservazione dell'ambiente
Il caffè sostenibile contribuisce alla protezione dell'ambiente. La maggior parte del caffè viene coltivato in paesi in via di sviluppo, dove i produttori spesso usano metodi di produzione intensivi che possono danneggiare il suolo e l'acqua. La pratica di coltivare il caffè in modo sostenibile aiuta a proteggere l'habitat naturale della flora e della fauna locale. Inoltre, l'agricoltura sostenibile richiede la riduzione dell'uso di pesticidi e fertilizzanti chimici nocivi, aiutando a preservare l'ambiente.
Miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori
Il caffè sostenibile aiuta anche a migliorare le condizioni di vita dei lavoratori. Nella maggior parte dei paesi in cui viene coltivato il caffè, i lavoratori sono spesso pagati poco e costretti a lavorare in condizioni precarie. Con il caffè sostenibile, i lavoratori ricevono salari equi e le loro condizioni di lavoro sono migliorate. Ciò significa che i lavoratori possono vivere in modo più dignitoso e avere accesso a servizi come l'assistenza sanitaria e l'istruzione.
Sviluppo economico delle comunità locali
Il caffè sostenibile può anche contribuire allo sviluppo economico delle comunità locali. Quando il caffè viene coltivato in modo sostenibile, viene incoraggiata la partecipazione delle comunità locali, offrendo loro opportunità di lavoro e di guadagno. Ciò aiuta a ridurre la povertà nelle comunità locali e a migliorare la loro qualità della vita. Inoltre, il caffè sostenibile può aumentare la fiducia dei consumatori nei produttori locali, incoraggiando il commercio locale e contribuendo allo sviluppo dell'economia locale.
Sostenibilità a lungo termine
Il caffè sostenibile aiuta a garantire la sostenibilità a lungo termine della produzione di caffè. La produzione di caffè sostenibile richiede la conservazione delle risorse naturali, la riduzione dei rifiuti e la promozione della biodiversità. Ciò significa che la produzione di caffè sostenibile è in grado di durare a lungo termine senza esaurire le risorse naturali, assicurando un'offerta costante di caffè di alta qualità per i consumatori.
Qualità del caffè
Il caffè sostenibile spesso produce caffè di alta qualità. Questo tipo di caffè, richiede l'uso di tecniche di produzione che possono influire sulla qualità del caffè, come la raccolta a mano delle bacche di caffè e la selezione delle bacche mature. Ciò porta a una produzione di caffè di alta qualità, che può essere apprezzato dai consumatori che ricercano un gusto eccezionale.
Inoltre, i consumatori possono cercare di ridurre il loro impatto ambientale quando consumano caffè. Ciò può includere l'uso di tazze riutilizzabili al posto di tazze di carta monouso, l'acquisto di caffè macinato in negozi sfusi per ridurre l'impatto della confezione e l'acquisto di caffè proveniente da marchi che utilizzano energie rinnovabili.
Infine, i consumatori possono cercare di sensibilizzare gli altri sull'importanza del caffè sostenibile e sui benefici della produzione di caffè in modo sostenibile. Ciò può includere la condivisione di informazioni sui social media, la partecipazione a eventi locali e la sensibilizzazione del pubblico sulle questioni relative al caffè sostenibile.
Dalla macchina del caffè fuoriescono alcune gocce d'acqua o di caffè, è normale?
Una domanda che molti si pongono. Sì, la fuoriuscita di alcune gocce d'acqua o di caffè è normale soprattutto dopo la preparazione del caffè.
Tutte le macchinette vengono progettate con un foro di scolo sotto, per evitare che il liquido, se fuoriesce, non rimanga all'interno della macchinetta e finisca a contatto con la parte elettrica.
Un consiglio per tutti, con macchinette funzionanti o meno è quello di dotarsi di un tappetino anti-goccia da mettere sotto la macchina da caffè per raccogliere, gocce, polvere di caffè e attenuare leggermente le vibrazioni. Protegge il piano di lavoro, che sia in vetro o in legno. Si pulisce molto rapidamente sotto l'acqua ed è resistente nel tempo.
Così si evitano le fastidiose gocce di caffè sul piano, e il piano sarà sempre perfetto.
Ma perché la macchina del caffè improvvisamente inizia a perdere? e come risolvere il problema?
Innanzitutto è da capire se la macchina perde solo qualche goccia di caffè durante l'erogazione o perde tanta acqua. Vediamo insieme entrambe, e le possibili cause.
Se troviamo qualche goccia ogni tanto sotto la macchina da caffè non c'è da preoccuparsi, può capitare perché qualche capsula o la cialda non aderisce perfettamente in fase di erogazione. Magari viene messa male o la macchinetta stessa la posizione male all'interno. Capita più spesso con la cialda in carta perchè va posizionata manualmente, e a volte se non centrata bene, pizzica con la guarnizione e gocce di caffè possono fuoriuscire. Capita meno spesso con le capsule, ma a volte possono gocciolare.
Se invece, non troviamo solo qualche goccia, ma la macchina perde acqua le cause possono essere molteplici, dalle più facili da risolvere alle più complicate. Eccole: 1. il calcare, 2. La guarnizione, 3. Il Beccuccio intasato.
1. Il calcare: problema risolvibile da soli con la decalcificazione
La causa principale potrebbe essere proprio un accumulo di calcare, in quanto, se non si provvede a fare una costante decalcificazione i tubi e gli ugelli potrebbero ostruirsi e quindi provocare proprio la perdita di acqua.
Come decalcificare la macchina del caffè? L’operazione deve essere eseguita almeno due volte l’anno, ma è possibile che si debba procedere alla decalcificazione più spesso, a seconda del tipo di acqua che utilizzate e della quantità di calcare che si deposita all’interno della macchina. Bisogna procurarsi il prodotto giusto per la decalcificazione. Il consiglio è quello di preferire dei prodotti non troppo aggressivi, o decalcificanti che riportano la scritta eco, che dovrebbero essere naturali o comunque un po meno aggressivi e a basso impatto sull’ambiente. Noi consigliamo Bio Domus Decalcificante, un’ottimo rapporto qualità prezzo e non troppo aggressivo. Dopo averlo lasciato agire un po’, bisognerà svuotalo e poi riempirlo nuovamente con mezzo litro di aceto e ripetere l’operazione.
2. La guarnizione si è usurata: : problema risolvibile da soli con la sostituzione
La guarnizione in gomma fa aderire la cialda/capsula al getto dell'acqua calda della macchinetta. Se la tenuta non è perfetta, la macchina perde acqua, quando si eroga caffè. Questo perché la guarnizione col tempo si appiattisce, perde di elasticità. Si può procedere alla sostituzione nelle macchine a cialde di carta, da portare in assistenza per le capsule.
3. Beccuccio intasato
La macchina perde acqua se il beccuccio, da cui esce il caffè è intasato da residui di calcare e caffè. In questo caso può compromettere il buon funzionamento della macchinetta. In questo mini tutorial invece vediamo come pulire accuratamente il beccuccio del Nespresso, smontandolo.
Un consiglio per tutti, con macchinette funzionanti o meno è quello di dotarsi di un tappetino anti-goccia da mettere sotto la macchina da caffè per raccogliere eventuali gocce di caffè e attenuare la perdita di acqua sul piano.
Qui troverai il tappetino antigoccia
Il tiramisù è una dei più amati dolci italiani. Si ritiene che esso sia nato nel nord del paese, probabilmente in Veneto, nel corso del XVIII secolo.
La ricetta originale prevedeva l'utilizzo di uova, zucchero, panna, marsala e savoiardi, ma è nel corso degli anni che il tiramisù ha assunto la forma che tutti noi oggi conosciamo, ovvero quella con caffè e mascarpone.
La storia del tiramisù è quindi legata indissolubilmente a quella del caffè, bevanda che ha rivoluzionato il modo di vivere e di concepire il tempo delle persone a partire dal XVII secolo.
Il caffè, infatti, è una bevanda stimolante che permette di rimanere svegli e concentrati per molte ore, caratteristica che ne ha favorito l'utilizzo sia nei luoghi di lavoro che nei momenti di svago.
Il caffè è un elemento indispensabile del tiramisù perché conferisce al dolce quella nota amara e stimolante che lo rende così unico e irresistibile. Inoltre, il caffè aiuta a contrastare la dolcezza del mascarpone e dello zucchero, equilibrando così il gusto del tiramisù.
Oggi il tiramisù è uno dei dolci più famosi e apprezzati al mondo, e il caffè continua a essere uno degli ingredienti indispensabili per la sua preparazione. Se ancora non avete mai provato a fare il tiramisù in casa, vi invitiamo a seguire la nostra ricetta e a scoprire tutto il gusto e l'aroma del caffè italiano!
Ingredienti:
400gr di savoiardi
3 uova
100gr di zucchero
500gr di mascarpone
Caffè con moka o macchinetta a cialde e capsule
Cacao amaro
Iniziamo preparando il caffè, si può fare con la moka grande o con la macchinetta da caffè. Con quest'ultima il caffè deve essere molto lungo, il doppio. Necessita circa 4 cialde in carta o 6 capsule.
Montare gli albumi a neve con un pizzico di sale, utilizzando uno sbattitore elettrico. Mettere da parte.
In un'altra pirofila, sempre con lo sbattitore, montare zucchero e tuorli d'uovo.
Aggiungere il mascarpone e lavorare.
Infine amalgamare gli albumi montati a neve con l'utilizzo di una spatola.
In una pirofila alta, riporre acqua, caffè e zucchero a piacimento.
Comporre il tiramisù, componendo gli strati.
Inzuppare i savoiardi nel caffè e posizionare in una pirofila, cospargere con la crema al mascarpone, spolverare di cacao amaro, se volete potete anche aggiungere delle scaglie di cioccolato.
Fare almeno due strati.
Conservazione: il tiramisù al caffè si conserva in frigorifero per un massimo di 1-2 giorni coperto con pellicola trasparente. Si può anche congelare in freezer per 15 giorni.
Consiglio: usate solo uova freschissime e caffè di buona qualità Madreterracaffè.
Al ritorno da vacanze o gite fuori porta ci capita spesso di tornare a casa e chiederci quali degli alimenti rimasti in casa siano ancora buoni da mangiare. Stessa cosa accade con il caffè.
Nelle confezioni di caffè, c’è la dicitura ‘da consumarsi preferibilmente entro il’, il che ci fa comprendere che questo si possa continuare a consumare anche giorni, se non settimane, oltre la sua data di scadenza. Il caffè scaduto inoltre, non danneggia l’organismo. Infatti perde solo la sua aroma e il suo sapore.
Ecco qui un articolo che ne parla del caffè scaduto in maniera esaustiva.
Dopo aver controllato che nel caffè non ci siano grumi, possiamo passare all’assaggio: se è ancora con il gusto tipico di questa bevanda che tanto amiamo possiamo continuare ad utilizzarlo; se invece ha perso il suo sapore caratteristico possiamo utilizzarlo come fertilizzante, come rimedio contro formiche e cattivi odori e anche per creare ottime creme per corpo e capelli!
Riguardo le cialde e le capsule, esse contengono un proprio sistema di conservazione, e vi conservano per molto tempo. Se la confezione non è danneggiata o esposta al sole, il caffè si manterrà perfetto anche dopo tanti anni! Le cialde e le capsule, sono confezionate in atmosfera protettiva, la conservazione molto più lunga, avviene grazie ai microgrammi di azoto all'interno dell'involucro. Il caffè conservato per più anni non fa male, potrebbe perdere un po' di aroma.
Spesso leggiamo che alle donne in dolce attesa, viene sconsigliato di assumere caffè, ritenendo che l’assunzione di caffeina possa arrecare danni alla salute del feto.
E ci si chiede, ma é vero?
La risposta é si!
L’organizzazione mondiale della Sanità sostiene che una donna può assumere caffeina durante la gravidanza fino ad un un massimo di 200 milligrammi giornalieri, ovvero 3 tazzine di espresso.
Tuttavia, studi più recenti, confermano che durante la gravidanza, si dovrebbe evitare del tutto l’assunzione della caffeina, in quanto attraversando la placenta, raggiunge un feto non ancora pronto a poterlo metabolizzare.
Non è ancora certo che il consumo di caffeina aumenti le possibilità di aborto spontaneo, ciò non toglie che, in combinazione con fumo o alcol, o un uso smodato di essa (più di 800 milligrammi giornalieri), provochi non pochi problemi, che potrebbero anche portare ad un aborto spontaneo.
Quel che è certa é invece la relazione tra caffeina e un ridotto peso alla nascita.
Un recente studio afferma infatti che per ogni 100 mg di caffeina assunti quotidianamente durante il primo trimestre, i neonati alla nascita pesino circa 72 g in meno.
Una bevanda calda e nera in alternativa al caffè, e senza caffeina, è il caffè d'orzo o il caffè di cicoria, ecco qui delle specifiche: caffè orzo, caffè cicoria.
Il caffè resta comunque una tra le bevande più consumate, specialmente in Italia, quindi come fare?
Una soluzione c’è!
Per non rinunciare al piacere del caffè durante la gravidanza, si può assumere il caffè decaffeinato.
Il caffè decaffeinato è sicuro, ovviamente senza eccedere nel suo consumo, come un po’ per tutti gli alimenti.
Ne esistono di moltissime tipologie e per tutti i tipi di macchinette, dalle capsule compostabili e biodegradabili alle cialde in carta.
Pronti dunque a non rinunciare alla tradizione del caffè anche in dolce attesa,
Pronti a costruire un mondo migliore per il futuro bimbo!
Tra le tante macchinette per fare il caffè che si usano ogni giorno, una delle più popolari ultimamente è la macchinetta “PINGU EVO”, acquistabile qui.
Piccola e compatta ma robusta. E' l’evoluzione della Pingu (ex Pido), semiautomatica con scambiatore in alluminio. Nella forma uguale alla ormai storica macchietta PIDO.
Ma cosa la rende così speciale? Quale l'evoluzione?
La chiusura del gruppo avviene per mezzo della leva posta nella parte superiore, per via dell'eliminazione del compensatore. Le sue linee e le sue forme sono identiche alla Pingu, compreso il piano porta accessori, uguale il siluro autopulente, mentre la vaschetta di raccolta acqua è più piccola.
È la macchinetta è ideale per la casa: pratica e maneggevole, Una macchina di elevate prestazioni per un caffè come al Bar.
La macchina per caffè “PINGU EVO” è stata progettata e realizzata per la preparazione di 1 tazza di caffè, con uso di cialde da 7 gr o 8 gr., e se richiesta, può essere dotata di una lancia orientabile per l’erogazione del vapore. I comandi sono posti sulla parte superiore della macchina e contrassegnati da simboli di facile interpretazione.
Come si usa?
Per accendere la macchina basta utilizzare il tasto ON/OFF; per l’erogazione del primo caffè, aspettare alcuni minuti per il raggiungimento della temperatura ideale, mentre per quelli successivi la macchina sarà sempre pronta.
Eseguire in sequenza le seguenti operazioni:
•Aprire il portacialda, alzando la leva di chiusura verso in alto;
•Inserire la cialda nell’apposito portacialda, assicurandosi che sia posizionata correttamente;
•Chiudere verso il basso la leva di chiusura, per serrare il porta cialda, fino al punto in cui si blocca;
•Posizionare il bicchierino nella “forcella porta-bicchiere”, o la tazzina sotto il beccuccio di erogazione caffè;
•Premere il “tasto di erogazione caffè” e attendere il raggiungimento della quantità desiderata;
•Arrestare l’erogazione, disattivando il “tasto di erogazione caffè”;
•Attendere qualche secondo, poi ruotare la leva di chiusura verso l’alto, in modo da poter estrarre la cialda appena usata.
Fate attenzione: Durante l’erogazione del caffè è bene non cercare di alzare la leva di chiusura.
Per mantenere in ottime condizioni la macchinetta sarà meglio effettuare la manutenzione e la pulizia di essa. Questi procedimenti andranno svolti quando la macchina è fredda e scollegata dalla rete elettrica.
È consigliato utilizzare un panno morbido, inumidito d’acqua tiepida per la pulizia dell’apparecchio. Giornalmente verificare il livello d’acqua nel serbatoio e rabboccare se necessario, svuotare e pulire la vaschetta di raccolta. Al termine di ogni erogazione caffè, è buona norma alzare la leva e buttare via la cialda appena consumata. Le cialde in carta potranno essere gettate direttamente nell’umido!
Decalcificare almeno una volta l'anno, per evitare la formazione di calcare, naturale conseguenza dell’utilizzo della macchina.
Qualora si voglia eseguire una corretta decalcificazione, si può utilizzare un prodotto decalcificante naturale per macchine da caffè e seguire le seguenti istruzioni:
•Miscelare in un contenitore il decalcificante con acqua tiepida in quantità descritte nel manuale del detergente
utilizzato;
•Estrarre il tubo in silicone dal serbatoio e inserirlo nel contenitore dove si trova la soluzione decalcificante;
•Accendere la macchina dal tasto ON/OFF;
•Chiudere il portacialda, senza cialda all’interno, portanto verso il basso la leva di chiusura;
•Premere il “tasto di erogazione caffè”, in modo da far scorrere la soluzione all’interno del circuito della macchina, con pause di 20 minuti a macchina spenta fino all’esaurimento di essa;
•Terminata la soluzione decalcificante, reinserire il tubo in silicone nel serbatoio della macchina, riempito con acqua potabile;
•Eseguire cicli di erogazione caffè a vuoto per risciacquare il circuito della macchina e rimuovere ogni traccia di detergente.
Di seguito trovate altri dati tecnici che potrebbero esservi utili!
Dimensioni 220 L. x 350 P. x 310 H Contenitore acqua 2,2 Lt.
Potenza 500 W - 15 bar
Voltaggio 120 – 230 V 50/60 Hz
Peso netto 4,7 kg
Quante volte vi è capitato, che la mattina vi avviciniate alla vostra macchinetta del caffè, pronti a sentire il profumo e il gusto di questa bevanda che tanto amiamo…Ma, il caffè non esce. Proviamo e riproviamo ma il caffè esce a goccioline, esce piano, sa di bruciato o non esce completamente!
Cosa possiamo fare per risolvere questa tragedia?
Ci sono varie problematiche per cui la conseguenza è l'otturazione della macchinetta.
La prima ragione di otturazione può essere un accumulo del caffè che si è venuto a creare nella nostra macchinetta. Abbiamo ampiamente descritto e risolto questa problematica in questo articolo che vi invitiamo a visionare.
La seconda ragione potrebbe essere un otturazione del beccuccio dalla quale esce il caffè che si può semplicemente risolvere con una bacchetta semirigida, facendo movimenti avanti e indietro. Il processo è descritto più accuratamente qui.
Se non avrete risolto la situazione con nessuno dei due metodi precedenti, arriviamo alla terza problematica che può insorgere. A volte capita che si stacchi la membrana della capsula e rimanga attaccata proprio alla parte dalla quale esce il caffè.
Capita spesso, sopratutto quando la membrana superiore della capsula in plastica è quella di alluminio. (come foto sotto). Capita più spesso di quanto si possa pensare, per le famiglie che lasciamo asciugare all’intero della macchinetta la capsula. Invece una volta erogato il caffè si deve espellere!
Leggete qui il trucco più semplice per mantenene in vita la tua macchinetta: effettuare un ‘caffè a vuoto’ senza cialda o capsula.
In alternativa provate le capsule Madreterra compostabili e biodegradabili, con la membrana in fibra vegetale che non si attacca!
Una volta rimossa la membrana della capsula vecchia, con una pinzetta, possiamo tornare a gustarci il vostro caffè, per una migliore riuscita consigliamo un caffè in capsula compostabile e biodegradabile.
Altri consigli che vi possono essere utili per il mantenimenti della vostra macchinetta sono:
Effettuare una pulizia adeguata, almeno una volta l’anno, come mostriamo qui.
Utilizzare il decalcificante per macchinette Naturale e Bio ogni sei mesi.
Effettuare un ‘caffè a vuoto’ senza cialda o capsula, prima di ogni caffè, per evitare di contaminarlo con dei residui di caffè precedenti.
Assicurarsi di spegnere la macchinetta senza cialde o capsule al interno. Se la capsula si dovesse asciugare all’intero è molto probabile che lasci pezzetti di caffè o la membrana della cialda attaccata alla macchinetta.
Mi auguro che questi trucchetti vi siano stati utili e che possiate gustarvi nuovamente il vostro caffè preferito!
Il caffè in capsule è tra i più consumati in Italia e nel mondo.
Spesso si utilizzano per ottenere caffè più schiumosi, ma anche allo scopo di dimezzarne il tempo di preparazione.
Ma la gente sa come ridurre gli sprechi dei materiali delle capsule?
Parliamo di materiali quali alluminio, plastica, e componenti compostabili,
materiali di varia tipologia che una società come quella odierna, si propone non abbia impatti ambientali, o almeno, li riduca al minimo.
La domanda che ci si pone è dunque: sappiamo davvero come riciclare le capsule di caffè?
Approfondiamo l’argomento.
Le capsule compostabili possono essere gettate direttamente tra i rifiuti organici.
Il riciclo delle capsule in plastica, oggi, è ancora difficile, ma non è impossibile!
Esiste una soluzione, anche se richiede un po’ di impegno da parte del consumatore. Si tratta di uno sforzo limitato, abbondantemente compensato dal favore che facciamo al pianeta Terra. Si può riciclare la capsula svuotata dai fondi di caffè, in questo caso il corpo in plastica potrà essere correttamente smaltito nella raccolta della plastica.
Le capsule in plastica dovranno essere separate dal caffè, aiutatevi con un coltellino, aprite la linguetta di alluminio e poi gettate il caffè nell'umido e la capsula nel bidone della plastica.
Lo stesso procedimento avranno quelle in alluminio, che andranno riposte nel bidone destinato al riciclo di quest’ultimo. Aprire le capsule in alluminio sembra un po' più difficile, e a volte il consumatore desiste.
Ci sono tuttavia delle novità!
Dall’entusiasmo e la grinta di giovani italiani nasce Re-fé, una società in startup che si propone l'obiettivo di dare valore agli scarti prodotti dal consumo di caffè, partendo proprio dalle capsule monouso.
Dopo vari prototipi, nasce Re-fè original, uno strumento che separa e ricicla le capsule di caffè, costituito da materiali a basso impatto e prodotto localmente con stampa 3D.
In sintesi, uno strumento che permette di dare una seconda vita alle capsule di caffè.
Re-fè ad oggi è compatibile solo con capsule Nespresso Original e compatibili in alluminio. Lo staff sta studiando una soluzione anche per le capsule Nespresso in plastica e per tutti gli altri sitemi, che uscirà in futuro.
Il primo prototipo è stato progettato con lo scopo di risolvere un problema dei rifiuti delle capsule in forte crescita, rendendo l’azione del riciclo un momento facile e piacevole, in cui i consumatori diventano consapevoli ed autonomi nell’azione del riciclo dei materiali utilizzati.
Questa è la via più rapida per ottenere risultati sia sul breve che lungo termine, e per promuovere consumatori responsabili e attivi verso un cambiamento positivo.”
Ricordiamo sempre che esiste già da anni l'alternativa alla capsule in plastica e alluminio, e sono le capsule compostabili e biodegradabili e le cialde in carta. Tutte smaltibili nell'umido.
Ci sembra chiaro l'obiettivo dei ragazzi di Re-fè, e speriamo che il loro invito verso un futuro più sostenibile, ci coinvolga tutti anche nel consumo del nostro caffè!
Quale miglior cosa, che iniziare la giornata con una tazzina di caffè.
Nel latte, freddo, o semplicemente nella sua tazzina.
Molto spesso è il primo elemento che viene ingerito, ma è salutare?
In realtà non è una scelta proprio benefica, ma facciamo chiarezza e spieghiamo meglio cosa succede al nostro organismo.
Il caffè rilassa notevolmente lo sfintere esofageo inferiore, questa valvola quindi potrebbe non terminare di chiudersi, favorendo la risalita dell'acido dello stomaco che penetra nell'esofago. Questa condizione è chiamata reflusso acido.
Nella maggior parte delle persone ciò potrebbe provocare bruciore di stomaco, o dolori al petto.
Il bruciore di stomaco è dovuto all’azione del caffè nello stimolare l'acidità di esso. Tutte le bevande di natura acida in realtà sono abbastanza irritanti per lo stomaco, ed essendo il ph medio del caffè compreso tra 4,85 e 5,13 (sotto pH 7 nessuna sostanza è considerata acida), possiamo dedurre che sia una bevanda alquanto acida. Quindi bere caffè senza aver assunto cibo aumenta il processo acidificante.
Per ridurre questa acidità quindi, sarebbe bene mangiare qualcosa prima di bere il caffè, più specificamente cibi alcalini. Questi possono essere: toast, uova, vegetali, cereali e frutta (secca e non).
Alcune ricette più particolari e sane, che vi daranno energia per tutta la giornata, sono il porridge d’avena, da condire con tutto ciò che si preferisce, o una torta fatta in casa.
Se non siete amanti del cibo di prima mattina, anche un semplice bicchiere d'acqua prima del caffè aiuta notevolmente a ridurre l’acidificazione dello stomaco.
Un’ottima soluzione alternativa al caffè è sicuramente quella del caffè di cicoria oppure il tè verde, che ha un pH compreso tra 7 e 10.
Anche il caffè verde è un’ottima opzione poiché meno acido rispetto a quello tostato, e risulta quindi meno invasivo per lo stomaco e assolutamente non dannoso. Anzi, aiuta la digestione e la “pulizia” del sangue.
Quindi a conclusione, possiamo dire che si, è consigliabile ingerire qualcosa prima di bere un buon caffè, e vi auguriamo di gustarlo al meglio!
Sappiamo che il caffè è una delle tradizioni che sta più a cuore a tutti gli italiani.
Ma meglio un caffè preparato con la macchinetta o con la moka?
Fino a poco tempo molti italiani, a cominciare da mia nonna, avrebbero risposto che per fare un buon caffè ci vuole la moka.
Tuttavia, negli ultimi tempi vediamo un aumento sempre più crescente delle macchinette del caffè in tutte le case, anche in quello di mia nonna!
In cialde o in capsule, l’utilizzo delle macchinette si sta espandendo, fino a convivere, per non dire superare, quello della moka.
Sapevate inoltre che le cialde e alcune tipologie di capsule possono essere smaltite come rifiuto organico?
Ebbene si, beviamo caffè e diamo una mano all’ambiente con le cialde e le capsule compostabili!
Le capsule di vecchia generazione invece, quelle in plastica, hanno un processo un pò più complicato, infatti, è possibile riciclarle nella plastica solo se svuotate del caffè esausto, per questo spesso si preferisce buttarle nell’indifferenziata, piuttosto che separare i due elementi. Inoltre, la produzione di esse, a causa dei materiali utilizzati, incrementa l’aumento della quantità di gas serra.
Dando un pò i numeri, parliamo di 10 miliardi di capsule vendute ogni anno, ovvero 120 Mila tonnellate di rifiuti generati, di cui solo una piccolissima parte è compostabile. Per questo motivo, moltissime aziende si stanno spostando verso l’utilizzo di capsule compostabili.
Le capsule di nuova generazione invece, sono biodegradabili e compostabili e possono essere facilmente smaltite.
Le capsule compostabili sono realizzate in materiale a basso impatto ambientale (come, ad esempio, bioplastiche), il cui involucro può essere riutilizzato e trasformato in compost. Possono essere buttate per intero nei rifiuti umidi, che verranno poi resi compost industriali.
Da oggi le capsule compostabili sono compatibili A Modo Mio e Nespresso.
La scelta che bisogna fare è quindi dettata non solo dalla bontà del caffè, ma anche dalla sostenibilità del prodotto che ci permette di dare una mano a ridurre i rifiuti che vengono dispersi nell’ambiente ogni giorno.
Una torta da provare assolutamente perché è squisita, scenografica e… formata da tre strati morbidi e gustosi!
Abbiamo provato la ricetta scaricando dal sito di ricette
https://www.fattoincasadabenedetta.it/ricetta/torta-magica-al-caffe/
che ringraziamo, poichè sempre utile con le sue ricette e i suoi consigli.
La torta al caffè è un dessert davvero particolare ma allo stesso tempo facile da preparare, per la quale ci serviranno solo frusta, fruste elettriche e qualche ciotola.
Una volta pronta possiamo gustare la nostra torta al caffè ancora leggermente tiepida oppure fredda da frigo, magari servita come dessert di fine pasto, accompagnata da un ciuffo di panna montata o budino, e qualche granella di cioccolato.
La particolarità di questo dolce è che durante la cottura si suddivide “magicamente” in tre strati diversi per densità e sfumatura di colore. Avremo uno strato superiore sottile e soffice, dalla consistenza simile a un pan di spagna, poi una parte centrale cremosa che ci può ricordare la densità del flan e infine lo strato inferiore, sempre cremoso ma compatto e più scuro, simile a un budino. Insomma, tre torte in una per un gusto irresistibile!
Ecco gli ingredineti ed il procedimento molto semplice
INGREDIENTI:
4 uova
180 g zucchero
120 g burro fuso
120 g farina 00
250 ml caffè ( caffe preparato con la moka) oppure se lungo con 4 tre cialde o capsule
50 ml latte
zucchero a velo q.b. per decorare
Il caffè, oltre che essere una bevanda, è un'abitudine giornaliera di moltissime persone. Lungo, ristretto, macchiato, d’orzo, alla nocciola, alla cicoria, adatto ad ogni palato. Delle diverse tipologie esistenti al mondo, oggi ci soffermeremo su quello alla cicoria.
Tempo fa vi avevamo fatto conoscere questo particolare tipo di caffè, in un altro articolo, dove abbiamo scoperto che la bevanda si ricava dall’infusione in acqua calda delle radici tostate della pianta di cicoria.
La sua origine è Europea, per lo più francese.
Durante l’ascesa di Napoleone, nel XVIII secolo, tra i vari blocchi commerciali contro l’imperatore, vi fu proprio quello del caffè.
La popolazione francese ne trovó un valido sostituto nel caffè di cicoria.
Dalla Francia raggiunse poi le colonie americane, motivo per cui oggi si pensa che il caffè di cicoria sia di origine americana.
In Italia diventa d'uso comune nel ‘900, quando in pochi possono permettersi il vero caffè, a causa della crisi dovuta ai conflitti mondiali.
Oggi come allora, è una bevanda di grande consumo, non solo grazie ai costi bassi, bensì per i moltissimi benefici che contiene.
Ecco i benefici del caffè di cicoria:
1. non contiene caffeina
2. ha un apporto calorico pari a zero
2. gode di proprietà fisioterapiche, digestive, antiossidanti, disintossicanti e epatoprotettore (protegge e aiuta il fegato).
4. ha proprietà diuretiche e depurative e le fibre in esso contenute garantiscono ottimi benefici contro la stitichezza.
5. è un ottima alternativa al caffè
In sintesi, viene chiamato caffè di cicoria per il suo colore scuro ma non è semplicemente ‘caffè’ è molto di più!
Come si può preparare il caffè di cicoria tramite infuso:
• 1 cucchiaio di cicoria tostata (si trova nelle erboristerie o nei negozi bio)
• 300 ml di acqua naturale
In un pentolino mettere l’acqua e la cicoria, portare ad ebollizione, abbassare la fiamma e continuare la cottura a fuoco lento per 2-3 minuti.
Filtrare la bevanda con un colino e servire calda.
Si può aggiungere la cannella per aromatizzare.
Ma da oggi c’è una grossa novità!
Per i più pigri, o per chi non avesse voglia di aspettare che l’acqua arrivi a bollore, esistono in commercio le capsule compatibili Nespresso o le capsule compatibili Lavazza a Modo Mio, che conservano tutte le proprietà e i benefici elencati precedentemente e ci permettono di realizzare un’ottimo caffè di cicoria, come ai vecchi tempi, nella metà del tempo!
Il caffè di cicoria è da considerarsi un ottimo contributo per uno stile di vita sano ed equilibrato, certi che i benefici introdotti nel nostro organismo siano molteplici!
Buon caffè di cicoria a tutti dunque!
Se vuoi utilizzare la polvere di caffè nell'orto, metti da parte i fondi di caffe, estraili da cialde e capsule, oppure vai dal tuo bar di fiducia e chiedi di lasciarti da parte i fondi, te li regala!
La polvere dei fondi di caffè è una materia organica che ci può essere davvero molto utile poichè ricca di vari nutrimenti come azoto ma anche fosforo e potassio e con una gran quantità di microelementi come il manganese il magnesio il ferro il calcio lo zinco.
Tutto questo è sicuramente una materia prima da non sprecare, anzi da utilizzarla a nostro vantaggio.
Elencheremo 5 modi in cui si utilizza la polvere di caffè, ma prima è obbligo fare una precisazioni importante: la polvere di caffè non va interrata, ma va solo aggiunta come fertilizzante da compost dopo che è già elaborata dai microrganismi. Se la aggiungiamo così com' è al suolo, e la interriamo, i microrganismi andranno a lavorare per decomporre la polvere e l'azoto contenuto verrà impiegato dai microrganisci propeio per questo lavoro e non sarà disponibile per le piante.
Allora come utilizzarlo?
Ecco i cinque modi in cui si utilizza il caffè nell'orto:
UTILIZZARLO COME FERITIZZANTE
Per creare il fertilizzante va aggiunto il caffè al compost, il caffè ricco di azoto, compensato con altri materiali ricchi di carbonio, si riattiverà procederà spedito verso la trasformazione della materia.
Piace molto anche ai lombrichi quindi se avete proprio un vermi compost o se lo avete molti lombrichi nel vostro compost loro gradiranno tantissimo gli piacciono i batteri che vanno a decomporre la polvere di caffè e poi se la mangiano.
NELLA PACCIAMATURA
I Fondi di caffè li posso aggiungere alla pacciamatura utilizzata insieme ad altre materie, come paglia, foglie ecc. contribuirà alla decomposizione anzi sarà un attivatore e rilascerà le sue sostanze nutritive alla terra. Attenzione, miscelato sempre con altra materia e non creare uno strato di polvere compatto sulla superficie della terra, perché avrebbe proprio un effetto impermeabilizzante, si formeranno una patina che con la pioggia non farebbe neppure passare l'acqua. Quindi non interrare e non fare uno strato compatto, ma sparpagliato insieme a paglia foglie o altro materiale organico.
CONTRO GLI INSETTI
Possiamo utilizzare la polvere di caffè come repellente per le formiche, la possiamo aggiungere come una barriera intorno le nostre coltivazioni. Molti insetti, ma anche lumache e limacce si trovano male a passare questa barriera di polvere di caffè. A quanto pare funziona anche contro talpe e topi, a cui non piace l'odore.
PER LA SEMINA
Utilizzare la polvere ci può aiutare per le semine, soprattutto per quelle semine in cui semi sono particolarmente piccoli. Possiamo miscelarli insieme a questa polvere in modo da essere più facilitati nello spargerli in maniera uniforme della nostra aiuola. E' particolarmente indicato per la semina delle carote come repellente contro la mosca delle carote.
La polvere di caffè va aggiunta ai semi creando una miscela omogenea da spargere più semplicemente nel pezzettino di terra. Oltre a facilitare la distribuzione dei semi il caffè avrà, anche questo caso, una doppia funzione perché repellente conto per esempio le formiche potrebbero venire a prendere i semi appena messi.
COME SUBSTRATO PER LA COLTIVAZIONE DEI FUNGHI
I fondi di caffè potete utilizzarli anche come substrato per la produzione dei funghi. La polvere di caffè appena passata attraverso la macchinetta è già pastorizzata quindi è pronta per l'inoculo. E' un substrato ottimo per alcune varietà di funghi buonissimi.
Quando estraete i fondi di caffè dalla moka o dalla macchinetta sono umidi e li lasciate umidi si creeranno immediatamente le muffe. Il processo corretto è quindi scioglierli e metterli ad asciugare all'aria e al sole oppure o nel forno magari dopo aver fatto già una cottura e il forno è ancora tiepido
Facciamo un'ultima ma importante precisazione. Il caffè è una pianta tropicale che attraversa il mondo per arrivare da noi, e che viene coltivata spesso con l'utilizzo di pesticidi chimici e fertilizzanti chimici, tra l'altro spesso, non è pure rispettosa delle persone che vengono maltrattate all'interno delle piantagioni.
Quindi nel rispetto etico ed organico è preferibile scegliere di utilizzare un caffè preferibilmente biologico e equo solidale. Questa sarebbe la scelta migliore.
Vi consiglio di provare! Riutilizzate le polveri di caffè nel vostro orto, dopo il processo di compostaggio sicuramente avremo un materiale sempre buono, utile e prezioso per le nostre piante.
Torna la "Grande sfida Fairtrade", l’iniziativa ideata da Faritrade Italia per coinvolgere tutte le persone che, con i propri acquisti o la propria attività commerciale, supportano il commercio Equo e Solidale.
Nel week end dal 13 al 15 maggio, in occasione della Giornata internazionale del Commercio Equo, migliaia di persone in tutta Italia parteciperanno a tantissime iniziative dedicate a Fairtrade.
Fairtrade è il Marchio di certificazione del commercio equo, promuove un’agricoltura sostenibile in molti modi e aiuta i piccoli produttori nei Paesi in via di sviluppo ad affrontare l’emergenza climatica attraverso:
1. PROGETTI DI RIFORESTAZIONE
2. FORMAZIONE PER ADATTARE LE COLTIVAZIONI AGLI EFFETTI DELLA CRISI CLIMATICA
3. PROTEZIONE DELLA BIODIVERSITÀ
Quest’anno la campagna ha un focus sull’ambiente e il cambiamento climatico: vogliamo infatti dimostrare il nostro sostegno ai piccoli produttori che vivono sulla propria pelle gli effetti della crisi climatica.
Madreterracaffè organizza una degustazione caffè con una merenda utilizzando prodotti Fairtrade, un evento aperto a tutti!
Vieni sabato 14/05/2022 dalle h.10:00 alle 12:00
via Trento, 3 Alimena - Palermo e parteciperai ad una degustazione gratuita di caffe, tè e tisane Fairtrade, accompagnate da biscotti e dolcetti realizzati con zuccheri di canna Fairtrade ed in più un regalo per tutti!
Inoltre in questi giorni puoi contribuire a far crescere la foresta Fairtrade!
Pianteremo un albero per ogni evento della Grande Sfida, creando così una nuova foresta in Colombia
Ogni albero contribuirà all'assorbimento di CO2 e al sostentamento di un produttore agricolo in una delle zone più colpite dalla crisi climatica.
Grazie alla collaborazione con Treedom, il tuo albero sarà piantato, geolocalizzato e fotografato. Potrai seguire la sua storia on-line, conoscere le sue caratteristiche e il suo significato, personalizzarlo con un nome e molto altro.
In occasione della Giornata Mondiale del Commercio Equo e Solidale, dal 13 al 15 maggio torna la ‘Grande Sfida Fairtrade’, la campagna con eventi pubblici e privati che unisce tutta Italia in nome del consumo di prodotti etici, che rispettano le persone e l’ambiente.
La crisi climatica è una sfida globale, e riguarda tutti, ma in questa emergenza sempre più svantaggiati sono i contadini del Sud Globale, che si ritrovano a far fronte a cicloni, siccità, inondazioni, che causano la perdita dei raccolti, la loro unica fonte di reddito.
Scegliendo i prodotti Fairtrade aiuti i piccoli produttori agricoli ad affrontare l’emergenza climatica.
Fairtrade, il Marchio di certificazione del commercio equo, promuove un’agricoltura sostenibile in molti modi e aiuta i piccoli produttori nei Paesi in via di sviluppo ad affrontare l’emergenza climatica attraverso:
1. PROGETTI DI RIFORESTAZIONE
2. FORMAZIONE PER ADATTARE LE COLTIVAZIONI AGLI EFFETTI DELLA CRISI CLIMATICA
3. PROTEZIONE DELLA BIODIVERSITÀ
Giorno 14 Maggio Madreterracaffè offre una degustazione di caffè, tè, ed infusi provenienti dal commercio equosolidale, accompagnate da biscotti e dolcetti realizzati con zuccheri di canna Fairtrade. Ogni occasione è buona per dimostrare supporto a chi coltiva il cibo che ami e il tuo impegno per la salvaguarda dell’ambiente!
Vieni a trovarci ad Alimena, in via Trento, 3 dalle 10.00 alle 12,00. Riceverai una piccola sorpresa!
Dal caffè al caffè.
Siamo nell'epoca della rivoluzione ecologica, tante start up e tanti progetti innovativi utilizzano materiali provenienti da scarto agricolo o industriale per creare e industrializzare applicazioni innovative in diversi settori, mettendo in pratica i principi dell'economia circolare.
I fondi di caffè esausti oggi vengono utilizzati in svariati modi, come combustibile, come tinture naturali, per realizzare fibre assorbi-odori, in giardino come repellente o in agricoltura come concime.
Il caffè anche esausto, diventa quindi una materia prima e da oggi proprio i fondi di caffè sono un vero e proprio materiale innovativo, estremamente versatile, per realizzare le bioplastiche, con cui è stata realizzata una tazzina da caffè, per degustarlo al meglio.
Tutto inizia da qui, dai fondi di caffè dell’industria alimentare, uno scarto che viene quindi recuperato e lavorato dalla filiera della coperativa il Giardinone, che lo trasforma in un materiale bio-based, granuloso e dal colore naturale del caffè.
Cosa vuol dire bio-based?
Bio-based è una famiglia di materiali o prodotti plastici che derivano in parte da una biomassa vegetale e quindi da fonte rinnovabile, differentemente da quelli “tradizionali” che trovano origine fossile, in particolare da carbone o petrolio. Tra le tante bioplastiche realizzate alcune sono biodegradabili altre non del tutto.
La tazzina da caffè è realizzata dal PLA e il PHA, compostabili e biodegradabili al 90%
Oltre alla capsule di caffè compostabili e biodegradabili, oggi inseriamo nella nostra vendita anche le tazzine da caffè. Ricordiamo che i prodotti compostabili sono realizzati da materiali biodegradabili che possono trasformarsi in compost, ossia un terriccio riutilizzabile come fertilizzante. Tale processo può avvenire naturalmente con tempi lunghi, in natura, o industrialmente negli impianti di compostaggio secondo gli standard previsti dalla norma EN 13432, decomporsi del 90% in 6 mesi in presenza di un ambiente ricco di anidride carbonica o di decomporsi in frammenti al 90% di dimensioni inferiori ai 2 mm se messo a contatto con materiali organici per 3 mesi.
Durevoli e resistenti alle cadute, le tazzine sono adatte e certificate MOCA per alimenti. Esse sono prive di BPA - una sostanza chimica spesso utilizzata per produrre plastiche.
E' stata creato o un design raffinato, esteticamente gradevole ma funzionale e pensato per accompagnare ed esaltare il piacere di gustare il caffè. La forma della tazzina infatti è a uovo nel fondo, per evitare la rottura della crema, ha uno spessore nella parte inferiore per conservare meglio il calore, il bordo a cui si appoggiano le labbra è sottile, per trasmettere un senso di maggior finezza e far apprezzare meglio la crema.
La routine quotidiana spesso sottrae tempo ad alcuni piccoli piaceri, come il rito di preparare il caffè con la caffettiera ed apprezzare il gusto e soprattutto il profumo della bevanda energetica.
Le macchinette a cialde o capsule per la preparazione del caffè hanno contribuito a "salvare" un po' di questo tempo, e diremmo, in molti casi, la resa è assolutamente ottimale e il risultato eccellente. In più, grazie a cialde e capsule compostabili, possiamo con serenità consumare il nostro caffè, senza la preoccupazione di produrre scarti inquinanti o utilizzare plastica o alluminio.
Ma come preparare un buon caffè a casa con la vostra macchinetta? Ecco alcuni suggerimenti pratici e veloci:
1. Accendi la macchinetta almeno 5 minuti prima dell'erogazione, così l'acqua all'interno raggiungerà la temperatura ideale. Ricorda di utilizzare, se possibile, acqua minerale naturale, oppure acqua potabile povera di calcare.
2. Se hai una tazzina in ceramica, eroga prima al suo interno semplice acqua calda direttamente dalla macchinetta, in questo modo il materiale si riscalderà e il caffè erogato successivamente manterrà un gusto ancor più corposo.
3. Svuota la tazzina che avevi riempito con acqua calda, prendi la cialda o la capsula, inseriscila all'interno del vano contenitore, ed eroga il caffè. Se ami il caffè corto e forte, l'erogazione dovrà durare solo pochi secondi, se invece preferisci il caffè lungo dovrai attendere qualche istante in più.
4. Ora il caffè è pronto per essere assaporato, senza zucchero, oppure con un'aggiunta di zucchero a piacere. Consigliamo di non utilizzare lo zucchero bianco, poiché modifica di molto il gusto originale del caffè, consigliamo in alternativa lo zucchero integrale di canna Mascobado oppure lo zucchero grezzo di canna.
Buon caffè a tutti da Madreterra Caffè.
Non è mai stato così necessario e doveroso intraprendere una direzione "verde", scegliere uno stile di vita più sostenibile, che guardi alla tutela dell'ambiente e al benessere psicofisico dell'individuo. E quando i grandi falliscono nel mantenere le loro promesse, allora dobbiamo essere noi, nel nostro piccolo, a promuovere la tutela ambientale e il rispetto del nostro pianeta e dell'essere umano.
Per questo motivo abbiamo creato Madreterra Caffè, e sempre per questo motivo sosteniamo progetti d'avanguardia e green, impegnati attivamente nel raggiungimento del nostro stesso obiettivo.
Di recente abbiamo aderito a Coffeefrom, un progetto green che riutilizza fondi di caffè per realizzare tazzine dal "design da degustare", elegante e funzionale, "nate dal caffè e pensate per il caffè".
Il ciclo di progettazione inizia dai fondi di caffè provenienti dall’industria alimentare, uno scarto di produzione che comporta enormi costi gestionali e ambientali. Il caffè esausto viene recuperato e lavorato dalla filiera, e trasformato quindi in materiale bio-based, granuloso, dal colore naturale del caffè e dalle infinite possibilità espressive - Coffeefrom.
Negli ultimi anni, sono sempre di più le start up e progetti innovativi che utilizzano materiali provenienti da scarto agricolo o industriale. Le sperimentazioni condotte hanno riguardato non solo la volontà di ridurre scarti ed emissioni, attraverso un nuovo modo di concepire il materiale, ma anche il desiderio di promuovere un'economia circolare, con l’attivazione di filiere dedicate e simbiosi industriali.
Scegliendo una tazzina da caffè Coffeefrom-Madreterra è possibile in qualche modo partecipare a questo obiettivo comune, che guarda alla salvaguardia ambientale attraverso l'utilizzo di materiali green. Dal design semplice e lineare, questa tazzina da caffè è l'oggetto perfetto per degustare una tra le bevande più apprezzate al mondo, quella che, in qualche modo, noi preferiamo.
È la nuova capsula per caffè di Madreterra in collaborazione con i maggiori produttori europei di packaging per alimenti. L'unica vera alternativa, delle compatibili, di capsule caffè non inquinanti, insieme alle capsule in acciaio da riempire.
Attualmente commercializziamo già da diversi anni e con eccellenti risultati le Madreterra Nespresso ORO e Madretrerra a Modo Mio Oro e Arabica 100%
Il Nostro impegno per un mondo Plastic Free continua e con questa nuova capsula eliminiamo anche l'ultimo refuso di plastica, che imballava le capsule compostabili. Fino ad adesso, l'imballo secondario in plastica è stato utile per il mantenimento dell'aroma creando una barriera all''aria, che ossida il caffè, mantenendo così una scadenza di 2 anni.
La nuova capsula A Modo Mio A Barriera è realizzata al 100% in Pla Ingeo, un biopolimero ottenuto interamente da risorse vegetali rinnovabili. La materia prima alla base del biopolimero è amido di mais coltivato appositamente per applicazioni industriali.
Molti test sono stati effettuati per ottenere un risultato di una capsula stabile, di raggiungere la pressione di erogazione che garantisca un caffè ottimale per gusto, aroma e crema, e in grado di disintegrarsi se posta in condizioni di compostaggio industriale.
La capsula infatti è certificata ok compost, si può smaltire nell’umido unitamente al caffè, il quale è un preziosissimo componente per la produzione del compost e per la generazione di biogas.
Ma su questa capsula, il vero passo avanti, come detto, rispetto alle capsule compostabili sul mercato, è la caratteristica di barriera all’ossigeno atmosferico, che permette di preservare a lungo le qualità organolettiche del prodotto contenuto evitando gli imballi secondari e riducendo di conseguenza la generazione di rifiuti.
Ecco le caratteristiche tecniche:
Certificazione ok compost. Elevata barriera all’ossigeno TMC 18 mesi
Eccellente qualità del caffè erogato
Nessuna cessione di odori
Capsula 4 stelle OK Biobased
Senza plastica fossile
Senza alluminio
Smaltibile nell’umido
Senza Tetraidrofurano (THF) e senza Alcool Polivinilico (PVA)
Senza imballo secondario
Iniziamo la vendita con la capsula compostabile Modo Mio BAR dove gusto cremosità e aroma del caffè sono così assicurati, soddisfacendo le esigenze di tantissimi clienti.
Se stai leggendo questo articolo probabilmente hai un problema con la tua macchinetta della Nespresso, che sia essa Krups o Delonghi nei modelli come Pixie, Inissia, Essenza...
Normalmente i problemi sono sempre gli stessi e sono i seguenti : "Perdita acqua da sotto macchina Nespresso", oppure: "il caffè esce a gocce", oppure: "Odore di caffè bruciato", oppure: "Si raccoglie molta acqua nella vaschetta interna ".
In questi casi potrebbe trattarsi di beccuccio ostruito da accumulo di detrito di polvere di caffè o tappi duri derivanti dagli zuccheri dei solubili.
Allora, come fare a rimuovere la sporcizia dall’interno del beccuccio della macchinetta?
In questo tutorial spiegheremo un trucco tanto semplice quanto efficace, fai da te, per pulire la macchinetta Essenza De Longhi o Krups e continuare a riutilizzarla con piacere ancora per tanto tempo e in ottimo stato.
Iniziamo:
1. Togliere la vaschetta della capsule esauste. (vedi foto 2)
2. Prendere una fascetta semirigida piccola ed inserirla nell'erogatore di caffè dall'esterno (vedi foto 2). Iniziare un movimento avanti indietro, estrarla e pulirla.
3. Continuare con questo movimento finchè la fascetta esce dall'altro lato (vedi foto 3), la vedrete spuntare del vano di carico delle capsule, Se non la vedete spuntare continuate a pressare la fascetta su e giù.
4. A questo punto inserire una fascetta semirigida più grande, sempre nell'erogatore di caffè, sempre partendo dall'esterno (vedi foto 4). Questa seconda fascetta deve avere un diametro poco più piccolo o simile al canale di erodazione caffè
5. Continuare il movimento avanti e indietro, aiutandovi con entrambe le mani (vedi foto 5 e 6) e pulite spesso la fascetta se presenta incrostazioni o detriti mollicci. Questo serve a pulire il condotto ostruito dove passa il caffè.
A questo punto la macchinetta sarà pulita e possiamo provarla. Erogate acqua e ripetete il ciclo più volte.
Il mio consiglio è quello di mantenere la macchina sempre in perfetto stato di forma con questa pulizia almeno una volta l'anno, inoltre è preferibile anche decalcificare almeno ogni 6 mesi. Utilizzare il decalcificate per macchinette Naturale e Bio, e soprattutto utilizzate prodotti di qualità come le capsule compostabili Madreterra, per avere sempre un caffè ottimo.
Il caffè preferito dagli italiani, oggi, è in cialde e capsule. Recenti ricerche hanno dimostrato che è superato il tempo della moka e circa 7 famiglie su 10 hanno a casa una macchina del caffè. E la macchina da caffè a cialde e capsule ha fatto da padrona, con un mercato di porzionati in cialde e capsule in netta crescita. Insomma, piace, per praticità, affidabilità, sostenibilità e, ovviamente, per il gusto. Bastano pochi gesti per fare un ottimo caffè, senza possibilità di errori.
L’aumento della domanda, e la giusta riflessione sull'utilizzo delle plastiche inquinanti, ha portato poi alla creazione di capsule compatibili compostabili e biodegradabili, utilizzabili comunque nelle macchinette.
Madreterra caffè ha investito su prodotti green sin dal 2016, con numerose tecnologie, puntando proprio sulle capsule compostabili, e proprio nel 2021 è stato registrato un boom di vendite con oltre 130.00 pezzi.
La capsula compostabile e biodegradabile Madreterra compatibile Nespresso è diventato il primo prodotto venduto nel 2021 seguito delle capsule compostabili compatibili Lavazza A modo Mio, prossimamente prodotte anche con il sistema di capsula a a barriera.
Le nostre capsule sono realizzate con materiali biodegradabili che ne consentono la trasformazione in compost, un fertilizzante naturale. I materiali utilizzati sono dichiarati compostabili e una volta erogato il caffè la capsula può essere gettata tra i rifiuti organici ‘umido’, in quanto i materiali utilizzati ed il caffè sono compostabili secondo la norma EN 13432.
Le nuove capsule sono con barriera all’ossigeno garantiscono una conservabilità di 18 mesi e non necessitano dell'involucro esterno.
La dimensione “sostenibile” non è da sottovalutare noi siamo certi e fiduciosi che il futuro potrebbe determinare le preferenze d’acquisto. Da una recente indagine AstraRicerche è emerso che il caffè che garantisce il rispetto dei lavoratori e dell'ambiente, in tutte le fasi, incontra il 69,5% delle preferenze di acquisto.
Meglio se cremoso, denso, corposo. «Come quello del bar» è la definizione che usano gli appassionati. E, a sorpresa, i materiali biodegradabili dell capsule e cialde oltre a fare bene all’ambiente, fa bene anche alla “tazzina”. Il caffè, infatti, durante l’estrazione a 90° non entra in contatto con materiali tendenzialmente tossici come plastiche o alluminio, assicurando così un risultato più sicuro per la nostra salute. E anche il processo di estrazione del caffè, usato sopratutto con le macchine a cialde, è quello che più si avvicina al metodo dell’espresso tradizionale, ossia a quello del bar.
Che dire, gli italiani, pur con tanti difetti, alla fine dimostrano di essere intelligenti e preferire sempre il male minore.
Equocaffè è il caffè EQUOSOLIDALE ED ECOLOGICO per eccellenza! Perché?
Conosciamone meglio i motivi:
Il mercato del caffè genera tante transazioni di intermediari e grossisti internazionali con enormi flussi di denaro. Ma come tutte le transazione delle multinazionali su 1€ che spendiamo per un caffè al bar appena lo 0,7 centesimi arrivano al produttore africano o centroamericano!
Eppure una alternativa esiste.
Il COMMERCIO EQUO E SOLIDALE. Il Fair Trade ha creato un circuito commerciale alternativo a quello dei colossi multinazionali, dando spazio e dignità a piccoli gruppi di coltivatori e artigiani dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina.
Oggi il Commercio Equo e Solidale è diffuso in tutto il mondo e rappresenta una speranza concreta di giustizia per decine di migliaia di produttori del Sud che ricevono salari equi, prefinanziamento, continuità commerciale, programmi di cooperazione. I soci-lavoratori beneficiano di prezzi equi (fino a sette volte superiori al prezzo degli intermediari locali), finanziamenti senza interessi e continuità nella relazione commerciale.
Ecco i progetti sostenuti da Equocaffè:
GRAPOS SILTEPEC ORGANIC - MESSICO - Una forte comunità di agricoltori biologici e del commercio equo e solidale, con 17 gruppi di cluster composti da 25 a 50 membri ciascuno.
MANARCADU SOCIAL SERVICE SOCIETY - comunità agricola nei distretti di Kottayam e Idukki del Kerala – INDIA con 837 contadini piccoli e marginali, 144 sono donne e agricoltori tribali dei distretti di Kottayam e Idukki, nello stato del Kerala. Le donne contadine ricoprono anche ruoli di leadership nella cooperativa.
COCAFCAL – HONDURAS - Ua cooperativa di caffè Cafetalera Capucas Limitada fortemente concentrata sugli aspetti qualitativi, ancor prima che quantitativi, ed è in quest’ottica che ha intrapreso la strada della certificazione biologica e Fairtrade.
ASKOGO – SUMATRA - La cooperativa ASKOGO (Asosiasi Kopi Gayo Organic) conta attualmente 760 soci organizzati in 13 villaggi.
Equocaffè possiede la certificazione FAIRTRADE, questo significa che è stato coltivato e commercializzato nel rispetto dei diritti di produttori e lavoratori del Sud del Mondo, e
AGRICOLTURA BIOLOGICA, ossia coltivato impiegando metodi colturali biologici e meccanici al posto di prodotti chimici di sintesi.
Ecco una sintesi dei prodotti:
Un caffè raffinato Miscela di caffè biologici esclusivamente di qualità ARABICA originari di India, Messico e Guatemala.
Aroma intenso, gusto dolce e delicato con note fruttate ed un basso contenuto di caffeina.
L’Espresso famoso nel Mondo
Gusto armonioso e delicatamente floreale, aroma intenso e bassa acidità. L’espresso italiano per eccellenza. Il giusto equilibrio in una sapiente miscela AL 50% di caffè di qualità Arabica e Robusta.
Una nuova esperienza di caffè, dalla forte personalità, gusto deciso e grande cremosità, rivela note di caramello e sentori di cacao. La prevalenza di qualità ROBUSTA rende questa miscela una esplosione di gusto.
Equocaffè è l’espresso equosolidale e biologico in cialde monodose, la confesione è riciclabile in ogni sua parte 100% :
Le cialde sono in carta, dunque compostabili, le buste monodose sono totalmente in plastica, non contengono alluminio così da poter fare la raccolta differenziata.
Il kit di consumo è composto da bicchierini in carta e mater-b e palettine in legno, completamente compostabili, i cartoni per l'imballaggio hanno la certificazione FSC.
Equocaffè è il modo più semplice per gustare in qualunque momento un ottimo caffè espresso, assaporando tutte le componenti dell’aroma del caffè con un valore aggiunto: la giustizia e la solidarietà!
I contadini negli anni '40 arrostivano le radici di cicoria, la tritavano e la mettevano a bollire sul fuoco; dopo qualche minuto bevevano il loro caldo e saporito caffè.
Forse i contadini e le famiglie dell’epoca non era a conoscenza però delle enormi proprietà che quest’erba possiede.
La cicoria, come molte altre piante spontanee che la natura ci mette a disposizione, è ricca di moltissimi elementi utili al benessere del nostro corpo. Primo fra tutti la cicorina o acido cicorico, che è anche la responsabile del gusto tipicamente amarognolo simile a quello del caffè.
Nella cicoria, e di conseguenza nel suo infuso, troviamo le vitamine C, P e K, sali minerali (sodio, potassio, magnesio, calcio, ferro, rame, fosforo).
Questi elementi, sprigionati dal decotto in acqua calda, diventano dei potenti alleati in caso di sonnolenza ed astenia, stimolanti per la digestione, ma sono soprattutto indicati nella depurazione e disintossicazione del fegato!
Vediamo quindi insieme tutti i suoi benefici.
Favorisce la produzione di succhi gastrici, regolarizzando così la funzionalità dell’intestino, ma anche dei reni grazie alle sostanze presenti.
Contiene fibre,in particolar modo una fibra solubile, detta inulina, che favorisce il riequilibrio della flora batterica intestinale.
Ha un’azione leggermente lassativa e diuretica.
È ricca di vitamina B, C, K e P.
E’ disintossicante .
Stimola la digestione.
Riduce la fame e stimola la sensazione di pienezza se viene bevuta tra un pasto e l’altro.
Aiuta l’organismo ad assorbire meglio il calcio e altri minerali.
Le bevande contenenti cicoria sono inoltre consigliate a coloro che soffrono di colesterolo alto, acne, anemia, problemi cardiaci, emicrania, e ovviamente a tutti coloro che vogliono delle ottime alternative al caffè.
Il caffè di cicoria non è consigliato alle donne in gravidanza per via della sua azione di stimolazione dell’utero e la sua assunzione va regolata su consiglio medico in soggetti che soffrono di colecisti o calcoli renali.
Ecco come si prepara il Caffè di Cicoria
Ingredienti per 300 ml:
• 1 cucchiaio di cicoria tostata (da acquistare nelle erboristerie o nei negozi bio più forniti)
• 300 ml di acqua naturale
Procedimento:
In un pentolino mettere l’acqua con la cicoria tostata e portare a ebollizione, abbassare la fiamma e continuare la cottura a fuoco basso per 2-3 minuti. Filtrare la bevanda con un colino e servire caldo.
E’ possibile utilizzarla anche nella caffettiera moka riempiendo per metà il filtro.
Si può aromatizzare il caffè di cicoria con 1 stecca di cannella, facendo bollire la cannella insieme alla cicoria. Una bevanda ideale in ogni stagione, calda in inverno e fredda in estate, ottima con l’aggiunta di latte di soia, ideale anche per i bambini.
In commercio si trova già torrefatta per moka, tostata e solubile in erboristerie, in vendita anche come prodotto biologico nei centri e negozi bio. Da qualche tempo, per i frettolosi vi è anche la possibilità di sfruttare il caffè di cicoria in cialde o capsule. Questo non vi farà perdere neanche un pochino di tempo, sarà pronto in un attimo anche in capsule, per le macchinette Nespresso e Capsule a Modo Mio!
E' molto profumata, forte come un caffè, ha un retrogusto amarognolo, ma che dopo pochi minuti si addolcisce e rimane un buon sapore in bocca. Ancora una volta una pianta umile ed a volte poco considerata può diventare un’amica quotidiana ed aiutarci a vivere in maniera sana ed equilibrata.
E' una ottima bevanda da pausa caffè!
Abbiamo spesso parlato dei fondi di caffè esausti, che possono essere riutilizzati in tantissimo modi. In casa o in famiglia i fondi di caffè possono essere utilizzati nell'orto e in giardino, in particolare, sono ricchi di azoto, ma anche come coloranti di mobili antichi , per lo scrab della pelle, per pulire il camini, per la produzione di funghi!
Possono essere utilizzati anche a scopo industriale in quanto sono utili per produrre cosmetici, compost, pellet, biocarburanti ecc.
L’Italia, come sapete, è un grande consumatore di caffè, il che significa che il nostro Paese produce una quantità significativa di fondi di caffè, in media un italiano consuma 6 kg di caffè all’anno.
Abbiamo così riconosciuto il potenziale dei fondi di caffè, scegliendo Coffeefrom per le nostre tazzine.
Una tazzina da caffè creata con i fondi di caffè.
Per la precisione è stato realizzato un materiale innovativo biobased ottenuto da biopolimeri e fondi riciclati. Un modello virtuoso di circolarità e simbiosi industriale in grado di offrire una seconda vita al caffè esausto.
Un progetto tutto italiano che ha coinvolto vari elementi della comunità scientifica tra cui il Politecnico di Milano e le aziende operanti nella filiera della bioplastica.
Dal Coffeefrom nasce la prima tazzina fatta con gli scarti di caffè.
Le tazzine così create sono certificate per alimenti, sono durevoli e resistenti alle cadute. Il materiale è così resistente che possono essere lavate in lavastoviglie con la modalità ECO. Esse sono prive di BPA e prive di vernici o coloranti. La tazzina infatti ha un colore del tutto naturale! Le striature e il colore caffè sono derivanti dalla miscelazione dei fondi del caffè ai biopolimeri, conferendo un effetto "granuloso".
E' stata creato o un design raffinato, esteticamente gradevole ma funzionale e pensato per accompagnare ed esaltare il piacere di gustare il caffè. La forma della tazzina infatti è a uovo nel fondo, per evitare la rottura della crema, ha uno spessore nella parte inferiore per conservare meglio il calore, il bordo a cui si appoggiano le labbra è sottile, per trasmettere un senso di maggior finezza e far apprezzare meglio la crema.
Al momento la percentuale di scarto recuperato per la creazione di questa tazzina arriva al 30% ma i ricercatori stanno lavorando per arrivare almeno al 50%.
Recuperare lo scarto alimentare significa quindi ridurre drasticamente i costi di smaltimento in discarica e di emissione di CO2.
Madreterra caffè nel suo spirito eco e green è partner per la creazione e divulgazione della tazzina Coffeefrom, per offrire ai propri clienti un’esperienza di consumo sostenibile e innovativa agli amanti del caffè, rendendo omaggio al buon caffè che produce.
Si possono acquistare qui. Richiedici un preventivo per progetti con un grosso quantitativo di prodotto, come ad esempio regali aziendali, campagne promozionali, o come oggetti per comunicare la sostenibilità dentro e fuori dall’azienda.
Come è possibile notare, sul mercato esiste una quantità enorme di macchinette di caffè, ognuna con il suo sistema compatibile con una determinata forma di cialda o capsula.
In questo articolo andremo ad analizzare però una particolare tipologia di macchinette, le Pingu (la prima versione si chiamava Pido), spiegando tutto ciò che bisogna sapere sulle stesse.
La macchina per caffè PINGU è stata progettata e realizzata per la preparazione dell'espresso ad uso familiare o per piccoli uffici con la cialda di carta Ese 44mm. E' considerata tra le migliori macchine da caffè con flusso diretto e compensato dall'alto, per una estrazione di caffè denso e cremoso.
Questa macchina da caffè è già riconosciuta per questa sua caratteristica in tutta Italia, ha avuto anche un grandissimo successo alla Expo Vending Sud.
Eroga un espresso corposo come quello del bar, si prepara di 1 tazza di caffè alla volta con uso di cialde, sia da 7 gr che da 8 gr e, se richiesto può anche essere dotata di una lancia per l’erogazione del vapore.
I comandi, posti sulla parte superiore della macchina, sono contrassegnati da simboli di facile interpretazione: il tasto di accensione, quello più interno, il tasto di erogazione per il caffè, quello più esterno. Dal peso di circa 4,5 kg, ha una potenza di 500 Watt ed un voltaggio di 120-230 v 50/80 Hz. Il serbatoio estraibile e lavabile, può contenere fino a 2,2 litri d’acqua, il che vi garantirà fino a 50 tazzine di caffè con un solo riempimento.
Ma ricordiamo quali sono i punti di forza di questa macchina da caffè in cialde:
- design moderno ed accattivante, con tantissimi colori: Bianco, Rosso, Arancione, Nero, Fuxia, Verde, Giallo
- estrazione eccellente
- vano porta accessori integrati comodi e spaziosi
- scambiatore di calore in lega di alluminio.
- chiusura per mezzo della leva che è assistita idraulicamente.
Come funziona l'erogazione del caffè?
Prima di tutto occorre assicurarsi che il serbatoio sia pieno. Nel caso in cui lo si trovasse vuoto, basterà estrarlo facendo leva verso il basso sulla linguetta posta alla base dello stesso, e riempirlo con acqua potabile (leggi qui il nostro articolo sull'acqua da utilizzare), non gassata e a temperatura ambiente.
Una volta assicuratisi di queste fasi, accendere la macchina dal tasto ON/OFF fino a che la spia rossa (che indica che la macchina si sta riscaldando) non sarà scomparsa.
Ecco le seguenti operazioni:
- aprire il portacialde ruotando la leva di chiusura verso l’alto
- inserire la cialda nell’apposito portacialde, ben centrata e assicurandosi che sia posizionata correttamente
- ruotare verso il basso la leva di chiusura fino al punto in cui si blocca producendo uno scatto
- posizionare la tazzina sotto il beccuccio di erogazione del caffè
- premere il “tasto di erogazione caffè”, attendere il raggiungimento della quantità desiderata, arrestare l’erogazione premendo lo stesso tasto
- attendere qualche secondo, poi ruotare la leva di chiusura verso l’alto ed estrarre la cialda usata.
Semplice no?
Ma come funziona la manutenzione della macchina Pingu?
La manutenzione e la pulizia delle macchinette va effettuata solo quando sono spente e soprattutto scollegate dalla rete elettrica. Non immergere la la macchinetta nell’acqua corrente per la pulizia dell’apparecchio, non utilizzare oggetti metallici o acuminati; piuttosto è consigliabile utilizzare un panno morbido inumidito d’acqua tiepida.
Verificare giornalmente il livello dell’acqua nel serbatoio, rabboccare se necessario, svuotare e pulire la cassetta di raccolta.
Al termine di ogni erogazione di caffè, alzare la leva e gettare la cialda usata, questo ultimo passaggio è fondamentale per un utilizzo corretto e per evitare intasamento della macchina. Se si dimentica inserita e si appiccica, non staccarla con forza e non utilizzare oggetti metallici per estrarla, ma chiudere nuovamente la leva ed erogare molta acqua per riammorbidirla.... a questo punto si staccherà da sola
Quando decalcificare la macchina Pingu?
Per quanto riguarda la decalcificazione delle macchine da caffè abbiamo dedicato un intero articolo all’argomento, visualizzabile qui.
GARANZIA E ASSISTENZA
Per quanto riguarda la garanzia e per qualsiasi problema riguardante la macchinetta da caffè, rivolgersi all'agenzia:
STAR SERVICES
Via Don Milani snc
90044 Carini (Pa)
Tel. 091202414
L' azienda Italiana ideatrice del sistema Caffitaly ha ideato un sistema integrato macchina-capsula per un caffè perfetto.
La tecnologia parte dall'integrazione di una capsula a doppio filtro e una macchina a doppia pressione.
Cosa succede quando si prepara un caffè?
La macchina eroga acqua calda alla capsula dove, con il primo filtro avviene la pre-infusione del caffè, bagnandolo in modo uniforme. Successivamente un sistema di doppia pressione permette di selezionare l'estrazione per un caffè corto o lungo dal secondo filtro.
Questo sistema è un connubio perfetto fra tecnologia, funzionalità, ma molte volte la macchinetta si comporta in modo strano, con segnali acustici o sonori non facilmente identificabili, e si deve ricorrere al manuale di istruzioni
Ecco spiegate, in questo articolo, alcune segnalazioni e relative soluzioni, e la procedura per il reset della macchina:
- I tasti A-B-C lampeggiano contemporaneamente. Niente paura è normale, è il segnale di riscaldamento.
- La spia multifunzione lampeggia in ROSSO, e la macchina emette 3 segnali sonori, il serbatoio acqua è vuoto: riempire il serbatoio acqua con acqua e premere uno dei tasti A-B-C. Attendere che la macchina termini il ciclo di caricamento della pompa che è di circa 58 secondi
I tasti A-B-C si accendono in modo fisso: la macchina è pronta per l'utilizzo.
La spia multifunzione lampeggia in GIALLO, e la macchina emette 3 segnali sonori: eseguire il ciclo di decalcificazione (Vedere Cap. Decalcificazione del manuale di istruzioni).
La spia multifunzione è accesa fissa in ROSSO: la macchina si blocca ed occorre vuotare il cassetto capsule esauste
Come effettuare il reset della macchina Caffitaly e riportarla al primo funzionamento:
1. Macchina spenta e maniglione aperto.
2. Teniamo schiacciato il caffè corpo e procediamo con l'accensione della macchina dal tasto on/off
3. Chiudiamo il maglione è lo riapriamo, la macchina emetterà un bip. Da questo momento la macchina si è resettata e lampeggia con tutte le spie con aggiunta della spia multifunzione rossa. Questo indica che bisogna caricare la pompa, come quando finiamo l'acqua dalla vaschetta.
4. Posizioniamo un contenitore abbastanza capiente sotto l'erogatore del caffè e schiacciamo il tasto di erogazione
5. A questo punto la macchina carica la pompa ed eroga acqua. Le spie lampegeranno per 58 secondi per poi fermarsi
6. La macchina è pronta per preparare i caffè
1. Macchina spenta e maniglione aperto.
2. Teniamo schiacciato il caffè corpo e procediamo con l'accensione della macchina dal tasto on/off
3. Chiudiamo il maglione è lo riapriamo, la macchina metterò un bip.
4. Da questo momento la macchina si è resettata e lampeggiano tutte le spie con aggiunta della spia multifunzione rossa. Questo indica che bisogna caricare la pompa, come quando finiamo l'acqua dalla vaschetta.
5. Posizioniamo un contenitore abbastanza capiente sotto l'erogatore del caffè e schiacciamo il tasto di erogazione
6. A questo punto la macchina carica la pompa ed eroga acqua. Le spie lampeggeranno per 58 secondi per poi fermarsi
La macchina è pronta per preparare i caffè
Quando si vuole acquistare una macchinetta da caffè, come si fa a scegliere tra i vari modelli proposti? Che tipo di capsula usare?
Tutte le capsule sono uguali? Molto spesso capita che si acquista una macchinetta da caffè ma alla fine non è la scelta giusta, oppure capita di scambiare erroneamente cialde per capsule o viceversa.
Questo articolo servirà a far luce proprio sulle differenze che ci sono tra i due tipi di “contenitori” per caffè, e dei vari tipi di capsule in commercio, andando a valutare quale siano le migliori in rapporto qualità/prezzo/ambiente.
Piccola premessa, ecco la differenza tra cialda e capsula: la cialda è un involucro di carta morbido ed è costituita da due lembi di cellulosa che creano il contenitore al caffè. La capsula di caffè invece è un involucro rigido di forma cilindrica, normalmente in plastica o alluminio.
Se vuoi approfondire la differenza tra cialde e capsule e capire quale la migliore ecco l'articolo scritto in proposito. Noi tifiamo per le cialde in carta.
Ma tornando a noi, nel mondo delle capsule, adesso andremo ad analizzare tutti i tipi di capsule in commercio.
Prima fra tutte per fama e utilizzo troviamo le Lavazza A Modo Mio e le Nespresso.
La Lavazza A Modo Mio ha una forma compatta a cilindro schiacciato, sembra essere tra le più apprezzate dai palati degli Italiani. Contiene circa 7 gr di caffè e ne troviamo in commercio di diverse intensità, dal classico al vellutato, al decaffeinato. Esistono le compatibili in plastica o in bioplastica compostabile.
Seconda, ma non per importanza, troviamo la famosissima capsula della Nespresso, che si presenta sul mercato con solo una forma di capsula disponibile, ma con diverse scelte di tipologia di caffè, anch’esse molto apprezzate dalla clientela. La Nespresso le produce in alluminio, con tantissime miscele e aromi, ha una campagna per la restituzione ed il riciclo. Tanti anche i produttori di compatibili, che hanno optato per le capsule in plastica anzichè l'alluminio. Da qualche anno , finalmente prende piede anche l'utilizzo della bio-plastica compostabile e biodegradabile. Le capsule Nespresso contengono 5,5 gr di caffè, quindi più schiumoso ma meno corposo.
Su Madreterra potrai trovare le compatibili Nespresso Bar e Dek in capsule di plastica, o le Nespresso Oro, Bar, Dek e 100% Arabica in capsule compostabili e Biodegradabili.
Ritornando a Lavazza produce anche le capsule Espresso Point, meno conosciute delle A Modo Mio, ma è la più antica, la prima capsula in plastica prodotta, dalla forma più cilindrica, allungata e affusolata, disponibili sempre in tantissime varietà, e con 7 gr di caffè. Si trovano in commercio tantissime marche compatibili e tantissime macchinette su questo modello. Su Madreterra potrai trovare le compatibili Espresso Bar e Oro Crema Bar, disponibili sia in capsule di plastica che in capsule compostabili e biodegradabili.
Sempre la Lavazza produce le capsule Lavazza Firma e Lavazza Blue, dalla forma molto simile alle A Modo Mio, solo un po più allungata, esistono poche varietà compatibili. E' difficile trovarle in commercio nei negozi, non hanno avuto molto successo, se non in casi limitati con un utilizzo di comodato uso della macchina ad abbonamento, richiesto direttamente da Lavazza
Chi ha la macchina di proprietà tende a cercare le compatibili Firma e le compatibili Blue. Su Madreterra potrai trovare le capsule compatibili Bar, sia Firma che Blue, solo in capsule di plastica.
Successivamente troviamo la Nestlè con le sue Dolce Gusto (principalmente specializzate per bevande solubili), che integra al caffè anche capsule per il cappuccino, cioccolata, caffè macchiato ecc. . Dalla forma inconfondibile, essendo la più grande presente sul mercato, nonostante la quantità di caffè all’interno delle capsule sia più o meno simile a tutte le altre , con 5,5 gr. di caffè
Su Madreterra potrai trovare le Oro, Bar, Dek, Nocciolino, cioccolata, creme brulee e cappuccino con o senza zucchero, solo in capsule compatibili di plastica poiché le compostabili e biodegradabili sono ancora in fase progettuale.
Anche la Bialetti, storica produttrice di caffettiere, si è attrezzata per entrare nel mercato delle capsule, progettandone un'altra forma ancora, simile alla A Modo Mio, ma con un semi rigonfiamento al lato della stessa ed in alluminio. Esistono le compatibili in plastica, vendute da tantissimi produttori. Attenzione però, le ultime macchinette della Bialetti hanno un sensore e richiedono solo le originali in alluminio.
In commercio sembra essersi anch'essa diretta verso le bevande solubili, dove troviamo addirittura i frutti di bosco e il Bailey's, ma essendo molto ridotta la clientela rispetto a quella di altre marche (probabilmente perchè preferisce la classica e intramontabile Moka nella celebre caffettiera della Bialetti), Madreterra ha deciso di produrre solamente le capsule compatibili Bialetti BAR e DEK.
Stessa cosa vale per le Uno System, , Indesit e Maranello (la cui forma delle capsule ricorda molto le Espresso Point, ma un pò più piccole e con meno grammatura di caffè, 5,5 gr. Le macchinette sono invece molto economiche.
Infine Caffitaly con una capsula simile alla Espresso point nella forma, ma con una struttura e camera all'interno, utile per erogare un caffè più cremoso. La capsula Caffitaly che sia originale o compatibile funziona solo sulle macchinette originali Caffitaly poichè è un un sistema integrato tra macchina e capsula. Tutto parte dalla pre-infusione che prepara il caffè della capsula, bagnandolo in modo uniforme grazie alla camera superiore, per poi, a pressione passare all'estrazione migliore per un risultato in tazza sempre ottimale e cremoso.
Abbiamo creato una nostra classifica con i pro e i contro di ogni singola capsula. Spero possa essere utili per gli indecisi.
La macchina da caffè di casa, che sia in capsule o cialde, non si soddisfa più come una volta?
Prima di cambiare il caffè è necessario pulire la macchina, poichè moltissime volte il problema è legato al calcare depositato, che che con il passare del tempo non fa funzionare bene la macchina del caffè, anzi, se non tolto in tempo dalla macchina ne può causare la rottura.
Che segnali ci invia la macchina del caffè piena di calcare?
Ecco alcuni segnali che ci indicano di intervenire con una pulizia e decacificazione.
Il primo segnale è il rumore. La macchina inizia a essere rumorosa, è il calcare che attaccandosi alla pompa interna e nei tubi fa andare in vibrazione tutta la macchina del caffè.
Il secondo segnale è la temperatura, il caffè esce meno caldo per via del calcare presente sulla resistenza.
Il Terzo e ultimo segnale è la lentezza, il caffè esce lentamente in tazzina, il calcare, infatti, causa l'abbassamento di pressione nella pompa.
E' arrivato il momento di decalcificare.
Si deve decalcificare anche se nella vaschetta si deposita il calcare, come dalla foto, e non va via con la sola acqua (cioè stiamo utilizzando l'acqua del rubinetto, che è molto dura)
In questo articolo di qualche anno fa abbiamo parlato di come e quando decalcificare, spiegando bene il metodo.
Cosa succede se non decalcifichiamo la macchina da caffè? Ecco i tre errori che spesso vengono commessi.
Il primo errore: aspettare troppo a lungo prima di decalcificare la macchia per la prima volta.
Non esiste una tempistica uguale per tutti i modelli, infatti la frequenza delle decalcificazioni delle macchine per il caffè dipende da alcuni fattori. Ad esempio bisogna considerare il numero di caffè realizzati ogni giorno, i materiali dei tubi e delle componenti, la durezza dell’acqua utilizzata, il tipo di miscela usata, la marca e così via, in ogni caso si deve intervenire dopo 1 anno.
Il secondo errore: si utilizzano prodotti sbagliati per pulire la macchina da caffè
Vengono consigliati due tipologie di procedimenti di decalcificazione: quelli a base di prodotti naturali e quelli chimici. Escludiamo i procedimenti chimici, inquinanti e molto costosi, sia essi liquidi o in pastiglia. Noi consigliamo i decalcificanti naturali. Un decalcificante naturale è l'aceto, funziona, ma gli gli acidi attaccano le guarnizioni in gomma rendendole porose. Inoltre il gusto dell'aceto resta a lungo nella macchina e altera l'aroma del caffè.
L' altro metodo Acido lattico naturale sale e bicarbonato di sodio. Queste sostanze naturali sono la scelta migliore per la decalcificazione della macchina del caffè, acido lattico e Aloe Barbadensis; queste sostanze sono capaci di sciogliere il calcare in maniera semplice e completamente ecologica.
Il terzo errore è la non costanza nella pulizia. La frequenza della decalcificazione è uno degli elementi fondamentali per la longevità della macchina.
In genere bisogna effettuare una decalcificazione completa almeno una volta all’anno, tuttavia alcune aziende come la Nespresso consigliano di realizzarla dopo aver preparato circa 300 caffè. Come accennato si tratta di indicazioni di massima, in quanto in alcuni casi potrebbe essere necessario intervenire dopo sei mesi, mentre in altri dopo due anni.
Se nella vaschetta si deposita il calcare, come dalla foto, comunque è necessario intervenire.
Per effettuare la decalcificazione della macchina per il caffè basta svuotare il serbatoio dell’acqua, inserire all’interno acqua + la soluzione naturale, (Madreterra caffè ha scelto di utilizzare Domus Bio) posizionare un contenitore al di sotto dell’erogatore ed erogare senza caffè, oppure attivare il programma decalcificante qualora fosse presente.
L’operazione dura soltanto 20 minuti e non deve mai essere ripetuta più di una volta. Dopo che il ciclo è terminato bisogna riempire il serbatoio con acqua fresca e ripulire tutti i condotti, fino alla completa eliminazione di qualsiasi traccia dei prodotti utilizzati dai tubi interni. Infine è consigliabile preparare un paio di caffè e buttarli via, in questo modo la macchina sarà pronta all’uso e completamente decalcificata.
Se volete un consiglio, provate Domus Bio è un Decalcificante per macchine per caffè Naturale, sicuro da usare, si utilizza per ben 2 pulizie ed è adatto a tutte le macchine per caffè presenti sul mercato.
Calcare nella macchinetta da caffè?
Chi acquista una macchina da caffè, che sia per cialde o per capsule, sa molto bene che all’interno del serbatoio si forma sempre un po’ di calcare (anche se si utilizza l’acqua contenuta nelle bottiglie di plastica), che non solo rende antiestetica la macchina, ma conferisce al caffè un sapore estremamente amaro e molto sgradevole, o addirittura se trascurato porta anche alla rottura della macchina stessa. Vedi anche perdita di acqua nelle Nespresso
Per provare ad eliminare questo inconveniente molti lavano la macchina con l’aceto ma non sanno che la loro azione può danneggiare anche gravemente tutte le parti in gomma e le guarnizioni, oltre all’odore pungente dell’aceto che rimane per molto tempo nonostante i numerosi lavaggi.
L'aceto, se contenesse solo acido acetico al 5-6% sarebbe perfetto, ma contiene anche tanti "chiamiamoli aromi vegetali" che rimangono intrappolati e poi creano incrostazioni carboniose ben più toste del calcare.
E’ necessario quindi eseguire periodicamente una pulizia con specifici prodotti anticalcare. Il problema però sta nel fatto che la stragrande maggioranza di questi prodotti è a base di sostanze chimiche dannose per l’ambiente e anche per noi, se la macchinetta non viene sciacquata adeguatamente. Inoltre anche loro lasciano un retrogusto sgradevole al caffè per qualche giorno.
Proprio per questo sono nati diversi decalcificanti naturali che non contengono sostanze chimiche, non hanno controindicazioni per la salute e non influiscono sul gusto del caffè e allo stesso tempo non devono essere corrosivi verso i materiali. I migliori sono l’acido citrico e l’acido lattico; oltre ad essere efficaci e sicuri, sono anche decalcificanti ecologici, in quanto essi sono di origine vegetale (es. fermentazione di zuccheri) e perfettamente biodegradabili al 100%.
Madreterra caffè ha scelto di utilizzare Domus Bio un decalcificante naturale a base di acido lattico e Aloe Barbadensis; queste sostanze sono capaci di sciogliere il calcare in maniera semplice e completamente ecologica.
Ma come si utilizza il decalcificante?
Decalcificare una macchinetta da caffè non è molto difficile, ci vorranno al massimo dai 20 ai 30 minuti. Vediamo come passo passo come procedere:
1- Diluire 125 ml di prodotto (metà bottiglietta) in acqua per un totale di un litro;
2- Erogare due tazze di acqua calda/ vapore, poi spegnere la macchina e riprendere l’erogazione di acqua calda dopo 20 minuti;
3- Procedere più volte fino a svuotare completamente il serbatoio che, una volta rimosso, va lavato con acqua corrente;
4- Una volta finita la decalcificazione, risciacquare tutto facendo fuoriuscire circa 2 litri d’acqua da ciascun erogatore della macchina.
Le macchine da caffè normalmente sono tutte simili, invece le Nespresso hanno solo due tasti multifunzione, ecco come attivare la “modalità di decalcificazione“. Accendete la macchina, aspettate che le spie luminose dei pulsanti smettano di lampeggiare, poi tenetele premute entrambe per 3-5 secondi. Le spie luminose inizieranno a lampeggiare velocemente per indicare che la decalcificazione è attivata.
Premete il pulsante “caffè lungo” per iniziare a decalcificare, e far uscire tutto il prodotto, lasciare spenta la macchina per 20 minuti e poi riprendere con la soluzione decalcificante. Una volta finito di decalcificare dovete pulire la macchina: riempite il serbatoio con acqua fresca, premete il tasto “caffè lungo” e lasciatela uscire tutta.
Per riassumere possiamo dire che Domus Bio è un Decalcificante per macchine per caffè Naturale, quindi più sicuro da usare e adatto a tutte le macchine per caffè presenti sul mercato.
Come decalcificante Naturale di può utilizzare anche sul ferro da stiro e sui bollitori di acqua.
Usato regolarmente, ogni 6 mesi circa, garantisce una macchina funzionate per anni, e un caffè buono per il palato e per la natura..
Capita molte volte di sentirsi dire che una tazzina di caffè con il limone può aiutare a far passare l’emicrania.
Ma sarà vero?
Effettivamente una dose non esagerata di caffè può avere un effetto lievemente analgesico sul corpo poiché la caffeina agisce sui vasi sanguigni restringendoli, e quindi alleviando il mal di testa.
Ponendo un pò di attenzione sui foglietti illustrativi di molti farmaci utilizzati per alleviare l'emicrania, noteremmo che una delle componenti degli stessi è proprio la caffeina.
Infatti proprio la caffeina aiuta ad alleviare sintomi di stanchezza, ad aumentare i livelli energia e a stimolare diverse funzioni cerebrali, tra cui l’umore, l’attenzione, la memoria e le funzioni cognitive generali.
Il succo di limone, invece, utilizzato da solo, è già uno dei rimedi domestici più efficaci per il trattamento del dolore associato al mal di testa. Con un bicchiere di acqua calda e mezzo succo di un limone si ha l'effetto di ridurre l'intensità del mal di testa agendo a livello intestinale.
Ma passiamo ora al motivo scientifico per il quale usare proprio il mix di caffè e limone.
Si tratta di una combinazione vincente, che ci crediate o no. Provate, ed il vostro mal di testa si allevierà in soli 30 minuti. Perché?
Perché la caffeina ha un effetto vasocostrittore, ossia restringe gli stessi vasi sanguigni. L’allargamento dei vasi, è la causa del mal di testa. Il limone contiene oli essenziali, che migliorano la digestione e aumentano la concentrazione delle molecole di ossigeno nel sangue, e l' acido citrico, che salifica la caffeina migliorando la sua assunzione a livello intestinale.
L’insieme di questi tre elementi, caffeina, acido citrico e oli essenziali dona un sollievo concreto contro la cefalea in pochissimi minuti.
Come preparare questa bevanda magica?
Basta preparare un caffè ristretto e versarlo all’interno di un bicchiere con succo di mezzo limone spremuto. Se il gusto risulta troppo intenso o anche sgradevole, diluire la bevanda con un po’ d’acqua tiepida.
Inutile dire che l’esagerato utilizzo di caffeina causa dipendenza, e addirittura, è stato dimostrato da alcuni ricercatori, come uno dei principali sintomi dell’astinenza sia proprio il mal di testa, e chi ne soffre beve una tazzina dopo l’altra per farselo passare.
Il consiglio migliore che si possa dare, è quello di usare il buon senso e non eccedere mai, perché si sa che l’esagerazione non è mai un bene.
Se non vi è un abuso di caffè, non si verrà a creare una situazione di dipendenza e di conseguenza si potrà usufruire delle sue funzioni benefiche, cioè di aiuto nell’alleviare il mal di testa in questo specifico caso.
In sostanza, ormai come tutti gli esperti raccomandano, due o tre tazzine al giorno non fanno male e non creano dipendenza, quindi beviamo il caffè nelle dosi che ci portano beneficio.
Sostituire il caffè di marca tanto pubblicizzato è possibile?
Ormai è assodato che tra i caffè preferiti dagli italiani (e non solo) c’è il Caffè Lavazza, Illy, Dolce Gusto Nestlè, Borbone (rinomato soprattutto per il suo rapporto qualità-prezzo) forti dei grossi investimenti pubblicitari e azionari.
Questi colossi del caffè sono partiti tutti da una piccola e giovane azienda, che negli anni, con bravura, si sono creati sempre più spazio sul mercato, e, grazie al successo del proprio marchio, diventando leader nella produzione di caffè in cialde e capsule, con il passaggio, in pochi anni da piccola azienda familiare a grande multinazionale capace di fatturare cifre esorbitanti.
Solo che, come sappiamo bene, le multinazionali non sono poi così tanto “buone” sotto ogni punto di vista, che esso sia ambientale, qualitativo ecc; piuttosto ambiscono al maggior fatturato con il minor investimento.
La diretta conseguenza quindi è un esponenziale incremento quantitativo delle vendite ma un grave calo qualitativo (del caffè in questo specifico caso) per la spinta degli azionisti a sempre più guadagni.
Inoltre, le grandi aziende in generale tendono ad arrecare all’ecosistema dei danni non indifferenti, causati dallo scarico di sostanze inquinanti nel mare, in aria ecc ecc. ed a speculare sui prezzi di borsa per acquistate maggiori quantitativi di caffè con il prezzo più basso, da immagazzinare anche per anni.
Proprio per questa ragione sono nate ed iniziano a diffondersi sempre più delle piccole aziende familiari, artigianali o equosolidali, in tutti gli ambiti alimentari ed ecosostenibili. Normalmente autogestite, che si prendono cura dell’ambiente e del diritto dei piccoli produttori, come nel caso del progetto Madreterra, contribuendo alla crescita di piccoli villaggi di agricoltori in Laos.
La nostra attività si è focalizzata soprattutto sullo sviluppo di capsule e cialde compostabili e biodegradabili, e sulla qualità del caffè utilizzato, che ha portato in alto il marchio Madreterra fino a farlo diventare uno dei migliori caffè equosolidali in Sicilia.
Compatibili con tutti i sistemi di macchinette, dalle Nespresso alle A Modo Mio, dalle Espresso Point alle Ese44mm e tutte le macchinette per cialde.
In sostanza, sostituire il caffè di marca Lavazza, Borbone è possibile? Ebbene si, anzi si hanno molte più scelte valide di quanto non si possa immaginare.
Compostabile e Biodegradabile, cosa cambia?
Cosa significa compostabile?
Che differenza c'è tra un una sostanza compostabile ed una biodegradabile?
E ancora, un oggetto biodegradabile è anche compostabile?
La biodegradabilità è la capacità di sostanze organiche di alcuni composti sintetici di essere decomposti dalla natura, o meglio mediante attività enzimatica di microrganismi; questa proprietà permette il regolare mantenimento dell'equilibrio ecologico del pianeta.
Una sostanza biodegradabile viene decomposta in elementi più semplici che possono essere assorbiti nel terreno, invece una sostanza non biodegradabile o decomponibile a lungo termine rimane nel terreno senza essere assorbita provocando quindi inquinamento e diverse problematiche di carattere ambientale, come ad esempio la plastica.
Un materiale è detto compostabile quando, in seguito alla sua degradazione naturale o industriale (approfondisci il processo di compostabilità), si trasforma in compost, una sostanza simile al terriccio che viene utilizzata per la concimazione in agricoltura o per il rinvaso di fiori e piante.
La sua ricchezza di elementi organici, infatti, migliora la struttura del suolo e la disponibilità di elementi nutritivi.
Materie organiche come ad esempio residui di giardinaggio o scarti di cucina decomposta in condizioni particolari da macro e micro organismi possono trasformarsi in compost, utilissimo per concimare i terreni e per la generazione di biogas.
Allora qual è la differenza tra biodegradabile e compostabile?
Per essere definito biodegradabile, è necessario che il prodotto si decomponga del 90% entro 6 mesi.
Per essere definito compostabile, il prodotto oltre ad essere biodegradabile deve poter disintegrarsi a contatto con materiali organici entro tre mesi e non essere più visibile, quindi la differenza principale tra i due termini sta nei tempi della degradazione e nei residui alla fine del processo di compostaggio.
Per fare un esempio, pur essendo biodegradabile, un albero non è compostabile, ma lo sono i suoi rami.
Attenzione dunque alle diciture riportate sui sacchetti di plastica, quelli da utilizzare per la raccolta della frazione umida del rifiuto domestico, oltre ad essere biodegradabili devono essere compostabili.
A tal proposito, il progetto Madreterra si è impegnato molto nello studio, nella ricerca e nella creazione di prodotti che possano essere sia di ottima fattura, con caffè e materiali pregiati, che rispettosi per l’ambiente e l’ecosistema.
Così nasce la linea di prodotti (cialde, capsule, moka e accessori) compatibili, biodegradabili e compostabili Madreterra.
Cialda in carta compostabile e biodegradabile.
Le capsule Nespresso, Point e A Modo Mio sono invece realizzata al 100% in Pla Ingeo, un biopolimero ottenuto dall' amido di mais coltivato appositamente per applicazioni industriali. Compostabile e biodegradabile in 6 mesi in condizioni di compostaggio industriale, non biodegradabili in natura.
I Bicchierini da caffè dell'equo-kit sono compostabili e biodegradabili in condizioni di compostaggio industriale.
Il calcare è la causa principale delle perdite di acqua nelle macchiene del caffè. Se non si esegue periodicamente la decalcificazione con appositi prodotti, si corre il rischio che tubi e ugelli con il passare del tempo si ostruiscano, provocando perdite di acqua. In alcuni casi possono avvenire anche anche rotture delle camere di compensazione. Le macchinette con il compensatore erogano acqua calda dal punto opposto della pompa ed aumentano l'efficienza e la potenza dell'erogazione della macchina da caffè. Può capitare però, che dopo anni di utilizzo, il compensatore pieno di calcare si spacchi e la macchinetta perde molta acqua da sotto o schizzando lateralmente. In questo caso è bene rivolgersi ad un tecnico specializzato, che possa sostituirlo.
Se ti senti sicuro delle tue capacità a smontare una macchina del caffè, ti indichiamo i vari passaggi per sostituire il compensatore fai-da-te.
Ecco i vari passaggi:
1. Procurati un compensatore nuovo. Se ti interessa puoi acquistarlo qui.
2. Svita la leva idraulica
3. Svita le viti poste sul vano superiore della macchinetta
4. Svita le viti poste sul vano inferiore della macchinetta
5. Separa la cover della macchinetta
6. Svita con l'aiuto di una pinza il connettore del tubo dell'acqua
7. Svita e separa il connettore dal compensatore e tienilo da parte
8. Svita le viti con una chiave esagonale ed estrai il compensatore
9. Con una leva estrai il portacialda dal compensatore, attenzione a non perdere le molle interne e a non danneggiare la guarnizione a labro
10. Pulisci bene il portacialde, lo troverai pieno di calcare o residui. Deve essere ben pulito e lubrificato per reinserirlo all'interno del compensatore nuovo
11. Avvita il connettore precedentemente smontato nel nuovo compensatore
12. Inserisci le tre molle nel nuovo compensatore
13. Chiudi con il portacialde, con una leggera pressione
14. Inserisci il compensatore nell'apposito alloggiamento
15. Avvita il tutte le vito con la chiave esagonale
16. Avvita il tubicino dell'acqua
15. Riposiziona le cover laterali negli appositi alloggiamenti e chiudi il coperchio
16. Avvita tutte le viti. La macchinetta non perde più acqua.
Le capsule Madreterra non contengono soltanto ottimo caffè, fanno bene anche all'ambiente. Realizzate con materiali biodegradabili, possono essere smaltite nell’umido, e ciò che butti come rifiuto, diventerà presto una nuova risorsa. Puoi scegliere tra tre diverse miscele di caffè Madreterra, le nostre capsule compostabili e biodegradabili sono utilizzabili con tutte le marche di macchinette in commercio.
Non è solo un caffè, è un nuovo stile di vita!
Un passaggio per Biotopia, è una fucina di nuove idee in Sicilia e un riferimento nel mondo (digitale ma non solo) per la sostenibilità. Ci hanno intervistato tempo fa ed hanno raccontato benissimo la nostra storia, pubblicata nel loro portale.
Li ringraziamo tantissimo e vi riproponiamo qui l'articolo integrale pubblicato su:
https://www.unpassaggioperbiotopia.org/
“Tutto è nato per gioco, dopo un viaggio in Laos”.
Così inizia il racconto di Aurelio Bracco, il co-founder del progetto Madreterra Caffè dell’associazione Mosaico di Palermo.
L’arabica della miscela del caffè Madreterra, infatti, proviene proprio dal Laos, dove si stagliano campi sterminati a 800 metri sopra il livello del mare.
Il clima di questa zona, ideale per la crescita delle piantagioni di caffè, rende il prodotto di questa terra uno dei più pregiati al mondo, ci spiega Aurelio. Inoltre, la stessa lavorazione dei chicchi di caffè non subisce alcun processo meccanizzato: la stessa essiccazione avviene alla luce del sole, e non attraverso dei forni. Il prodotto finale, dunque, è sicuramente biologico.
Dopo aver vissuto in questo luogo incontaminato per settimane, Aurelio e Cristiana, sua compagna di viaggio, decidono di voler contribuire alla crescita dei piccoli villaggi di agricoltori che li hanno ospitati. Per farlo, scelgono una strada complessa e sicuramente non scontata: anziché fare una semplice donazione, che rimane un aiuto isolato e con poche prospettive future, costruiscono un’intera catena produttiva. Contattano un broker a Hong Kong e riescono a importare in Sicilia il primo carico di caffè arabica, che viene subito mandato in torrefazione. Il primo test va a buon fine e così Aurelio e Cristiana decidono d’imbarcarsi in quest’impresa.
Oggi Madreterra Caffè vende il suo prodotto in tutta Italia tramite uno store online, ma è sulla città di Palermo che Madreterra riesce a centrare in pieno l’obiettivo della sostenibilità: qui le consegne, infatti, possono essere fatte in bicicletta.
In questo modo, il consumo di caffè non ha ricadute sull’ambiente, risparmiando sulle dannose emissioni di CO2 del trasporto su gomma, che invece nel caso della vendita online continua a essere necessario.
Perché la sostenibilità e l’economia circolare, insieme al biologico e all’equo-solidale, sono due dei cardini fondamentali dell’attività di Madreterra sin dall’inizio.
Parte del progetto di Madreterra, infatti, riguarda proprio l’educazione all’eco-sostenibilità: diversi sono i consigli e gli approfondimenti che è possibile leggere sulla loro pagina web e all’interno della newsletter. In ognuno, traspare sempre l’intento di trasmettere un tipo di consumo consapevole attento al riciclo: memorandum sulla giusta differenziazione dei rifiuti o anche, più semplicemente, riflessioni su come consumare un caffè in casa senza produrre scarti di troppo.
“Una delle cose più banali che, tuttavia, non è per niente scontata, è il fatto di consumare il caffè casalingo nella tazzina di ceramica, anziché nel bicchierino di plastica o di carta. Far riflettere le persone su queste pratiche quotidiane, magari anche dando qualche consiglio più tecnico come far riscaldare le tazzine con l’acqua calda, è uno dei nostri impegni per diffondere un modo di pensare e di agire più sostenibile“.
Un’altra abitudine difficile da cambiare è quella dell’accumulazione.
Uno dei primi esperimenti di Madreterra è stato vendere i propri prodotti in sacchi di iuta che poi andavano restituiti e riutilizzati dai clienti all’acquisto successivo. In questo modo, proprio come le bottiglie di vetro in cui veniva venduto il latte decenni fa, sarebbe stato possibile risparmiare le risorse materiali e riciclare i prodotti riutilizzabili.
Tuttavia, questo esperimento non è andato a buon fine: “i clienti dimenticavano di riportare il sacco e così eravamo costretti a dargliene uno nuovo. Alla fine, il concetto stesso di riuso veniva a crollare”.
Ma se non sono i clienti a cambiare, allora lo fa chi li rifornisce.
Si comincia dai bicchierini di carta, dalle palette in legno e dal packaging in cartone riciclato.
Poi è la volta delle capsule compostabili e biodegradabili al 100%, grazie al contenitore in biocellulosa, rivestita in PLA per i sistemi Nespresso, A Modo Mio e Espresso Point. Ma i test non sono finiti: il prossimo step è la capsula a tenuta d’aria, in grado di mantenere la fragranza per due anni senza l’involucro in plastica, altrimenti necessario.
Nel negozio online di Madreterra poi si possono trovare anche altri prodotti della filiera equo-solidale, come lo zucchero di canna proveniente dall’Ecuador o il caffè verde. I prezzi dei prodotti Madreterra sono ormai allineati al mercato, grazie alla diffusione sul territorio che ha permesso a questa iniziativa di competere con gli altri marchi del settore.
Il ricavato di questo progetto va alla stessa associazione: il lavoro della squadra che si dedica a quest’attività è tutto volontario.
Il progetto è nato dalla fiducia in un’idea che della sostenibilità ha fatto il suo primo obiettivo. E le difficoltà non sono mancate.
“Dopo due anni abbiamo pensato persino di abbandonare il progetto perché ci siamo scoraggiati non vedendo un ritorno dalle nostre spese: non è facile aprire un’attività“.
Tuttavia Madreterra ha resistito nonostante lo sconforto, e adesso le prospettive future non escludono che questo progetto possa diventare sempre più consistente e riuscire ad acquisire un’autonomia anche sul mercato più esteso.
L’aspirazione maggiore riguarda l’economia circolare.
“È fondamentale creare una rete di produttori che costituisca una struttura in grado di auto-sostentarsi con lo scambio dei propri prodotti, il tutto con il minimo scarto. Per esempio, se tu produci scatole di cartone e io ho bisogno del packaging per il mio prodotto, e, allo stesso tempo, tu hai 15 dipendenti e io ti posso vendere il mio caffè, possiamo collaborare. In questo modo abbattiamo i costi e rafforziamo i guadagni”.
Questo il prossimo step cui mira questa realtà palermitana che, con costanza e impegno, è riuscita ad apportare il suo contributo a un mondo più sostenibile, equo e solidale.
Il 2% del ricavato dell’associazione, infatti, viene devoluto in aiuto ad altre comunità.
Una delle storie a lieto fine di cui Madreterra si è resa protagonista riguarda il villaggio di Kasi, in Laos: qui una donna con tre figli aveva bisogno di aiuto per trasferirsi dal suo villaggio e allontanarsi dal marito violento. Ma mancavano le risorse. Così, grazie a un crowdfunding, organizzato dall’associazione, in soli sei mesi la famiglia è stata trasferita in un’altra casa costruita ad hoc.
Si tratta di un esempio di economia solidale che consente a tutti noi di compiere quotidianamente una scelta sostenibile e solidale, facile come bere un caffè.
Come ben sappiamo, la Bialetti è rinomata per le sue eccezionali caffettiere per Moka, che da oltre 20 anni accompagnano le tavole di milioni di italiani e non.
Da qualche anno però ha iniziato la produzione di capsule e delle rispettive macchinette espresso, che si sono rivelate un’ottima alternativa alla sempre più bassa richiesta di Moka e al mercato sempre in crescita delle capsule.
Macchine performanti ed un ottima rapporto qualità presso.
Anche Madreterracaffè ha contribuito a questa crescita, dedicando uno spazio sul proprio sito proprio alla vendita delle capsule compatibili con il sistema Bialetti, unendo il nostro pregiato caffè con lo storico marchio.
In molti ci chiedono se le capsule sono davvero compatibili Bialetti e su quali macchinette.
La risposta è si. Così come per le originali, anche le compatibili sono utilizzabili per l’intera gamma Bialetti, compresa la Bialetti Smart, l’ultima creatura della casa con un prezzo vantaggiosissimo alla vendita. Fanno eccezione le macchinette con sensore, dove per utilizzarle con le compatibili si deve ingannare il sensore con un foglio di alluminio.
La capsule originali Bialetti in alluminio e le compatibili del pari, hanno tutte la stessa forma in modo da permettervi di usarle su tutto l’assortimento di macchine da caffè.
La capsula Madreterra compatibile Bialetti funziona perfettamente su questi modelli:
Bialetti Smart
Bialetti Diva
Bialetti Mokissima
Bialetti Mini Express
Bialetti Mokona
Bialetti Tazzissima
Bialetti Mokespresso
Bialetti Tazzona
Il consiglio è sempre lo stesso, assicurarti la compatibilità al 100% delle nostre compatibili bialetti provandole prima di un vero ordine, anche dopo l'uscita delle macchinette con il sensore di alluminio. Potete acquistare il nostro Kit assaggio qui.
Se la compatibiltà esiste finalmente puoi anche risparmiare! Con i nostri pacchetti da 300 capsule Compatibili Bialetti hai la certezza di gustare un caffè di qualità ad un prezzo supervantaggioso, e la spedizione è inclusa!
Ricorda che puoi riciclare le capsule vuote nella plastica, separandole da caffè che va nell'umido.
Per chi non vuole rinunciare ad un caffè diverso, ma sempre di qualità!
Il caffè è l’alimento più esportato al mondo, e il suo mercato (anche se altalenante perché influenzato dalle condizioni atmosferiche o altre cause esterne) è talmente vasto da costituire l’unica fonte di redito per oltre 25 milioni di coltivatori sparsi per l’intero globo.
Quindi, dato per assodato che esistono centinaia di marche, decine di specie di caffè commerciabili e commestibili e moltissimi modi di consumarlo, alla francese, americano, con le macchine da bar e con le macchine a casa. Nel mondo delle macchinetta di casa, a cialde e capsule , quale è la tipologia davvero di qualità?
Abbiamo già analizzato l'argomento sulla differenza tra cialde in carta e capsule in questo articolo:
Cialde o Capsule? ecco i 7 punti per preferire le cialde in carta consigliando vivamente l'utilizzo delle cialde in carta compostabili.
In questo articolo analizziamo le differenze tra le varie capsule in commercio, valutanto il rapporto qualità e prezzo di macchinette, e ne traiamo alcune conclusioni.
Un caffè di qualità si deve distinguere innanzitutto per il gusto e l’aroma che varia in base al tipo di miscela, deve essere intenso, presentando sentori fruttati e non avere sentori di bruciato o addirittura di marcio.
Abbiamo parlato della degustazione di caffè proprio in questo articolo.
Ma come sappiamo oltre al gusto tutti ricerchiamo anche il corpo, la crema del caffè, che ha un ruolo rilevante, poiché piace a tutti. Deve essere buona si, ma con il compito di conservare e trattenere tutti gli aromi e le particelle evanescenti di un buon espresso. Non deve essere né troppo chiara né troppo scura, e tendente ad attaccarsi al bordo. Proprio nella crema, le macchinette espresso in cialde e capsule ci vengono in aiuto. Ma in un mercato pieno di tante marche e tanti sistemi di capsule ..... quali scegliere?
Per quanto riguarda le macchinette di caffè espresso, per garantire la “fuoriuscita” di un caffè eccellente, con gusto, aroma, e crema è necessario prendere degli specifici accorgimenti:
- la grammatura della polvere all’interno della capsula deve aggirarsi intorno ai 7 grammi;
- la pressione esercitata sulla capsula deve essere di 8-9 bar;
- la temperatura dell’acqua entrante nella capsula, per garantire l’estrazione dell’espresso, deve aggirarsi intorno a 90°, mai al di sotto;
- il tempo di estrazione deve permettere al caffè di sprigionare i suoi migliori aromi, per cui deve aggirarsi intorno ai 25 secondi;
- E ultima caratteristica, ma non per importanza, la ricerca e accurata scelta delle miscele migliori, un buon prezzo.
Ma torniamo a noi.
In base a queste caratteristiche, qual è la capsula che più si avvicina a questi standard?
Qualcuno potrebbe azzardare dicendo Nespresso, data l’ influenza mediatica e la “fama” che ha acquisito col tempo questo marchio, buona crema, ottime macchinette tuttavia non è esatto, poiché la grammatura della polvere all’interno delle loro capsule è di 5.5 grammi. Il caffè e schiumoso ma poco consistente.
Qualcun altro potrebbe dire Nescafè Dolce Gusto, data la grandezza delle capsule, molto più voluminosa rispetto a tutte le altre in commercio. Ciononostante la grammatura è sempre di 5.5 grammi, provate a smontare la capsula e ve ne accorgerete!
Allora quali sono davvero le migliori capsule in commercio, almeno dal punto di vista oggettivo, scientifico e standardizzato?
Dai nostri test, e dal nostro punto di vista le migliori capsule sono proprio le Lavazza A Modo Mio, presentando una grammatura di addirittura 7.2 - 7.5 grammi, una perfetta conservazione, un’eccellente pressione atmosferica del caffè all’interno della capsula, e una qualità nell'erogazione. Le altre capsule di 7 grammi sono anche la Espresso Point, la Bialetti e la Lavazza Firma, ma con un costo delle macchinette più elevato.
Quindi, se unito al rapporto qualità del caffè e prezzo delle macchinette A Modo Mio, che partono da € 49,00, si giunge a conclusione che la migliore, ad oggi è la A Modo Mio. Si può gustare un eccellente caffè come al bar direttamente a casa, a volte anche migliore.
Ultimo, ma importantissimo punto a favore delle capsule a Modo Mio è la realizzazione e vendita della capsule realizzate con materiale compostabili e biodegradabili, naturali, che possono essere sostituiti alla plastica, non realizzabili con ottimi risultati negli altri sistemi di 7 gr.
Le capsule compostabil, sono state testate tanto prima di essere messe in commercio, direttamente dal produttore di capsule, e poi, anche successivamente dai venditori su diverse macchinette.
Acquistare il kit assaggio permette di valutare la bontà del prodotto in capsula A Modo Mio e la compatibilità con le macchinette A Modo Mio.
E' vero che il caffè decaffeinato fa male? O è realmente una valida alternativa consigliata dai medici?
Un soggetto adulto sano può tranquillamente consumare fino a 400 mg di caffeina al giorno (4-5 tazzine di espresso) mentre in molti casi è consigliabile farne un uso minore o addirittura evitarlo del tutto.
In alcuni soggetti i medici consigliano di limitare l’assunzione di caffeina perchè ha un azione stimolante sul sistema nervoso centrale. Sono soggetti sensibili o sofferenti di alcune patologie, minori e donne in gravidanza e l'assunzione può causare nervosismo, tachicardia, insonnia...
Per queste persone, il caffè decaffeinato è, e rimane un’ottima alternativa.
Allora perché in giro ci sono notizie che il caffè decaffeinato fa male?
Sono fake news, informazioni distorte, ingannevoli e, il più delle volte, letteralmente inventate con il chiaro intento di creare confusione. E' un copia incolla per creare articoli senza nessun fondamento, ma solo per attirare lettori.
Un caso tipico di fake news è proprio quello riguardante la metodologia del come viene prodotto il caffè decaffeinato, a causa dei metodi chimici impiegati per eliminare la caffeina.
Ma quali sono le tecniche in uso per decaffeinare?
Tre in particolare :
1. Procedura con acetato di etile:
La diluizione della caffeina dal caffè verde crudo avviene con acetato di etile, che separa la frazione lipidica ricca di caffeina. Questo sistema prevede un bagno in acqua calda per favorire l’aumento di volume dei chicchi, seguito da una sorta di lavaggio con acetato di elite per privare i chicchi dalla caffeina senza alterare significativamente gli aromi, successivamente tramite il vapore, si eliminano totalmente i solventi utilizzati. L’impiego di questo metodo con acetato di etile, è ormai obsoleto, in fase di declino, e le torrefazioni prediligono procedimenti più sicuri. Praticamente non viene usato più da nessuna torrefazione.
2. Proceduta ad acqua
I grani di caffè verde sono immersi in acqua riscaldata, che è poi filtrata con carboni attivi, per bloccare la caffeina lasciando permeare le altre sostanze. Fra i tre metodi, questo è probabilmente il più semplice, ma anche il più invasivo. L’acqua calda, infatti, abbatte significativamente la ricchezza organolettica del caffè, togliendo anche alcune sostanze aromatiche e danneggiando i chicchi.
3. Procedura ad anidride carbonica
Attualmente è anche il sistema nettamente più diffuso. Il processo inizia con immersione dei semi verdi in acqua calda fino ad ottenere il 30-40% di umidità. Successivamente, i grani sono inseriti in un cilindro di estrazione a colonne con l'anidride carbonica a 40-80 °C e 120-180 atmosfere che estrae la caffeina, successivamente separata in un altro impianto per raffreddamento e de-pressurizzazione. Questo processo lavorativo richiede, ovviamente, dei costi di lavorazione aggiuntivi, ma con questo metodo non si impiegano solventi e gli aromi originari del caffè non subiscono danni rilevanti.
E' da sottolineare, comunque, che in tutti i procedimenti di estrazione della caffeina vengono fatti sui chicchi “freschi”, prima che vengano tostati, quindi gli eventuali residui di solvente, se presenti, evaporano completamente durante la tostatura. Ma ribadiamo, il procedimento che utilizza i solventi è stato quasi del tutto abbandonato, a favore degli altri.
Riassumendo, il caffè decaffeinato non solo non è dannoso, ma è anche una più che valida alternativa consigliata dai medici. È, invece, la quantità di caffè decaffeinato che si va assumere che dovrebbe maggiormente interessare, e come è suggerito anche dai medici, questa non dovrebbe superare le tre tazze al giorno.
Il caffè decaffeinato per legge deve contenere meno dello 0,1% di caffeina, vale a dire circa 3 mg a tazzina, contro i 75 mg contenuti in un espresso standard e 150 mg di un caffè lungo.
Il decaffeinato si fa apprezzare, sia per il gusto che per il profumo, da chi non può o vuole eccedere con l’assunzione di caffeina, ma ama decisamente l’aroma del caffè e sicuramente la sera, è la perfetta bevanda per chiudere con piacere la cena.
Ti sei mai chiesto quanti caffè e quante miscele esistono in commercio?
Ebbene si... tantissime.
Diversi tipi di varietà di caffè Arabica e Robusta, diversa provenienza, diverse miscele e diverse tostatura fanno si che l'aroma ed il gusto della tazzina può avere un gusto totalmente diverso.
Magari il caffè che hai sempre bevuto ti soddisfa, oppure potresti trovarne addirittura di più buoni.
Abbiamo parlato in questo articolo della differenza tra Arabica e Robusta, e in questo articolo abbiamo provato spiegare le differenze delle nostre miscele in cialde e capsule.
Ed allora, come trovare il caffè che piace davvero?
Ognuno di noi ha il suo pensiero, i suoi gusti, che generalmente non sono mai del tutto identici a quelli degli altri.. poi anche in virtù del fatto che molte persone bevono il caffè zuccherato o addirittura macchiato!!!!
Per gli addetti ai lavori il caffè si bene senza zucchero e senza latte aggiunto!
Ma come ben capite non esiste un’opinione giusta o sbagliata. Esiste la nostra, precisa e personale, il nostro gusto unico e soggettivo. Ad ognuno il suo palato.
Se concordi con questa osservazione sei nel posto giusto. Come fare a scegliere la i vari caffè? Semplice: assaggiando e mettendo a confronto tante, tutte le miscele disponibili.
Ogni torrefattore propone il kit assaggio, anche in formato cialde e capsule.
Anche noi abbiamo creato i nostri kit assaggio, chiamati anche kit degustazione. Sono pratiche confezioni da 50 pezzi misti, ad un prezzo davvero contenuto.
La spedizione è completamente gratuita.
Puoi scegliere il kit assaggio in capsule compostabili e biodegradabili a seconda del sistema di macchine caffè, Nespresso, A modo Mio, Espresso Point o cialde in carta.
Potrai assaggiare anche le miscele delle tipologie di capsule compatibili, con i sistemi Caffitaly, Dolce Gusto, Uno System.
I kit servono, oltre che per assaggiare i vari caffè, anche per testare il funzionamento. Soprattutto quando parliamo di capsule compostabili e biodegradabili. Prima di acquistare una grande quantità di capsule che sulla tua macchina non hai mai provato, ti consigliamo sempre di fare prima il test di compatibilità. Per verificare se il contenitore del caffè da te scelto è perfetto per forma e dimensioni con la macchinetta, se eroga in maniera corretta, se le capsule non vendono deformate o bucate correttamente. Le capsule compostabili sono realizzare con materiali naturali, posso essere più morbidi della plastica.
Le nostre capsule compostabili sono state testate tanto prima di essere messe in commercio, direttamente dal produttore di capsule, ed hanno ottenuto la certificazione 4 stelle.
Da noi, vengono testate a campione, con 2 o 3 differenti macchine su ogni lotto di produzione, prima di essere messe in vendita. Ma i modelli di macchinette da caffè in commercio sono tantissimi e su qualche macchina non le abbiamo mai provate!
Acquistare il kit assaggio permette di fare acquisti in tutta sicurezza ed essere certi della totale compatibilià con la macchina di casa.
Detto questo non ti resta che dare un’occhiata ai nuovi kit assaggio.
kit assaggio cialde in carta ese44 mm
kit assaggio compatibili Nespresso in capsula compostabile e biodegradabile
kit assaggio capsule A Modo Mio in capsula compostabile e biodegradabile
kit assaggio capsule Espresso Point in capsula compostabile e biodegradabile
kit assaggio capsule Compatibili in capsula di plastica (scegli il sistema di riferimento: Dolce gusto, Uno System, Caffitay, Nespresso, Modo mio ecc.)
Ritagliati il tuo tempo e gusta i caffè presenti nei kit assaggio. Non saltare da una miscela ad un altra, ma bevi per più giorni sempre la stessa tipologia e dai un voto da 1 a Scegli poi quello a cui hai dato un voto maggiore ed inizia finalmente a riempire le tue giornate con il tuo caffè preferito!
E non è finita qui!
Se i caffè ti soddisfano abbiamo riservato un altro regalo per te! Qualche giorno dopo aver ricevuto il tuo Kit Assaggio, riceverai un codice sconto del 10% per i successivi ordini. Per sempre!
Contattaci se hai dubbi o perplessità, o anche se hai richieste particolari. Cercheremo sempre di rispondere alle tue domande e di accontentarti con le nostre tante proposte.
In questa guida vogliamo sintetizzare e semplificare la spiegazione della risoluzione dei problemi noti di alcune macchine Nespresso.
Risolvere alcuni dubbi, capire quali sono gli errori comuni , i malfunzionamenti, e le riparazioni di base senza alcun intervento tecnico.
Ricordiamo in primis, che è sempre fondamentale consultare i manuali di istruzioni delle macchine Nespresso nei loro diversi modelli, prima di qualsiasi ricerca sul web.
I manuali riportano sempre una guida su come risolvere i problemi.
Analizziamo i diversi casi, dal semplice reset, alla decalcificazione , dai problemi di mal funzionamento per un eccessivo utilizzo alla difficltà della rottura della capsula.
il rumore non è un problema o una rottura in sé. Alcune macchine sono costruite e progettate specificamente per essere più economica. E questa decisione, com’è naturale, si riflette direttamente nei materiali. Il forte rumore è una conseguenza.
- Accendi la macchina.
- Premi contemporaneamente i pulsanti lungo ed espresso e mantienili premuti per 4 secondi.
- La macchina sarà ripristinata alle impostazioni di fabbricazione.
Se i pulsanti caffè lungo e corto lampeggiano contemporaneamente, è possibile che la macchina abbia attivato l' allarme di decalcificazione. La soluzione: devi decalcificarlo.
- tenetele premute entrambe per 3-5 secondi. Le spie luminose inizieranno a lampeggiare velocemente per indicare che la decalcificazione è attivata.
- espellere la capsula e abbassare la maniglia di chiusura.
- svuotare il cestello porta capsule e il vassoio raccogli gocce.
- riempire il serbatoio dell'acqua con il decalcificante + 0,5 litri d'acqua.
- premere il pulsante “Caffè Lungo” e comincerà ad uscire l’acqua, una volta terminata l’erogazione riempire il serbatoio con la soluzione appena utilizzata.
- premere il pulsante “Caffè Lungo” e ricomincerà ad uscire l’acqua
- una volta terminato, riempi il serbatoio con acqua fresca del rubinetto
- premere il pulsante “Caffè Lungo” e ricomincerà ad uscire l’acqua
Una volta terminato, premere entrambe i pulsanti per 3 secondi per uscire dalla modalità di decalcificazione, i pulsanti lampeggeranno per un po’ di secondi come nella fase di riscaldamento e poi sarà pronta per fare il caffè o essere spenta.
Se la capsula è rimasta incastrata e non ne potete inserire un'altra ecco come procedere.
- staccare la spina della corrente
- provare a forzare la leva con piccoli colpi dal basso verso l'alto sotto l'estremità
- far leva fino dall'alto in basso fin quando si sblocca facendo cadere la capsula accartocciata. (a volte basta il dito)
Le cialde sono contenitori di caffè in carta. Sono fatti di cellulosa esattamente come se si trattasse di una classica bustina di tè.
Abbiamo già analizzato l'uso, i benefici in termini di qualità/salute (8 gr di caffè, carta e non plastica, confezionamento in atmosfera protettiva) prezzo (sono più economiche delle capsule) e sostenibilità ambientale (smaltite all’umido)
Vediamo in questo articolo illustrato come si utilizza una macchina da caffè a cialde di carta.
L’utilizzo delle macchine da caffè in cialde di carta è semplicissimo, è quasi sempre sempre lo stesso per tutte le tipologie di macchine.
Ecco come procedere:
1. Inserire l’acqua nell’apposito serbatoio , ricordate che l'acqua è un ingrediente fondamentale per un buon caffè. Leggete qui l'articolo sull'utilizzo di una buona acqua nella macchina da caffè.
È consigliabile utilizzare acqua minerale, con meno calcare.
2. Accendere la macchinetta ed attendere, dai 90 ai 180 secondi, affinchè sia arrivata a temperatura. Questo è generalmente segnalato da una spia luminosa sul fronte dell’apparecchio.
3. Inserire la cialda di carta centrandola bene nell’apposito spazio dedicato, ed abbassare la leva fino a fine corsa ( si sentirà al tatto un tac, che chiude perfettamente la cialda)
4. Riporre la tazza sotto il tubo di uscita del caffè ed erogare con il tasto di start. Quando il caffè comincerà a fuoriuscire, sarete voi a decidere quanto caffè creare.
5. Una volte erogato il caffè ricordarsi di togliere la cialda caffè esausta presa dalla linguetta di carta (fate attenzione perché è molto calda inizialmente), e gettarla direttamente nell’umido visto che è biodegradabile.
ATTENZIONE:
prima di inserire la cialda, assicuratevi che non ne sia rimasta una incidentalmente dimenticata in precedenza in macchina (può capitare spesso!), in questo caso non utilizzare oggetti appuntini come coltelli, forchette o altro per staccare la cialda rimasta appiccicata e secca.
Bisogna abbassare la leva ed erogare acqua per 20-30 secondi, in modo da impregnare la cialda di acqua calda che faciliterà lo staccamento.
Ti ricordiamo di leggere qui il metodo semplice per mantenere in vita la macchina da caffè senza manutenzione
1. Inserire l’acqua minerale nell’apposito serbatoio , ricordate che l'acqua è un ingrediente fondamentale per un buon caffè.
2. Accendere la macchinetta ed attendere, dai 90 ai 180 secondi, affinchè sia arrivata a temperatura. Questo è generalmente segnalato da una spia luminosa che si spegne sul fronte dell’apparecchio.
3. Inserire la cialda di carta centrandola bene nell’apposito spazio dedicato
4. Abbassare la leva fino a fine corsa ( si sentirà al tatto un tac, che chiude perfettamente la cialda) si abbasserà in maniera fluida, se non si abbassa controllare la cialda, non sarà stata centrata bene...
Buone notizie per i consumatori del caffè che magari in questo periodo primaverile si stanno anche impegnando a perdere qualche chilo di troppo. Secondo un nuovo studio, bere più di due tazzine di caffè al giorno aiuta a ridurre il grasso corporeo. Un vantaggio che possono sfruttare soprattutto le donne.
Uno studio pubblicato sulla rivista The Journal of Nutrition conferma che il caffè nelle dosi di 2/3 tazzine al giorno aiuta a perdere peso e a bruciare i grassi in eccesso.
I ricercatori dell’ Anglia Ruskin University in Inghilterra hanno realizzato il loro studio analizzando i dati del National Health and Nutrition Examination Survey, relativamente al consumo di caffè di un campione di persone (uomini e donne) di età compresa tra 20 e 69 anni, monitorati negli anni 2003-2004 e 2005-2006.
Analizzando il rapporto tra tazze di caffè bevute al giorno e percentuale di grasso corporeo totale e addominale, il team ha scoperto che chi beveva il caffè aveva una maggiore riduzione di grasso corporeo addominale, e questa era soprattutto una prerogativa tutta al femminile. Rispetto a coloro che consumavano solo occasionalmente questa bevanda, le donne di età compresa tra i 20 e i 43 anni che ne bevevano da due a tre tazze al giorno avevano il 3,4% di grasso in meno. Il caffè ancora una volta si rivela esser qualcosa di più che buona, ma anche salutare.
E c’è anche una sorpresa: lo stesso effetto aveva il caffè decaffeinato che, a detta di questo studio, apporterebbe gli stessi benefici sul grasso. I risultati erano coerenti sia nel caso di donne fumatrici che non fumatrici, così come per coloro che soffrivano di malattie croniche rispetto a quelle in buona salute.
Negli uomini, la relazione era meno significativa, sebbene quelli di età compresa tra 20 e 44 anni che bevevano due o tre tazze al giorno avessero l’1,3% in meno di grasso totale e l’1,8% in meno di grasso accumulato sul tronco, rispetto a quelli che non consumavano caffè.
Il ricercatore a capo dello studio, Lee Smith, ritiene che questo risultato sia dovuto alla presenza di composti bioattivi, acido clorogenico, (oltre alla caffeina) all’interno della bevanda, in grado di regolare il nostro peso.
L' acido clorogenico legandosi alla caffeina forma il clorogenato di caffeina. Le sue proprietà antiossidanti sono date dai polifenoli contenuti nei chicchi che dovrebbero fungere da “brucia grassi”. I polifenoli al suo interno si legano ai grassi in modo da non farli depositare. In questo modo, attraverso l’attività fisica, possono essere subito smaltiti. Attenzione però, senza attività motoria, questi grassi tornano a depositarsi proprio come farebbero in assenza di queste sostanze.
Non esiste al mondo una bevanda che abbia effetti miracolosi sulla perdita del peso. Il caffè verde aiuta e deve essere considerato come un integratore naturale da associare sempre ad una sana alimentazione e ad un’attività fisica. Di certo le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie possono prevenire la formazione di grasso corporeo ed esserci di supporto per la dieta dimagrante.
Naturalmente è importante ricordare di non esagerare con il caffè e di valutare sempre il rapporto tra rischi e benefici, anche nel consumo di questa bevanda. Troppa caffeina, infatti, potrebbe aumentare l’ipertensione e di conseguenza esporre maggiormente a malattie cardiovascolari ma anche scatenare, in persone particolarmente sensibili a questa sostanza, tachicardia, ansia o attacchi di emicrania.
Madreterra caffè ha spento le 5 candeline e il nuovo anno inizia, seppur nella crisi nazionale economica-sociale, con il nuovo showroom e un punto di ritiro sulle Madonie, ad Alimena (PA).
5 anni di attività, 4 anni di e-commerce e 35 punti di rivendita in Italia. Madreterra caffè, con sede a Palermo, è stato sempre un progetto in crescita e tutto gestito da uno staff Madonita.
Aurelio Bracco e Cristiana Girolimetto sono di Alimena, Letizia Raimondo di Gangi e Andrea Mogavero di Isnello. Uniti in un'unica passione per il caffè e per il sociale.
I 4 amici, dopo un viaggio di Aurelio e Cristina , decidono di mettere in piedi un progetto per aiutare dei piccoli produttori di caffè che vivono in alcuni remoti villaggi nel Laos. Pur nelle loto principali attività, si sono organizzati volontariamente per creare e gestire Madreterra caffè. Aurelio è un fotografo, Cristiana è un’interprete e traduttrice, Letizia si occupa del supporto clienti e Andrea di amministrazione e delle consegne.
Madreterracaffè importa il caffè verde e collabora con torrefazioni artigianali per la lavorazione e produrre miscele di caffè pregiati in cialde in carta e capsule compatibili con tutti i principali sistemi e standard (Nespresso, Dolce Gusto, Uno, Caffitaly, Lavazza, per citarne alcuni tra i più importanti).
Negli anni, i quattro giovani madoniti, hanno voluta fare di più, e oltre al progetto equo hanno puntato sul settore green, in particolare su prodotti ad impatto zero sull'ambiente, nelle capsule compostabili e biodegradabili, accessori in mater-bi come i bicchierini, le palettine in legno, le consegne in bicicletta ecc.
Investire nella produzione delle capsule compostabili e biodegradabili è stata una scelta rischiosa, ma alla fine quella giusta ed ha portato ad un incremento delle vendite, negli ultimi 2 anni del 400%.
Ha inoltre incrementato una propria gamma di caffè macinato e in grani vending per piccole attività, piccoli ristorantini e bar. A completare l’offerta sono stati aggiunti tè e tisane del commercio equosolidale e prodotti bio.
«Ad un tratto ci siamo resi conto che avevamo bisogno di far crescere l’attività" dice Aurelio, " l’obiettivo era provare a trasformarla da semplice passione ad attività di impresa. Abbiamo conosciuto il Gruppo Banca Etica ad una Fiera sulla Sostenibilità e subito si è instaurato un rapporto di collaborazione e stima reciproca." Con un finanziamento Etico è iniziata la trasformazione produttiva e proprio nel periodo 2020-2021 la sua concretizzazione. Il primo importante cambiamento coinvolge l'utilizzo delle "capsule compostabili" oltre che per il sistema Nespresso vengono prodotte anche per le compatibili Lavazza A modo Mio e Espresso Point, è stato necessario creare un nuovo magazzino, individuato proprio sulle loro Madonie, ad Alimena, che verrà utilizzato anche come punto di ritiro per la zona.
Madreterracaffe crede che l’evoluzione della vendita on-line, del green e del solidale sarà un’evoluzione di tutti, di consumo per gli utenti, capaci di digitalizzarsi, per piacere o necessità, e comprendere come salvaguardare il nostro pianeta e dare rispetto ai lavoratori è urgente e necessario. Parallelamente all’innovazione tecnologica delle capsule Madreterra ha sostenuto un’innovazione ancora più travolgente, quella della digitalizzazione di tutto il processo commerciale, e per questa si è aperta a diversificati scenari. In primis l'investimento nell'e-commerce, poi alle rivendite dei portali green, on-line su tutta Italia, ed infine alle botteghe fisiche con punti in Italia e anche all'estero. Le consegne sono direttamente a domicilio e pressochè green con bicicletta elettrica. Il 2020-21 con la pandemia è stata una dimostrazione al quanto sia evidente che le scelte sono state quelle giuste.
La raccolta differenziata è molto importante per il futuro del nostro pianeta ed è un grande gesto di civiltà: a volte però può essere insidiosa, soprattutto quando abbiamo a che fare con i prodotti genenati con materiali poliaccoppiati.
E' capitato a tutti almeno una volta, quando ci si trova di fronte alla presenza di diversi materiali che non si possono separati, si decide per l’indifferenziata.
A tal proposito è utile fare qualche ricerca in più, informarsi, anche chiedendo al propio comune, o leggendo le istruzioni riportate sulla confezione, se presenti.
Ad esempio, la classica bustina, in genere semi-rigida, dove è contenuta la cialda o la capsula di caffè. Non si butta nell'indifferenziato.
Plastica o alluminio? A primo impatto, anche soprattutto per il colore interno, sembra di alluminio, ma in realtà non lo è.
E' un materiale realizzato con poliaccoppiato, un imballaggio costituito da due o più elementi, plastica e alluminio, che non si possono separare. Per fortuna da un pò di tempo si possono differenziare basandosi sulla prevalenza del materiale.
La bustina è a prevalenza plastica, pertanto vanno negli IMBALLAGGI IN PLASTICA.
Facciamo un breve riepilogo sui nostri prodotti:
Cialde in carta: Cialda nell'umido, involucro nella plastica, scatola nella carta
Capsule compostabili Nespresso: Capsule nell'umido, non è presente l' involucro, scatola nella carta
Capsule compostabili A modo Mio: Capsule nell'umido, involucro nella plastica, scatola nella carta
Capsule compostabili Espresso Point: Capsule nell'umido, involucro nella plastica, scatola nella carta
Capsule in plastica compatibili con tutti i sistemi : Capsule nella plastica , svuotate dal caffè, caffè nell'umido, involucro nella plastica, scatola nella carta
Essere ecosostenibili deve essere facile come bere un caffè.
Il nostro Sogno lo stiamo già vivendo e faremo di tutto per non svegliarci mai più, abbiamo un'altra capsula compostabile e biodegradabile. Madreterra compatibile Espresso Point.
Più di 5 anni lottiamo per un Sogno ben preciso nel cassetto: avere più prodotti possibili ad impatto ambientale minimo e realizzare più capsule biodegradabili possibili. Oggi un grande traguardo, vedere realizzata una delle capsule storiche e più diffuse . La capsula Espresso Point della Lavazza fu la prima. quella che con il tempo ha cambiato le abitudini degli italiani . Da sempre realizzata il plastica, utilizzata in tantissime macchinette da forme diverse , con eccellenti risultati per corpo e cremosità. La capsula Espresso Point contiene 7gr di caffè.
Fino a poco tempo fa, dopo l'utilizzo l'unica soluzione disponibile per smaltirla consisteva nel buttarla nei rifiuti, o per i più volenterosi riciclarla separandola dal caffè.
Ora possiamo fare molto di più, e renderci protagonisti attivi per la difesa dell’ambiente, acquistando le capsule compostabili e biodegradabili Espresso Point, che possono essere gettate direttamente nel contenitore dell’umido.
Nello stabilimento nascono i mix di arabica e robusta che abbiamo minuziosamente studiato, per creare un prodotto unico nel loro gusto e cremosità, per questa capsula Madreterra Oro Crema Bar (70% robusta 30% Arabica).
Le nostre capsule compostabili e biodegradabili compatibili Lavazza Espresso Point si presentano con la stessa forma degli originali, così da consentire una manovrabilità ed una erogazione perfetta nelle macchine del caffè. Sono perfettamente compatibili con tutte le macchina del caffè Lavazza Point e sono realizzate al 100% in Pla Ingeo, un biopolimero ottenuto interamente da risorse vegetali rinnovabili. La materia prima alla base del biopolimero è amido di mais coltivato appositamente per applicazioni industriali.
Abbiamo testato per mesi e mesi le capsule e siamo felici di aver raggiunto risultati eccellenti: Massima compatibilità - Eccellente qualità del caffè erogato - Nessuna cessione di odori - Senza plastica fossile - Senza alluminio - Senza Tetraidrofurano (THF) e senza Alcool Polivinilico (PVA) - Sostenibilità dei materiali di produzione - Certificazioni del produttore - Smaltibile nell’umido.
Per una maggiore tenuta sono confezionate singolarmente in un flow pack in atmosfera protetta, garantendo il perfetto mantenimento del prodotto al suo interno fino alla data di scadenza. Purtroppo questa capsula non è possibile realizzarla a barriera, come le capsule compostabili a barriera della Nespresso.
La capsula deve essere gettata, senza separarla dal caffè, nella raccolta differenziate dell'organico, che viene inviata in impianti di compostaggio controllati e secondo le indicazioni del Comune di residenza. Attenzione, non può essere smaltita negli impianti domestici. Leggete qui la spiegazione su questo articolo.
La richiesta dei prodotti Ecosostenibili negli ultimi 5 anni è aumentata a livello esponenziale, e molti clienti del caffè chiedono sempre più prodotti plastic-free. Il nostro progetto è cresciuto tanto, grazie anche a chi sta credendo in noi, dai partner torrefattori, Legambiente, Banca etica SGR, Addio Pizzo ecc.
Anche con la Espresso Point bastano pochi gesti per essere sicuri di differenziare correttamente le capsule dopo averle utilizzate, dato che tutti i componenti sono realizzati per poter essere smaltiti. Ecco qui la procedura corretta:
L'involucro che contiene le capsule nel contenitore della plastica
La capsula va gettata direttamente nel contenitore dei rifiuti organici, nell'umido, senza svuotare il caffè contenuto al suo interno
La confezione di cartone può essere smaltita tra i rifiuti di carta.
Facile, no?
Il loro utilizzo è davvero semplice ed intuitivo: basta infatti aprire il coperchio e riempire completamente il contenitore con il caffè desiderato. Chiudere la capsula e procedere come di consueto, ad inserirla nella macchinetta del caffè. per poi sciacquarla e riutilizzarla successivamente.
Vediamo il processo passo dopo passo:
1. Inserire la capsula nell'apposito supporto fornito dal produttore
2. Riempi la capsula con il caffè che ti piace, precedentemente macinato, o acquistato già macinato (dovreste fare dei tentativi per avere la vostra miscela/macinatura preferita)
3. Pressare il caffè, ed aggiungerne altro se necessario. La pressione esercitata con il pressino in fase di caricamento ha un ruolo molto importante per la riuscita di un buon caffè. E' necessario giocarci un pò e fare diversi tentativi fino a trovare l’equilibrio giusto. Un giusta pressione farà il tuo caffè sarà più o meno forte. Se la grana è fine è meglio pressare meno, se è grossolana meglio pressare forte.
4. Chiudere la capsula con il coperchio filtrino variabile o con quello in silicone a seconda del modello che avete
5. Inserire la capsula nella macchinetta ed erogare il caffè.
6. Ricordarsi di toglierla e sciacquarla subito, per evitare che il caffè si indurisca dentro.
I vantaggi, rispetto alle capsule usa e getta sono sicuramente molti, fra cui:
Anche gli svantaggi, rispetto alle capsule usa e getta sono molti, fra cui:
Ma con questo elenco non vogliano scoraggiarvi!!! Anzi! Personalmente noi siamo a favore delle capsule ricaricabili, le abbiamo testate e dobbiamo dire che dopo averci preso la mano, danno degli ottimi risultati. Bisogna esercitarsi molto per dare la pressione giusta con il pressino, in fase di caricamento, come insegnano i migliori baristi, poi avere una buona dose di pazienza nel prepararle e nel tenerle sempre pulite. Per chi adora prendere il caffè in compagnia consigliamo di acquistarne più di una, poichè non è possibile utilizzarla velocemente per più caffè.
Ma allora, se sono facili da utilizzare, ecosostenibili, perchè non sono così diffuse?
Semplice, perchè le abitudini sono cambiate ed il rito del caffè non è più lo stesso ormai da qualche anno. Il ritmo serrato della giornate, ci chiede sempre più velocità. Per preparare un caffè abbiamo poco tempo e vogliamo che in pochi secondi sia pronto e senza fare fatica. Quindi la capsula ricaricabile, a nostro parere, avrà la stessa sorte della caffettiera moka. La mancanza di tempo ed il bisogno di praticità, che hanno reso le caffettiere quasi obsolete, non fanno decollare il rito di ricaricare la capsula. Le innumerevoli recensioni dei prodotti che trovate su Amazon, Altromercato, e per capsule di diverse marche, dividono il pubblico da "consigliatissimo" a "pessimo, inutilizzabile".
Invitiamo quindi tutti i lettori e consumatori di caffè in capsule a non demordere, un minimo sforzo e un pò di impegno può create un' abitudine virtuosa a favore del pianeta e della nostra salute. Bisogna provare per capire se si è in grado di gestire la routine di ricaricare la capsula.
L'alternativa alle capsule ricaricabili è sempre la stessa. Utilizzare le capsule compostabili e biodegradabili. Queste capsule anche se usa e getta vanno direttamente nell'umico e una volta trattata nei siti di compostaggio, si degrada fino a diventare compost in 6 mesi. Riciclare quelle in plastica o alluminio, abbiamo già parlato qui di come poter riciclare le capsule.
Emergenza sanitaria che viviamo in questo periodo sta mettendo in ginocchio tantissime imprese e famiglie, lo sentiamo ogni giorno nel martellamento mediatico sulla vicenda Covid-19.
Facciamo delle brevi considerazioni anche noi, un settore, quello del caffè, sfiorato dalla crisi, ma con un trend di cali sempre più evidenti.
Nelle grandi città lo smart working rende il calo delle vendite di caffè ancora maggiore. Ottobre porta il segno negativo più in basso a seguito dei decreti, dovendosi confrontare tra ordinanze regionali e nazionali.
Il settore del vending (macchine da caffè in comodato, distributori automtici di caffè e snack) è stato penalizzato dalle chiusure forzate di scuole e università e dal passaggio allo smart working da parte di tante aziende,
I nostri dati si allineano quali a quelli Nazional. Madreterracaffe ha subito un forte calo rispetto allo stesso periodo del 2019 di circa il 32% in meno di caffè (il dato Nazionale è del - 27,52% di caffè e del 46,52% per gli snack e bibite.
A causa del Covid-19, l’industria della distribuzione automatica perde circa 16 milioni di euro a settimana. E questo mette a rischio oltre 30 mila posti di lavoro, senza considerare quelli dell’indotto. Un settore che in Italia è costituito da circa 3.000 aziende di gestione, con un giro di affari di quasi 4 miliardi di euro generato da oltre 8 mila “macchinette” automatiche disseminate in tutto il Paese.
Purtroppo la distribuzione è uno dei tanti settori vittima del susseguirsi dei decreti non rientrante in quelli a sostegno alle imprese. Un settore dimenticato dal Governo.
Passiamo però a qualche nota positiva. Se il consumo del caffè fuori casa arranca, cresce quello in famiglia. Non conosciamo i dati Nazionali per la nostra azienda c'è un 12% di crescita in più che ci fa ben sperare.
Il mercato delle macchine dell’espresso si sta adeguando alla nuova modalità del lavoro da remoto portando tante famiglie a scegliere l’esperienza della tazzina da bar anche a casa. Il boom del caffè che ha visto, durante i primi mesi del lockdown, aumenti di vendite per le macchine espresso in cialde e per le Macchine Nespresso è continuato nei mesi successivi.
Ne abbiamo parlato in diversi articoli, e abbiamo dato i nostri consigli a chi sta pensando di acquistare una macchina da caffè. Capsule o per cialde? Il nostro consiglio è sempre quello della cialde in carta, meglio se prodotte da piccole aziende che da multinazionali.
Ne parliamo qui, su questa pagina.
Per gli amanti delle macchinette Nespresso, piccole e con un design accattivante, ricordiamo sempre che le capsule in alluminio o plastica sono impegnative da riciclare si portano dietro un pesante bagaglio di impatto ambientale.
Abbiamo già parlato qui di come poter riciclare le capsule, ma ormai da un po’ di anni lottiamo per il giusto compromesso, ed offrire un prodotto totalmente “ecosostenibile“
La capsula Madreterra compostabile è frutto di 3 anni di ricerca di Madreterra caffè, e tantissime prove con i suoi partner torrefattori, ma finalmente è realizzata e si differenzia con i rifiuti organici. Una volta trattata nei siti di compostaggio, si degrada fino a diventare compost in 6 mesi.
In una crisi sempre più buia, ci sforziamo di vedere, cercandola bene qualche piccola luce, confidando in un consumo consapevole delle famiglie Italiane.
Il tema delle date di scadenza degli alimenti è sempre piuttosto articolato e delicato e spesso accompagnato da tanti miti e le false credenze: che si tratti di alimenti freschi o a lunga conservazione, c’è sempre tanta confusione. Vediamo insieme cosa succede se il caffè è scaduto: si può ancora utilizzare o fa male?
C'è differenza tra il caffè moka e quelle in ciade e capsule?
Premessa: rispettare la data di scadenza riportata sulle confezioni degli alimenti che consumiamo è una buona abitudine.
Tuttavia, molti alimenti confezionati hanno una una data un po’ più elastiche: esistono infatti alimenti con l' indicazione di data di scadenza, che riporta “da consumarsi preferibilmente entro”. Questa dicitura è valida per i prodotti che sarebbe meglio consumare entro una certa data per goderne appieno delle proprietà organolettiche, ma che comunque possono essere consumati in sicurezza anche successivamente. Cioè, se consumati possono essere ancora buoni, o se non buoni come sapore, comunque non fanno male. Questa regola vale anche per il caffè. Prima di spiegare se il caffè scaduto si può bere facciamo un passo indietro.... quale è lo stato di conservazione del caffè.
E' stato conservato nel migliore dei modi?
Il freddo, il caldo e gli sbalzi termici, contribuiscono a far svanire l’aroma. Inutile nasconderlo, meglio evitare il caffè in frigorifero o su una mensola a casa. Si conserva dentro una dispensa o un mobile , in ogni caso, un luogo fresco e asciutto, protetto dall’esposizione diretta ai raggi solari, dentro un contenitore non trasparente perché la luce favorisce l’invecchiamento della miscela. Il barattolo deve chiudersi alla perfezione, in modo da limitare al massimo il contatto con l’ossigeno, che determina una progressiva perdita di aroma. Bene un barattolo di latta ermetico. In generale, se conservato bene il caffè moka aperto mantiene le proprietà organolettiche per almeno 6 mesi.
Il caffè in cialde e capsule ha invece una lunga scadenza: generalmente si tratta di tempi molto lunghi, ma che non devono essere allo stesso modo sottovalutati. Controllate sempre sulla confezione originale per non dimenticarvene. Le cialde e le capsule, sono confezionate in atmosfera protettiva, la conservazione molto più lunga avviene grazie ai microgrammi di azoto all'interno dell'involucro. Anche per queste, evitare il troppo freddo, d il troppo caldo.
Se scaduto, allora, prima di consumarlo, è consigliabile controllare che sia in buon stato, che non ci siano grumi o muffe creati dall’umidità. Poi l’unica via è quella di preparararlo e assaggiarlo. Potrà essere buonissimo, o magari non avrà un buon aroma, tranquilli non fa male.
Il caffè, se non volete berlo poichè ha un aroma pieno , può essere utilizzato anche per altre cose. Ad esempio realizzare dolci e torte? Ecco qui una buona ricetta.
l caffè può anche essere usato per creare creme per i capelli, composti per tinte naturali, ma anche creme anti-cellulite per la cura degli inestetismi della pelle, o essere usato in giardino , con molteplici usi. Una guida qui.
I fondi del caffè sono utili anche contro i cattivi odori all’interno di frigoriferi e dispense, potrete utilizzare il caffè anche per lucidare i bicchieri e le pentole attaccati dal calcare, infine il caffè può essere utilizzato anche come fertilizzante.
Le macchine per il caffè Pido, ora con il nuovo nome Pingu, sono delle macchine di ottima erogazione del caffè dell’espresso: veloci, pulite, efficienti.
Spesso chi le prova non torna più indietro, abituandosi alla comodità e alle performanti erogazioni, molto simili a quelle del bar.
Tuttavia, come ogni macchinario necessitano di manutenzione pressoché costante per mantenerle in attività a lungo. Ci sono clienti che la posseggono da più di 5 anni, e con una corretta manutenzione rimangono solide ed efficenti.
Un consiglio molto efficace è quello di abituarsi a pulire la macchina con "il trucchetto dei caffè a vuoto". Ne abbiamo parlato qui.
Alcuni problemi possono essere evitati a prevedendoli, soprattutto quelli legati al calcare, con gli addolcitori (ne abbiamo parlato qui) o decalcificando la macchina almeno una volta l'anno (qui l'articolo). In altri casi, possono essere risolti, come la perdita di acqua della macchina del caffè causata da rottura del compensatore o delle guarnizioni.
Prima di intervenire, però, ti consigliamo di leggere questa guida, nella quale esploriamo tutte le possibili cause e i possibili rimedi utilizzabili per una macchina del caffè che perde acqua da sotto.
GUARNIZIONI USURATE
Il funzionamento di una macchina del caffè non è troppo complesso: c’è un serbatoio, una caldaia dove viene riscaldata l’acqua e una sorta di pompa che permette all’acqua riscaldata di uscire. Tutti questi componenti, per rimanere adeguatamente sigillati, sono provvisti di guarnizioni che, sia a causa del poco utilizzo che di un utilizzo intenso, si seccano e si crepano, perdendo il loro potere sigillante. Se le guarnizioni usurate sono la causa delle perdite d’acqua dalla macchina del caffè, non c’è altra soluzione che sostituirle. ne abbiamo parlato qui: Sostituire guarnizione
CALCARE
Il calcare è forse la causa principale di questo tipo di problema. Se non si esegue periodicamente la decalcificazione con acqua e aceto o con appositi prodotti, si corre il rischio che tubi e ugelli si ostruiscano, provocando perdite di acqua. Se la tua macchina del caffè perde acqua, il caffè esce liquido oppure a gocce a gocce, o addirittura amaro o bruciato, la prima cosa da fare, se non l’hai fatta di recente, è provvedere ad eseguire le operazioni di decalcificazione; se, una volta fatto questo, la macchina continua a perdere acqua, significa che la causa è un’altra, e dovrai continuare ad indagare.
COMPENSATORE ROTTO
Se, le guarnizioni sono integre, se la decalcificazione è stata fatta, e la macchinetta perde ancora acqua, potrebbe essersi rotto il compensatore. Il compensatore ha la funzione di andare ad eliminare i vuoti che si creano all'interno dei tubi e ad ottimizzarne la potenza di erogazione. Le macchinette con il compensatore erogano acqua calda dal punto opposto della pompa ed aumentano l'efficienza e la potenza dell'erogazione della macchina da caffè. E' per questo motivo che il caffè è più corposo. L'acqua calda attraversa la cialda sia da sopra che da sotto, impregnandola totalmente. Può capitare però, che dopo anni di utilizzo, il compensatore si spacchi (i motivi possono essere tanti, come ad esempio mettere male la cialda, pressare la leva con molta energia, o semplicemente perchè si è usurato. In questo caso, anche una piccola frattura, fa perdere acqua. In alcuni casi, l'acqua spunta da sotto la macchinetta, in altri casi, quando la rottura è più accentuata la macchinetta perde acqua schizzando anche dall'erogatore. In questo caso è bene rivolgersi ad un tecnico specializzato, che possa identificare con precisione il problema e sostituire il compensatore.
Qui troverai i pezzi di ricambio per la Pido, Love, Pingu e Modula.
Anche nel caso tu non ti senta sicuro delle tue capacità e non sappia da che parte cominciare a smontare una macchina del caffè, ti consigliamo di rivolgerti ad un centro di assistenza. Se hai necessità di manutenzione o assistenza tecnica contattaci!
Eccoci arrivati alla fine della nostra guida. Speriamo di averti aiutato a risolvere il problema della macchina del caffè Pido che perde acqua da sotto.
Una nuova tipologia di rifiuti entrano a far parte delle nostre giornate quotidiane, con il dubbio.... ma dove lo butto?
Rientrano tutti quei prodotti di uso quotidiano realizzato polimeri compostabili, ad esempio bicchieri e stoviglie – capsule e cialde del caffè, sacchi per la spesa, buste per il pane, buste per la frutta e verdura e tanti altri oggetti.
Questi oggetti, realizzati con i polimeri compostabili possono essere buttati nell’umido insieme agli scarti di cucina ed essere trasformati in compost. Migliorando così la raccolta differenziata e riducendo l’impatto ambientale dei rifiuti.
Ribadiamo quanto già spiegato in passato, e con l'ausilio della grafica qui accanto:
- le capsule compostabili si riciclano con l’umido;
- le capsule tradizionali, in plastica, una volta separate del caffè, vanno nella plastica;
- le capsule in alluminio (anche in questo caso, dopo essere state pulite) vanno nella raccolta dei metalli/alluminio.
- le cialde in carta vanno nell’umido;
Per riconoscere questi prodotti basta verificare che siano certificati secondo lo standard europeo EN13432 e che riportino almeno uno dei simboli di certificazione e che esso sia accompagnato dalla scritta “compostabile”
Il riciclo delle capsule in plastica invece, ad oggi, è ancora difficile, poiché richiede un po’ di impegno da parte del consumatore. Si può riciclare la capsula solo se svuotata dai fondi di caffè, in questo caso il corpo in plastica potrà essere correttamente smaltito nella raccolta della plastica ed il caffè nell'umido.
Invitiamo quindi tutti i consumatori di caffè in capsule a questo minimo sforzo e a create un' abitudine virtuosa nello svuotare le capsule e separare caffè nell'umido e corpo nella plastica, a favore del pianeta e della nostra salute!
Una soluzione più semplice può essere anche quella delle Capsule biodegradabili, o passare alle cialde in carta.
La guarnizione della caldaia di una macchina da caffè ha il compito di fare da tenuta tra la caldaia e il braccio caffè. Se la tenuta non è perfetta, la macchina perde acqua, quando si eroga caffè. Questo perché la guarnizione col tempo si appiattisce, perde di elasticità ( o perchè si utilizzano attrezzi come coltello, forchette, stuzzica denti ecc. per staccare la cialda rimasta dimenticata dopo l'erogazione del caffè) (In alcuni casi capita addirittura, che la cialda rimane attaccata per molto tempo e nel modo di estrarla viene tolta involontariamente anche la guarnizione, ve ne accorgerete perchè passando il dito sul portacialde ci sarà una scalanatura vuota)
In questo articolo spiegheremo come sostituire la guarnizione in gomma usurata del porta cialda di una macchina qualsiasi da caffè a cialde di carta.
Iniziamo:
Scollega la spina e rimuovi il serbatoio acqua, quindi stendi la macchina in orizzontale e con un cacciavite a taglio fai leva per estrarre la guarnizione. Su alcune macchine da caffè è necessario togliere la vite centrale che ferma il filtro.
Fare pressione con il cacciavite sull'estremità della guarnizione come le immagini in basso, facendo gioco, se necessario procedere con un movimento costante e con forza sulla guarnizione come per tagliarla facilitando così l'inserimento della punta del cacciavite. Una volta inserito il cacciavite tra la guarnizione e il termoblocco cercate di alzarla e estrarla dovrebbe uscire con facilità.
Accertarsi che la guarnizione sia stata rimossa completamente e che non siano rimaste parti rotte all'interno. A guarnizione rimossa procedere con una pulizia della scanalatura del termoblocco con un semplice panno bagnato, e con uno spazzolino da denti, per eliminare tutti i residui di gomma e caffè.
Prendere la nuova guarnizione circolare di gomma resistente alle alte temperature da applicare al posta di quella rimossa, applicando la guarnizione al posto della vecchia necessiterà di una notevole pressione con le mani per essere inserita in maniera corretta, per aiutarvi potrete capovolgere la macchina nella sua naturale posizione riposizionare il porta cialda e chiudere il gruppo come se doveste erogare una consumazione aiutandovi così dalla pressione del gruppo per inserire la guarnizione. Questa operazione è da compiere dopo aver inserito la guarnizione in maniera corretta all'interno della fessura sul termoblocco, perfettamente aderente. Attenzione ! Non tentate di chiudere il gruppo con troppa forza se la guarnizione non è perfettamente allineata e all'interno della scanalatura altrimenti potreste rischiare di tagliare la guarnizione.
Fai in modo che la guarnizione s’inserisca perfettamente facendo leva con un sottile cacciavite a taglio, per finire inserisci il filtro e fermalo con la vite centrale se questo è stato rimosso.
Se tutto è andato bene quando andrai a fare il caffè non avrai più fastidiose perdite di acqua. In bocca al lupo!
CONSIGLI UTILISSIMI
Ricordarsi di rimuovere sempre le cialde ESE dopo l'uso per evitare che si raffreddi e si attacchi alla guarnizione.
Durante il giorno, quando la macchina non viene utilizzata, è consigliabile spegnere l'elettrodomestico per evitare che a gruppo chiuso e caldo si riscaldi e si usuri venendo a contatto con il porta cialda inferiore.
Questi due accorgimenti, pur essendo banali sono le cause principali dell'usura e della rottura della guarnizione.
Un gioiello di tecnologia italiana, una macchina semplice ma super performante che si adatta bene per l'ufficio che la famiglia.
Tra le migliori macchine da caffè con flusso diretto e compensato dall'alto, per una estrazione di caffè denso e cremoso.
Questa macchina da caffè è già riconosciuta per questa sua caratteristica in tutta Italia, ha avuto anche un grandissimo successo alla Expo Vending Sud.
La Star Service di Carini è la nuova azienda, che ne ha rilevato la proprietà, una azienda sul settore macchine da caffè già da anni, in produzione con la macchina da caffè Modula.
La macchina cambia di nuovo il nome, si chiamerà "Pingu", vi ricordiamo che inizialmente era chiamata Pido della ditta OX e successivamente, dalla Sicula srl chiamata "Love".
La forma e il gruppo di erogazione rimane invariato, con miglioramenti tecnici in alcuni componenti
I nuovi proprietari hanno iniziato la nuova produzione con l'esperienza maturata nel settore del caffè, dopo un'attenta analisi sulla produzione di pezzi di ricambio e sull'organizzazione attenta dell' assistenza tecnica.
Ma ricordiamo quali sono i punti di forza di questa macchina da caffè in cialde:
- design moderno ed accattivante, con tantissimi colori :Bianco, Rosso, Arancione, Nero, Fuxia, Verde
- estrazione eccellente
- vano porta accessori integrati comodi e spaziosi
- scambiatore di calore in lega di alluminio.
- chiusura per mezzo della leva che è assistita idraulicamente.
Anche le nuove confezioni sono state rinnovate uniche e colorate. Possiamo così affermare un nuovo Leader nella costruzione di macchine da caffè in cialde, totalmente Made in Sicily, con un mercato, quello delle cialde in carta in continua espansione.
Ci auguriamo grande serietà e professionalità per questa nuova azienda, Madreterra caffè ne continua la vendita avendo testato diverse macchine e proponendo la Pingu macchina da
caffè come prodotto di punta ed ad un prezzo davvero competitivo. Attualmente disponibile nei colori: Bianco, Nero, Arancio , Rosso e successivamente con tutti gli
altri.
Scheda tecnica:
Dimensioni 220 L x 350 P x 310 H
Contenitore acqua 2,2 Lt
Potenza 600 W
Voltaggio 120 – 230 V 50/60 Hz
Peso netto 4,7 kg
Il caffè espresso è composto per il 98% circa di acqua, elemento dunque molto più importante di quanto si pensi.
Da questo fondamento comprendiamo che l’acqua dovrà essere pura, inodore, incolore e insapore.
L’acqua ideale per il nostro espresso ha un buon contenuto di sali disciolti avendo l’accortezza di limitare il contenuto di calcio e magnesio che sono i responsabili della formazione di calcare.
E' sempre preferibile utilizzare nelle macchinette espresso una buona acqua minerale, ma ci rendiamo conto che ma la maggio parte dei consumatori utilizza l'acqua del rubinetto.
Normalmente se utilizziamo l’acqua della rete idrica, ricordiamoci che è quasi sempre un’acqua dura, ricca cioè di sali di calcio e magnesio, noti per la loro proprietà di formare calcare.
Il problema del calcare nasce ovunque ci sia acqua calda: i sali di calcio e magnesio cristallizzano, diventano pesanti e si depositano nelle tubature, formando incrostazioni.
Queste incrostazioni assorbono calore e più diventano grandi più riducono il diametro delle tubature; di conseguenza l’acqua che passa si riscalda meno, la macchina consuma più energia e la manutenzione dovrà essere più frequente e costosa.
Quale il miglior rimedio per prevenire la formazione del calcare?
L’Addolcitore OSCAR potrebbe essere un buon rimedio, potete anche acquistarlo Qui
E' un innovativo che sfrutta il principio osmotico delle soluzioni saline, sottrae all’acqua gli ioni di Calcio e Magnesio responsabili delle incrostazioni. Questo sistema anticalcare è utile al sano mantenimento della salute della macchina da caffè.
Come si usa?
E' semplicissimo, basta immergere la bustina direttamente nell’acqua del serbatoio della macchina da caffè e lasciarla li.
Il sacchetto anticalcare è studiato per indicativamente 2000 erogazioni o per una durata di circa 1 anno. Se volete approfondire l'argomento sull'utilizzo dell’acqua, intesa come ingrediente necessario per la preparazione del caffè , potete leggere questo nostro articolo dello scorso anno.
IMPORTANTE: Non lasciate mai che il sacchetto resti "a secco". Deve quindi sempre pescare dentro una quantità minima di acqua.
Sono trascorsi ormai due mesi dall'ultimo giorno di normalità e abbiamo atteso di settimana in settimana di sapere come sarebbe finito il nostro progetto, gli incassi, il frutto di un lungo lavoro, per rassegnarci, infine, alla cruda realtà: non sarà più come prima.
E' stato duro il confinamento a casa e la mancanza di contatti fisici con le persone care, parenti e amici.
Purtroppo ad oggi non abbiamo certezze future. Siamo in attesa di quelle ordinanze ministeriali che fanno da cornice legislativa alle nostro quotidiano e al nostro lavoro. Nonostante il blocco delle attività, abbiamo portato avanti il lavoro on-line nel migliore dei modi possibili e sono grato a tutti, collaboratori e clienti per la generosità e la professionalità dimostrati per garantire il servizio.
Un ringraziamento particolare ai vecchi clienti e nuovi clienti, che nella quasi totalità dei casi hanno continuato a supportarci. Ci piace chiamare questo periodo "lavoro nell'emergenza” perché solo un'emergenza di questa gravità poteva costringerci a relazioni così innaturali e virtuali.
Un ordine, una mail, una telefonata è servito a restare vicini, a non perdere il contatto. E nell'emergenza che arriva l'insegnamento, quello vero, il più crudo.
Il Covid ci ha insegnato a capire che siamo tutti uguali davanti a una situazione di crisi, indipendentemente dalla nostro lavoro cultura, religione, e in qualche modo siamo tutti collegati, e che se qualcosa colpisce noi avrà effetto anche su altre persone.
Questo periodo ci sta ricordando quanto sia preziosa la nostra salute e ci porta a riscoprire gli elementi essenziali di cui abbiamo veramente bisogno (cibo, acqua, aria, relazioni sociali semplici), in contrapposizione ai lussi e al consumo sfrenato che ci hanno sempre contraddistinto. E' il periodo dove dobbiamo ricordarci che la nostra Terra è malata e dobbiamo fare un passo indietro per aiutarla, con meno consumi, meno uso di combustibili fossili, meno plastiche ecc.
In tanti riconoscono il Coronavirus come un immenso disastro, si lo è, ma è altrettanto importante riconoscerlo come un "momento di lezione", e fare un passo indietro.
La musica e i suoni del caffè, dalla natura alla perfetta realizzazione dell'espresso.
Immagini, clip e suoni tratti dal web* montati ad arte per creare un percorso sensoriale fatto di suoni, rumori, percezione del profumo. Una storia che parte dalle piantagioni, segue la scelta dei chicchi migliori, fino alla sua preparazione. Dalla torrefazione al barista , dal pasticcere alla macchinetta del caffè. Momenti, suoni e rumori che compongono un concerto, una melodia perfetta che chiude il piacere della degustazione.
* YOUTUBE
FUORIUSCITA DEL CAFFÈ DA MOKA - sinfonia di caffe 720 1 - EPIC HANDHELD B-ROLL | FIIKA CAFÉ : LATTE | SOUND DESIGN - Il Caffè - B Roll - TORREFAZIONE LA BRASILIANA, IL NOSTRO CAFFÈ SI RACCONTA! - COME E' FATTO IL CAFFE'? - 2 LA TORREFAZIONE - La gestione della piantagione di caffè in Honduras
Cosa è un Cash Mob Etico!
E' una prova forza nel raggiungere il maggior numero di consumatori e fornitori, informarli e renderli consapevoli che ogni scelta responsabile è un passo che ci avvicina alla sostenibilità, un piccolo gesto può fare la differenza!
In un mondo fatto di business, multinazionali, interessi economici globali, speculazioni, partecipare ad un Cash Mob Etico vuol dire, per un giorno, esercitare il nostro # Voto col Portafoglio e influenzare l’offerta del mercato, spostandolo dalla grande distribuzione verso aziende più piccole e virtuose impegnate nell'etico e nella sostenibilità.
Un sostegno concreto che può arrivare ad allargare quote di mercato e rendere la sostenibilità sempre più conveniente.
Il tradizionale appuntamento, di Next Nuova economia, per supportare le aziende impegnate in percorsi di sostenibilità, quest'anno si sposta online.
Quindi, che fare?
ACQUISTARE: Provate i prodotti delle aziende virtuose il 29 aprile con il vostro acquisto sostenibile con #VotocolPortafoglio
CONDIVIDERE: Potete conoscere e far conoscere tante piccole e grandi aziende impegnate per un futuro migliore.
In questo giorno verrano presentate circa 60 aziende aderenti, e spiegheranno cosa stanno facendo sul fronte sostenibilità e per venire incontro alle persone e affrontare questo momento di crisi
INFORMATI: questo il motto del Cash Mob Etico, si legge sul sito di Next, è: informazione ai consumatori sulle aziende etiche locali; acquisto dei prodotti di queste aziende, esercitando il proprio Voto col Portafoglio; condivisione del gesto di acquisto responsabile con la propria cerchia di conoscenti, per “contagiare” dal basso altri consumatori e realtà aziendali.
Quindi vi INVITIAMO ALL'ACQUISTO CONDIVISO mercoledì 29 aprile dalle 9.30 alle 13.00
segui la diretta streaming e fai commenti o domande sulla pagina facebook di Next
partecipa al tweet bombing delle 10 con tweet scritti da te e/o con i tweet forniti da NeXt @Nexteconomia #votocolportafoglio #cashmobetico
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Tre semplicissimi passi. 10 secondi in tutto. Vi spieghiamo il trucco più semplice in assoluto, che, se eseguito sempre, manterrà la vostra macchinetta sempre efficiente per lungo tempo!
Chiamiamolo, per semplificare, "Il trucco dei due caffè a vuoto".
Funziona sia con le macchinette a cialde, sia con quelle a capsule della Nespresso o Lavazza A Modo Mio, Dolce Gusto, Uno System, Bialetti.
Come sappiamo il caffè rilascia numerosi residui che vanno a depositarsi sia all’interno che all’esterno della macchina caffè. I residui sono grassi e oleosi. Aumentano e sono più fastidiosi se utilizziamo, oltre al caffè, anche capsule di bevande solubili quali ad esempio orzo, ginseng, tè, cioccolata ecc. poichè i residui di zuccheri sono più duri e appiccicosi!
I residui si accumulano di giorno in giorno e possono causare malfunzionamenti della macchinetta, come ad esempio e otturazioni del beccuccio (ne abbiamo parlato in questo articolo su come risolverlo) o caffè non buono, senso di caffè bruciato, fuoriuscita di caffè a gocce o sapore inalterato in generale (questo avviene maggiormente quando si utilizzano caffè e solubili nella stessa macchinetta).
Come possiamo risolvere tutto questo? Spieghiamo il trucco in tre semplici passi:
Accendi la tua macchina caffè, attendi che raggiunga la temperatura:
1. Effettua un "caffè a vuoto", senza cialda o capsula, prima di ogni caffè, cosi da evitare di contaminarlo con i residui e soprattutto di ingerirli. E’ un’operazione proprio da 5 secondi. Questo operazione permetterà alla macchina di raggiungere giusta pressione, la giusta temperatura, aver eliminato acqua residua dai tubicini ed espellere tutti i residui dei caffè e delle bevande che hai erogato in precedenza.
2. Inserisci la capsula ed eroga il tuo caffè che risulterà rovente, sarà super cremoso e pieno di gusto.
3. Espelli la cialda o la capsula ed ripeti l'operazione del "caffè a vuoto" per espellere eventuali residui. Spegni la macchinetta senza cialde o capsule all'interno. Questo è un passaggio fondamentale, poichè è proprio la capsula che si asciuga all'interno della macchina a lasciare pezzetti di caffè o membrana superiore o colla.
Questo piccolo trucchetto, di 10 secondi, salveranno la vita alla tua Macchina del Caffè e soprattutto non dovrai rinunciare al sapore unico e forte del tuo caffè preferito!
Se sei possessore di una macchinetta di caffè Nespresso (Krups o Delonghi nei modelli come Pixie, Inissia), saprai che nella manutenzione ordinaria la casa produttrice consiglia cicli periodici di lavaggi con il decalcificante. Si tratta di un’operazione sicuramente utilissima, ma non sufficiente quando ci sono problemi come questi:
"Perdita acqua da sotto macchina Nespresso"
oppure
"Mancanza di erogazione di acqua e caffè"
oppure
"Odore di caffè bruciato"
oppure
"Si raccoglie molta acqua nella vaschetta interna "
Di solito, la parte che è più interessata da residui di calcare e caffè, che può compromettere il buon funzionamento della macchinetta, è quella terminale del beccuccio, da cui esce il caffè. In questo mini tutorial invece vediamo come pulire accuratamente il beccuccio del Nespresso, smontandolo.
Nelle vecchie macchine per rimuovere il beccuccio nero, basta avere polso saldo in quanto si tratta solo di sganciarlo:
1) Tirare con forza verso di sè il beccuccio nero.
2) Una volta rimosso vedrete il beccuccio bianco (intravedete già che al suo interno c’è una chiazza nera di sporcizia…..).
Per le nuove macchine il beccuccio può togliersi solo smontando in parte la macchinetta, che vedremo subito dopo.
Svitare le viti della maniglia, posizionate sulla cover laterale sinistra e desta e rimuovere la maniglia dalla cover
Rimuovere la cover in plastica a desta e a sinistra facendo leva con giravite prima al centro e poi sui lati (questo è il passaggio più difficile perchè è veramente incastrata bene..)
Eliminare la plastica e trovare le Capsule di Caffè Biodegradabili è l'obiettivo principale di tantissimi Italiani virtuosi.
Hai trovato poche le informazioni in rete? Vorresti sapere informazioni dettagliate sulle cialde nespresso biodegradabili? Bene, sei nel posto giusto. Qui puoi dove trovare tutte le informazioni e valutare il tuo migliore acquisto.
Madreterra caffè già a settembre 2017 ha cominciato a commercializzare la capsula Nespresso compostabile e biodegradabile, continuando, negli anni la ricerca, ed arrivare, già nel 2019 ad grado di compostabilità del 100% con un impatto Zero sull'ambiente.
Questo ricerca perchè è necessario dare a tutti i clienti l’opzione di un' alternativa di un prodotto eco ed un prezzo accessibile in modo da fare la differenza e ridurre gli sprechi.
Le Cialde Nespresso biodegradabili sono amiche dell'ambiente: dopo l'uso, possono essere gettate nell'umido per diventare compost. Ne abbiamo parlato tanto, e in particolare, in questo articolo abbiamo approfondito le ultime novità, le capsule compostabili e biodegradabili a barriera, che non necessitano nemmeno dell'involucro esterno, quindi zero rifiuti. Oggi, l’acquisto delle cialde e capsule biodegradabili è in crescita esponenziale, anche perché viene effettuato prevalentemente tramite e-commerce, modalità rapida e comoda soprattutto per le grosse quantità di prodotto.
Ma, come detto all'inizio, dobbiamo fare alcune precisazioni. È importante sottolineare che le cialde e le capsule possono essere di tre tipi: riciclabili, biodegradabili e compostabili.
Ecco le differenze tra queste tipologie:
Capsule riciclabili: il riciclo dei materiali permette di reinvestire gli stessi in nuovi prodotti. L’alluminio è riciclabile e viene destinato a fonderie che lo trasformano in nuovi oggetti. Il pla è riciclabile nella plastica e il caffè esausto potrebbe diventare compost se gettato nell'umido. Si segue un circolo virtuoso, ma bisogna separare il caffè dalla plastica. Ecco come riciclare le cialde e la capsule in plastica pla, leggi qui il nostro articolo.
Cialde biodegradabili: queste cialde possono essere gettate direttamente nell’organico, e si decompongono grazie alla naturale azione di batteri e microrganismi nel giro di poche settimane o mesi. Solo le cialde in carta Ese 44mm, da non confondere con le capsule.
Capsule compostabili: compatibili con Nespresso o Lavazza A Modo Mio, sono prodotte con materiale compostabile, la materia prima alla base della capsula è il biopolimero prodotto dall'amido di mais coltivato appositamente per applicazioni industriali. Le capsule ed il caffè non devono essere separate e possono essere conferite insieme nell'umido, diventando, dopo il processo di compostaggio un fertilizzante per il terreno. Ecco qui un approfondimento sulla composizione di queste capsule compostabili a Barriera 2.0
Vi proponiamo adesso un elenco di Capsule Compostabili e biodegradabili disponibili in commercio e sul nostro sito.
Nespresso compostabile, primo prodotto venduto in Italia, proposto con tre miscele diverse, ORO, BAR, e ARABICA
A Modo Mio, presente con invece due miscele, ORO e ARABICA 100%
Dolce Gusto in capsula compostabile con le tre miscele diverse, in fase di test per una commercializzazione nei prossimi mesi.
Tante aziende del caffè, tanti negozi di cialde e capsule dovrebbero, in questi mesi, intraprendere questa strada, quella della sostenibilità e della responsabilità sociale poichè le capsule compostabili sono un bene per l'ambiente e la salute dell'uomo, si integrano perfettamente con le procedure di compostaggio e garantiscono la degradazione diventando fertilizzante.
Le storie belle che si dovrebbero raccontare.
A fine marzo, la nostra Cristiana riceve una bella notizia. Una sua amica cinese vuole aiutare l'Italia e gli italiani in questa emergenza, con una donazione di dispositivi di protezione individuale ad un ospedale italiano.
Cristiana, oltre ad essere la nostra interprete è anche una bravissima insegnante di cinese, ed ha subito pensato subito a Giuseppe, un suo allievo medico Palermitano ( di Isola delle Femmine) che da poco lavora presso l'Ospedale Sacco di Milano.
Da Palermo a Milano e subito i contatti e l' indirizzo in Cina.
Circa 10 giorni dopo il reparto di Pneumologia dell'Ospedale vi vede recapitare 10 mila mascherine chirurgiche. Un gesto proveniente dalla lontana Asia, da una semplice signora Cinese di Pechino.
Giuseppe a nome di tutti gli Italiani, ha realizzato un video di ringraziamento insieme a medici, infermieri ed operatori sanitari del reparto, e lo hanno hanno inviato alla signora cinese autrice del gesto di donazione.
Il video è diventato subito virale ed ha emozionato la Cina.
Condividiamo il pensiero di Giuseppe "La gentilezza è il motore del mondo", e lo ringraziamo per tutto quello che sta facendo in questo momento.
"Grazie a colei che senza esitazione alcuna ha compiuto questa importante donazione" scrive Cristiana, "è stato un gesto di immensa generosità, spinto soltanto da un sincero spirito d'amicizia, amicizia nata molti anni fa, dall'altra parte del mondo".
Se stai leggendo questo articolo probabilmente hai un problema con la tua macchinetta Essenza della Nespresso. Potrebbe essere un problema relativo ad un’erogazione di caffè non buono, poca schiuma e a volte caffè bruciato o addirittura la mancata erogazione del caffè (capita spesso quando la macchinetta è restata per un lungo tempo inattiva).
Facendo delle prove potresti aver notato che l’acqua esce tutta all’interno (nella vaschetta) e non dal beccuccio. Quindi sicuramente si tratta di beccuccio ostruito da accumulo di detrito di polvere di caffè.
Non avete idea di quello che si nasconde all'interno della vostra macchina Nespresso, cumuli di residui di caffè, o tappi duri derivanti dagli zuccheri dei solubili.
Allora, come fare a rimuovere la sporcizia dall’interno del beccuccio della macchinetta?
In questo tutorial vedremo come smontare e pulire la macchinetta Essenza De Longhi o Krups e ritrovare quel sapore e aroma in tazza con una macchina pulita ed in ottimo stato.
Cominciamo con lo smontaggio. Fate una leggera pressione sui due lati con un coltellino, così riusciremo ad estrarre il beccuccio.
Guardate cosa c'è all'interno : sono residui di caffè o di bevande solubili che rilasciano zuccheri. (Raccomandiamo sempre, per un lungo utilizzo della macchinetta, di togliere sempre la capsula dopo aver erogato il caffè e far uscire un po' di acqua, in modo da pulire eventuali residui freschi, ed evitare questo pasticcio)
In una Ciotola di acqua calda mettiamo aceto e bicarbonato o un decalcificate ed immergiamo il beccuccio in modo che lo sporco si ammorbidisca. Lasciamo per un'ora, nel frattempo eroghiamo acqua dalla macchinetta e con uno spazzolino strofiniamo le parti interne del beccuccio. Questo serve per effettuare una pulizia ancora più efficace. Procediamo con tutta una serie di erogazione in modo che l'acqua calda ci aiuti effettuare questa pulizia.
Con lo spazzolino pulite pure la parte interna, dal foro dell'inserimento capsula. E' indispensabile per eliminare davvero tutti i residui di caffè. Strofinare la parete interna che va a contatto con la capsula. Riempiamo di acqua pulita la vaschetta ed eroghiamo acqua in modo da eliminare ogni residuo creato con lo spazzolino. Ripetere questa operazione fino a quando l'acqua erogata è completamente limpida.
Le piccole attività, gli artigiani e gli artisti locali hanno portato colore, creatività, innovazione e personalità all’economia locale, anche con l'ausilio del web, ma mai, come adesso, in tempo di Coronavirus rischia di diventare sempre più grigia e torbida.
In questo momento le città sono senza i negozi, locali, bar, caffetterie, senza i ristoranti, senza artisti nelle strade. Si sono fermati anche i, fotografi , i designer, tutti gli uffici… è tutto in stand-by, immerso in un silenzio quasi irreale. Ci troviamo sbalzati in uno stazio/tempo che non conosciamo, dopo aver vissuto da sempre in un mondo ricco di opzioni, di possibilità, di scelte frenetiche.
Che si tratti di articoli particolari o di cibo, tutto quello che è prodotto da piccole e medie imprese in questo momento sta morendo, si sta sgonfiando come un palloncino bucato.
Come consumatore come si può supportare la piccola media impresa in questo difficile? Ti proponiamo 10 idee.
1. Se puoi, non cancellare i tuoi acquisti, attendi ancora un pò ci saranno delle alternative proposte
Tante attività stanno facendo ricorso alla capacità di reinventarsi per cercare di sopravvivere. Sicuramente ti forniranno un' alternativa per un acquisto o di una prenotazione che hai già fatto. La cancellazione colpirebbe duramente le loro finanze. Perché non chiedi loro quali sono le alternative?
Magari ci hanno già pensato o ci saranno tra un paio di settimane, rcco, trovare un punto d'incontro, va bene se anche tu proponi delle soluzioni.
Un insegnante può offrire delle lezioni di lingua online, un musicista può tenere un corso registrando dei video dimostrativi, le palestre possono fornire dei piani personalizzati specifici per fare sport da casa, molte attività si organizzano con consegne a domicilio. Tutto quello che devi fare è chiedere se ci sono alternative e provare ad utilizzarle.
2. Disdici per tempo la tua prenotazione
Se avevi già fatto dei piani per i prossimi mesi, una prenotazione di un ristorante per una cerimonia, un tour locale guidato, una prenotazione ad un concerto.... chiediti “Ho davvero bisogno di cancellare questa prenotazione?”. Se la risposta è “sì”, meglio agire con ampio anticipo, le aziende stanno cercando di riorganizzarsi.
3. Se è possibile, rimanda un viaggio invece che annullare
E' chiaro a tutti che in questo periodo non si viaggia, a meno che non sia strettamente necessario. Se hai pianificato un viaggio hai già speso una considerevole parte del tuo tempo e del tuo denaro, non sprecarlo tutto. Rimandalo invece che annullarlo!
Una volta che l’emergenza sarà finita, le agenzie riprenderanno a organizzare viaggi, i bed & breakfast avranno di nuovo bisogno di ospiti da accogliere e così via! Nel caso non ci fosse questa possibilità, mettiti direttamente in contatto con il titolare dell'hotel, dell’ostello, il b&b, il campeggio, ecc. e comunica il desiderio di rimandare il tuo arrivo, faresti felice il tuo interlocutore, e troveresti piena disponibilità, magari anche con uno sconto!
4. Fatti consegnare a domicilio quello che ti serve, dal caffè ai piatti dal tuo ristorante
Qualche gestore potrebbe prendere in considerazione questa possibilità. Se sei a casa tutto il giorno, alle prese con lo smart working e con i bimbi e le bimbe che non possono andare a scuola, chiedi al tuo locale preferito di consegnarti il cibo. Tanti ristoranti e pizzeria si sono inventati l'idea di consegnare un kit con gli ingredienti per la preparazione di un bel pranzo o cena, o della pizza! In questo modo avrai a disposizione del cibo gustoso e fresco (il kit con gli ingredienti è poi un’ottima trovata per coinvolgere i figli nella preparazione dei pasti!) e il proprietario/la proprietaria del ristorante potrà continuare a fatturare anche in questo periodo così difficile.
5. Non chiedere il rimborso se la cifra è abbastanza piccola
Pensa ad uno spettacolo teatrale o per un concerto? Un biglietto del cinema o la prenoazione di un car-sharing, dalla tua parrucchiera o estetista. Di sicuro avrai diritto a un rimborso totale… ma siamo sicuri che tu abbia davvero bisogno di questi pochi soldi? Potresti invece far felice l’organizzazione che ti ha venduto i biglietti, o la prenotazione, puoi al rimborso o addirittura donare l’importo pagato a chi ne ha più bisogno.
6. Supporta gli artigiani locali, i professionisti e gli artisti di strada
Piccoli artigiani, muratori, tuttofare o anche ad esempio i musicisti. Vivono grazie agli incassi della giornata. Tra le misure prese per fronteggiare l’emergenza coronavirus c’è il divieto di eventi e assembramenti di più persone. La cosa migliore che puoi fare ora è cercare on-line e prenotare il loro servizio a fine emergenza. Daresti loro una spinta psicologica fondamentale-
7. Fitness, yoga, lingue, canto, musica, insegnamento, grafici, … ci sono così tanti corsi che possono essere seguiti anche in modalità online. Se sei interessato e qualcuno offre questa possibilità, sfruttala! Non ti annoierai a casa, ed inoltre mostrerai anche partecipazione e solidarietà a chi ne ha bisogno in queso momento
8. Compra cibo fresco e locale
Sappiamo bene che la tua dieta mediterranea è sopratutto cibo fresco. Approfitta dell'occasione per cercare e contattare chi produce il fresco, magari nel nel quartiere o nella tua città? O della verdura e della frutta a km0 vicino a casa? Chiedi la consegna a domicilio, tutti si sono attrezzati per farla!
9. Sostieni le botteghe
Abbiamo tutti assistito a scene di assalti ai supermercati per aggiudicarsi pasta, latte, passata di pomodoro e altri beni di necessità. Abbiamo visto coi nostri occhi interi scaffali svuotati. Ed ora assistiamo alle lunghe code anche di ore per entrare nei supermercati. Ma tutto ciò avviene nella grande distribuzione, nei supermercati di grandi dimensioni mentre invece non succede nei piccoli negozi locali. Allora perché non preferire proprio le piccole botteghe? Sostieni il commercio locale, non avranno mille marche, ma sicuramente hanno i beni di necessità e tanta gentilezza. E mi sa che ci guadagna anche il portafoglio!
10. Sfrutta l'on-line per informarti e scoprire le aziende vicine
Durante la quarantena, abbiamo tanto tempo a disposizione, la geocalizzazione di google ci aiuta, quindi perchè non cercare, conoscere, consigliare tutte quelle aziende locali che non conosciamo?
Madreterracaffè ha creato un vasto assortimento di miscele sia in cialde in carta Ese che in capsule compatibili o compostabili.
Molte persone tendono ad essere abitudinarie e a scegliere sempre la stessa miscela, lo stesso gusto, altri, i più coraggiosi, sono disposti a cambiare e sbizzarrirsi tra un gusto e l'altro! Abbiamo preparato questa guida all’acquisto per aiutarti a scoprire le diverse varianti esistenti di Madreterra caffè, utilizzato nelle capsule compostabili e biodegradabili.
Le nostre capsule sono realizzate con materiali biodegradabili ed, una volta erogato il caffè, possono essere gettate tra i rifiuti organici “umido”, che negli appositi impianti diventano compost, un fertilizzante naturale. Attualmente la produzione è avviata sulle capsule compatibili Nespresso e Lavazza a Modo Mio, e stiamo lavorando per le Dolce Gusto.
Andiamo alla guida, una spiegazione tra i vari caffè, ABBIAMO TRE MISCELE CON SELEZIONI DIFFERENTI e due varianti:
ORO: 50% arabica 50% robusta
BAR: 20% arabica 80% robusta (utilizzata anche per il caffè Decaffeinato)
ARABICA: 90% arabica 10% robusta
OROCREMABAR: 30% arabica 70% robusta (variante solo per le caspule Caffitaly e Dolce Gusto)
Madreterra ORO è una miscela di grani di caffè delle varietà Arabica e Robusta, selezionati direttamente nei luoghi d’origine, 40% arabica Laos e 10% Brasile 50% robusta india e africa identificata con la capsula color giallo. La miscela è dosata in modo sapiente, allo scopo di produrre un espresso corposo ma non denso e con un aroma ben proporzionato al gusto. Morbido sin dall’impatto olfattivo e vellutato al palato. Un caffè caratterizzato da note acidule e leggermente fruttate, tipiche delle arabiche Laotiane, che unite ad un tocco di robusta rendono la sua corposità rotonda e raffinata.
Madreterra BAR è una miscela dove la maggiore presenza della Robusta con le sue note tostate unita alle arabiche torrefatte al punto giusto, garantiscono come risultato un caffè intenso, corposo ed allo stesso tempo equilibrato. Un sottile connubio di forza e finezza che produce un caffè denso, corposo e dal gusto forte, ideale per avere una scarica di caffeina immediata al mattino presto, identificata con la capsula color Marrone.
Madreterra ARABICA produce, a differenza delle precedenti miscele un caffè dalla corposità appena pronunciata, ma dall’aroma e dal sapore estremamente ricchi e intensi, fruttati. Una miscela che armonizza l’aromaticità degli arabica Laotiani con coltivazioni d’altura, con un tocco di corposità dei Santos Brasiliani. All’assaggio la miscela rivela piacevoli note di freschezza e una caratteristica sensazione fruttata e di cioccolato, identificata con la capsula color Ocra.
Il caffè viene macinato e confezionato in diversi modi, a secondo se in cialda o in capsula. Il risultato migliore è ottenuto sempre dalle cialde in carta, ne abbiamo parlato in questo articolo, utilizzando le macchine specifiche a cialde.
Per le capsule varia la grammatura e la macinatura studiate in modo da avere la possibilità di scegliere il migliore compromesso per erogare il miglior caffè espresso in ogni occasione e con qualsiasi macchinetta a casa vostra, in ufficio, in camper, in barca, ecc. e soprattutto nel modo che sembra più pratico.
Acquisti di tutti i generei aumetano sul web, ma mai come adesso gli alimentari a domicilio! Questo per affrontare i disagi dovuti alle misure di contenimento del Coronavirus. Gli acquisti on-line è modalità che tante famiglie italiane hanno scoperto per evitare di doversi recare in bottega o al supermercato ogni giorno.
Tanti i sindaci di piccole e grandi città hanno adottato iniziative per invitare la popolazione a prendere in considerazione questa opportunità, rivolta soprattutto alle persone anziane. Scelta ragionevole poichè vi è la comodità della consegna a casa.
A Milano prosegue regolarmente il servizio di spesa a domicilio di Esselunga: i vari punti vendita della città che abbiamo contattato riportano un alto numero di richieste, con fasce orarie giornaliere confermate fino a esaurimento disponibilità.
ll trend delle vendite di prodotti di largo consumo venduti on-line nelle ultime settimane è stato del +81,0% rispetto alla settimana precedente.
Le categorie in rialzo sono i beni di prima necessità , Alimentare a lunga conservazione, quali riso , pasta , conserve animali e conserve rosse, comparto Surgelati e anche l’acqua in bottiglia registra una forte crescita, ma anche i beni legati alla “prevenzione e salute”, con un aumento delle vendite delle categorie del Cura Casa (alcol denaturato: +347,0%, candeggina +87,8%); ma anche mascherine, la carta igienica le salviettine umidificate i fazzoletti di carta, sapone per le mani, liquido e solido.
Noi testimoniamo un calo vertiginoso delle vendite, del circa il 70%, dettato dai clienti come uffici, bar, ristoranti che in questo periodo devono restare chiusi. Gli ordini online nazionali sul nostro sito aumentati in media del 30% e prevediamo che questa tendenza proseguirà fino a quando la situazione non tornerà alla normalità.
Non mancano inoltre, nelle vendite sul web, decine di migliaia di inserzioni pubblicate da venditori intenzionati a guadagnare più di quanto lecito aumentando in modo non giustificato i prezzi degli articoli. A tale fine sono stati impiegati sia controlli delle società come Amazon, Ebay immaginiamo basati su algoritmi. Ci si attende che più controlli manuali si muovano in questa direzione.
Per concludere, sono garantiti in tutta Italia i servizi di consegna in città, con driver e fattorini. Le spedizioni nazionali , vista l’attuale emergenza sanitaria, possono subire dei ritardi contenuti, con esclusione delle zone Rosse, dove è impossibile entrare ed uscire. Tutti gli spedizionieri hanno dilazionato gli orari di lavoro dei dipendenti, per evitare la concentrazione di personale all’interno dei siti operativi nelle stesse fasce orarie. Le necessarie precauzioni a tutela della salute pubblica:"possono generare ricadute operative su spedizioni e consegne, e a volte non rendono possibili il rispetto dei tempi" ci assicura Poste Italiane, Sda e Ups. Ma l’impegno è al massimo per ridurre i possibili disagi.
Il mercato delle capsule continua ad essere una grande opportunità di sviluppo nel mercato del caffè, abbiamo scritto diversi articoli sulle nuove abitudini degli italiani, sull'abbandono della moka a favore delle piccole e veloci macchinette del caffè.
In questo aumento di utilizzo delle capsule l’impatto ambientale che deriva dall’utilizzo di capsule in plastica o alluminio è sicuramente aumentato, rispetto al consumo di caffè in moka o cialda. La nostra alternativa alle capusle in plastica e alluminio e stata una scelta consapevole e ragionata.
Madreterra caffè ha sempre spinto per le cialde compostabili e le capsule compostalibi e biodegradabili, a favore l’ambiente e con la qualità di sempre. Le nuove capsule che presentiamo dal 15 marzo 2020 sono realizzate con materiali compostabili e una volta erogato il caffè la capsula può essere gettata tra i rifiuti organici ‘umido’.
Per tutti i prodotti compostabili viene aperta la vendita anche all'ingrosso per rivenditori, gruppi di acquisto, botteghe o aziende che prevedono grossi acquisti.
Abbiamo testato per mesi e mesi le capsule e siamo felici di aver raggiunto risultati eccellenti: Massima compatibilità - Eccellente qualità del caffè erogato - Nessuna cessione di odori - Senza plastica fossile - Senza alluminio - Senza Tetraidrofurano (THF) e senza Alcool Polivinilico (PVA) - Sostenibilità dei materiali di produzione - Certificazioni del produttore - Senza imballo secondario Smaltibile nell’umido.
La capsula deve essere gettata, senza separarla dal caffè, nella raccolta differenziate dell'organico, che viene inviata in impianti di compostaggio controllati e secondo le indicazioni del Comune di residenza. Attenzione, non può essere smaltita negli impianti domestici. Leggete qui la spiegazione su questo articolo.
Nelle nuove capsule compostabili a barriera il packaging è stato rinnovato in ottica ecologica. Ogni componente infatti, è smaltibile nella raccolta differenziata: la scatola nella carta,e la capsula nell’organico.
Madreterra caffè ha fatto una scelta ragionata e consapevole.
Negli ultimi anni abbiamo assistito al boom dei prodotti green e plastic free, e educazione a favore della salvaguardia dell’ambiente
Il mondo è letteralmente invaso dai rifiuti plastici. E gli italiani sembrano essersene accorti. La loro spesa, infatti, sta diventando sempre più ecofriendly. Nel 2018 i prodotti ecologici hanno registrato un’impennata nelle vendite: il loro sell-out è avanzato di +3,1% rispetto al 2017, arrivando a sfiorare i 140 milioni di euro.
Nel 2019 è stato registrato un incremento del fatturato del 24,5% rispetto all’anno precedente
Nelle nostre vendite la capsula compostabile e biodegradabile Madreterra compatibiler Nespresso Oro è diventato il primo prodotto venduto nel 2019. La vendita delle capsule compostabili compatibili Lavazza A modo Mio è iniziata ad Ottobre 2019, e si è subito dimostrata interessante e ricercata per molti italiani, con un incremento di vendite esponenziale.
Le nostre capsule sono realizzate con materiali biodegradabili che ne consentono la trasformazione in compost, un fertilizzante naturale.
I materiali utilizzati sono dichiarati compostabili e una volta erogato il caffè la capsula può essere gettata tra i rifiuti organici ‘umido’, in quanto i materiali utilizzati ed il caffè sono compostabili secondo la norma EN 13432.
Le capsule sono con barriera all’ossigeno garantiscono una conservabilità di 18 mesi e non necessitano dell'involucro esterno, attualmente ventute in pratiche scatole di carta o cartone da 50 pz.
Ma non ci siamo fermati qui. Dopo le le Capsule compatibili Nespresso, Lavazza Modo Mio, abbiamo avviato la produzione per le compatibili Lavazza Blue e a breve inizieremo anche i test per le difficili capsule della Nescafè Dolce Gusto.
Cambia la linea delle miscele, ci saranno la linea Intenso : 100%robusta, quella Classica: 40 %arabica 60 %robusta, e l'Arabica: 100% arabica.
Continuerà la vendita al dettaglio sul nostro e-commerce e ci apriremo all’ingrosso, producendo per negozianti e rivenditori anche per piccoli quantitativi, nella mission di continuare ad educare il consumatore finale ad una scelta consapevole.
Il caffè in Italia è la bevanda che ha una penetrazione di mercato nelle famiglie ormai vicina al 100%. Inoltre negli ultimi anni il mercato di cialde e capsule si è intensificato, portando la macchinetta di caffè su oltre il 70% delle famiglie italiane.
Nella nostra penisola ci sono oltre 800 imprese Torrefattori, alcuni sono dei grandi gruppi industriali con produzioni internazionali e milioni e milioni di euro di fatturato, altre sono piccole e medie aziende con produzione destinate al mercato nazionale, se non addirittura locale. Il fatturato totale complessivo e di circa 3,9 miliardi di euro come valore della produzione (ricavi netti dei produttori), di cui ca. 1,3 miliardi di euro realizzati dall’esportazione
Quindi capite bene che l’industria italiana del caffè è uno dei settori industriali più brillanti, nel comparto alimentazione, e siamo il secondo più grande paese in Europa (dopo la Germania) sia per i volumi totali di produzione, che per i volumi di esportazione di caffè torrefatto.
In questo articolo facciamo, per statistica, delle classifiche sulle aziende italiane di caffè, suddividendole in classifica industriali con maggior fatturato, e piccoli torrefattori Italiani, con produzioni limitate e artigianali.
Abbiamo stimato queste classifiche, statisticando i consumi, i pareri presenti su blog e le classifiche di riviste del settore caffè, ed in ultimo i dati di Coffitalia 2018 e Altroconsumo.
Classifica di fatturato:
Gruppo Lavazza fra i principali torrefattori mondiali con enorme mercato estero e vending.
Gruppo Nestlè, con i marchi e le vendite di Nescafè Dolce Gusto Italia e Nespresso Italia.
Gruppo Illy con buona fetta di mercato sia in Italia che all' estero.
L’Aromatika che è rapidamente cresciuta grazie al successo del proprio marchio Caffè Borbone, sopratutto in Italia.
Caffè Veregnano cresciuta costantemente negli ultimi anni, grazie anche al boom delle capsule, ha investito nel compostabile.
Pellini caffè che con il marchio Pellini Top è la gamma di prodotti riservata alla fascia più alta di mercato, ora anche in confezioni in capsule.
Kimbo che si sta affermando anche all’estero dove ha ormai raggiunto il 20% del totale fatturato, meno in Italia
Gruppo Gimoka, con i diversi marchi Gimoka, Grancaffè Garibaldi, Galleria CaffèSi, Espresso Italia.
Caffitaly con una distribuzione del suo sistema combinato di macchine e capsule brevettate a livello internazionale in oltre 70 paesi nel mondo.
Agostani, uno dei primi sul porzionato.
Classifica di caffè artigianale
Passalacqua Caffè – di Napoli
Espresso Giada (Pistoia)
Le Piantagioni del Caffè (Livorno)
Pausa Caffè (Torino): famoso progetto che coinvolge i detenuti e associato a Eata
Torrefazione Piansa (Firenze)
Trinci Torrefazione Artigiana di Caffè e Cacao (Pistoia)
Torrefazione Caffè Penazzi di Alberto Trabatti – Ferrara
Torrefazione Lady Caffè ( Parma)
Torrefazione Moak (Modica)
Torrefazione Morettino (Palermo)
Caffè Corsini (Roma)
Come potete notare, noi non siamo presenti in elenco, ci mancherebbe, la nostra è una piccolissima storia. Come non sono presenti tutte quelle piccole e medie aziende che con fatica, ma con enorme passione danno lavoro a tante persone. propongono idee innovative e un caffè davvero speciale, sia nel gusto che nella storia. Noi abbiamo avuto il pacere di conoscere aziende di grande spessore per professionalità e ne citiamo alcune come Musetti, Goppion, Monti, Di Cosola, Trombetta, Morandini, Magazzini del Caffè, Coind, Toda, On caffè.
Trovare il miglior caffè è impossibile perchè il gusto è un aspetto soggettivo, ed è difficilissimo provarli tutti, l'offerta è tantissima, una giungla di proposte e prezzi. La scelta della miscela e della tostatura è certamente la parte più difficile, ed è quella che spetta al torrefattore, perché deve decidere tra 60 specie di piante di caffè provenienti da oltre 30 paesi di fascia tropicale, creando il caffè perfetto!
Ma allora, da consumatori finali, come decidere qual'è il miglior caffè? Che parametri possiamo utilizzare?
Prima di tutto il gusto. Provare per credere. In questo articolo abbiamo spiegato come degustare i caffè per capire meglio....Poi, prima di acquistare i chicchi di caffè, cercare di sapere la tipologia e provenienza e chi ha effettuato la tostatura. I buoni torrefattori hanno un nome affermato e ben conosciuto dagli intenditori del settore. Equo è meglio? La certificazione del commercio equo non corrisponde ai migliori chicchi di caffè, ma, a parità di qualità, ciò che fa un’etichetta del commercio equo e solidale è la garanzia che i coltivatori di caffè, i loro lavoratori e l’ambiente seguano logiche che rispettano l’uomo e l’ambiente, a volte creando dei piccoli progetti a favore dei piccoli produttori, ne abbiamo parlato i tanti articoli, ed in più noi siamo sostenitori di progetto equo. Il caffè Fairtrade è in crescita.
In ultimo, premiare le aziende impegnate nello sviluppo di alternative sostenibili per l'uomo e per l'ambiente, con l'introduzione del caffè bio e delle capsule compostabili!
Facciamo diventare il 2020 l’anno della sostenibilità.
Il periodo di inizio anno è quello dei buoni propositi, auspici e previsioni.
L’anno appena iniziato potrebbe segnare una svolta nelle tendenze e nelle aspettative degli italiani, basta un pò di impegno, che ognuno faccia la sua piccola parte.
Si parla tanto di clima, sarà un 2020 all’insegna di clima, ambiente e sostenibilità. Ma soprattutto segnato da un bisogno sempre più forte di cambiamento che per la prima volta da molti anni scavalca la semplice speranza tra i pensieri degli italiani.
Siamo certi che basta fare la nostra parte quotidianamente ma anche essere di stimolo affinché il nostro prossimo (nel suo piccolo) seguano questi esempi che al momento sono solo avanguardie, ma presto devono essere e saranno la norma.
Noi dedichiamo tempo e denaro per cercare di produrre sempre con meno plastica ed imballaggi, un esempio per ultimo le capsule compostabili a barriera, gli ecokit in aggiunta ai kit compostabili e le consegne in città ad impatto zero con la nostra biciletta elettrica! Ma ecco altri esempi virtuosi di realtà che mi hanno colpito:
- Zero Waste il Guppo su FB o Rifiuti Zero, dove due milioni e mezzo di italiani si sono inseriti in un percorso che li porterà a non conferire rifiuti in discarica entro il 2022;
- Il Mater-Bi, la plastica biodegradabile ed ecologica con la quale si producono stoviglie biodegradabili e alla quale verrà convertito anche il polo chimico di Porto Torres;
- Last Minute Sotto Casa, start up torinese che si è inventata un meccanismo molto interessante ed efficace. A poche ore dalla chiusura dei negozi, con prodotti ancora freschi o prima della scadenza i prodotti invenduti sono acquistabili con il 50% di sconto. Sembra banale? Eppure nessuno ci aveva pensato prima e … funziona!
- Le cannucce di pasta, già di tendenza nei locali milanesi, in sostituzione a quelle di plastica
- Le capsule compostabili a barriera, in alternativa alle capsule in plastica ed all'involucro esterno. Si evita la plastica e si riduce la spazzatura.
- la distribuzione di migliaia di borracce in alluminio negli istituti scolastici o le colonnine di acqua potabile: 60mila per i ragazzi delle medie, ulteriori 40mila per gli alunni delle elementari.
- la casa dei Vigili del Fuoco di Albenga, ben 24 appartamenti, piano terra di 800 metri quadri destinato a uffici pubblici e tutto a consumi zero: riscaldamento, condizionamento estivo, acqua calda sanitaria e per elettrodomestici, energia elettrica per usi comuni;
- gli Orti urbani e sociali in forte crescita da Roma alla Campania, spesso affidati ad anziani o pazienti diversamente abili o con disabilità psichiche;
- la scuola di Favignana, nelle Egadi, che una volta rimaneva chiusa durante l’inverno per difficoltà logistiche ma che dal 2006 sfrutta la tecnologia della formazione a distanza e allora molte famiglie son tornate nell’isola.
Interessanti vero?
Ma perchè non provare a fare tutti noi nel nostro piccolo dei semplici gesti quotidiani che aiutano l'ambiente?
Ecco allora una lista di 12 semplici idee sostenibili da provare subito per uno stile di vita che rispetti l’ambiente!
1. Cammina a pieni o in bicicletta o per spostamenti più lunghi preferire il car sharing o i monopattini. Nello scorso anno in effetti si è moltiplicato a macchia d'olio l'uso di biciclette elettriche e monopattini, che sfrecciano nelle nostre città. Meno figura l'utilizzo di una auto elettriche e car sharing.
2. Una borraccia sempre con sé, da riempire ogni volta che possiamo, in alternativa alla bottiglie di plastica.
3. Non usare prodotti usa e getta, magari preferendo ad esempio i prodotti riutilizzabili come ad esempio spazzolini con testina ricambiabile; rasoi e lime a lunga durata. Sappiate bene che per ogni prodotto usa e getta esiste sempre una sua alternativa sostenibile.
4. Puntare sui prodotti sfusi rispetto a quelli imballati e confezionati: in negozi specializzati e in alcuni supermercati, è possibile infatti comprare pasta, legumi, cereali, detersivi e molto altro sfuso. Così si riducono i rifiuti ma anche i costi.
5. Portarsi il cibo da casa, alternativa valida quando trascorriamo le giornate fuori casa per studio o lavoro e ordiniamo cibo da asporto e ci ritroviamo sempre una serie di altre cose che alla fine butteremo nella spazzatura: la busta di plastica, la vaschetta, le posate, il sacchetto delle posate, le etichette… Portando il cibo da casa sapremo cosa stiamo mangiando, da dove vengono gli ingredienti, iniziamo anche a risparmiare e non utilizziamo plastica da buttare.
6. Facciamo la raccolta differenziata: non c’è alcun dubbio che fare la raccolta differenziata sia un dovere civile e morale di ognuno di noi. Anzi, alla luce dei fatti e di situazioni come quelle che stiamo vivendo in Italia, diventa ancora più necessario informarsi sullo stato attuale della raccolta differenziata in Italia e chiedere sempre di più ai propri Comuni.
7. Utilizziamo le Borsetta in stoffa, da portare sempre con se, inoltre è resistente e riutilizzabile.
8. Comprare di seconda mano. Esistono tantissime alternative di usato, dagli oggetti ai vestiti. Così non soltanto si evita la produzione di nuovi oggetti/capi, ma si rimettono in circolo pezzi ancora perfettamente utilizzabili. Esistono tanti siti a questo scopo, con acquisto o baratto.
9. Non sprecare a casa: piccoli accorgimenti quotidiani, come la costante manutenzione degli elettrodomestici, per avere massima efficienza e minimi consumi; utilizzare il coperchio quando si cucina per ridurre i tempi di cottura; fare i cicli di lavaggio di lavatrice e lavastoviglie sempre a carico pieno.
10. Riparare, riciclare, donare: sono queste le parole chiave da tenere a mente quando pensiamo di buttare via qualcosa. Riparare il buco di una maglietta o la zip dei pantaloni; riciclare i barattoli di vetro e le confezioni dei regali; donare ad amici, parenti o associazioni che conosciamo e che siamo certi faranno un buon uso delle nostre donazioni: azioni semplici, buone e utili per proteggere l’ambiente.
11. Comprare meno, comprare meglio: ogni volta che stiamo per comprare qualcosa di nuovo, allora, diventa essenziale chiedersi: “Mi serve davvero? E perché?”. Questo non vuol dire privarsi di piccoli e grandi sfizi o desideri, ma solo imparare a fare attenzione alle nostre abitudini quotidiane. Perché, ormai lo sappiamo, le nostre azioni hanno sempre delle conseguenze: sull’ambiente, sulle persone, su di noi.
12. Disconnettersi da Internet e social network , piattaforme che invogliano lo spreco e condizionano tanto sul consumismo. In alternativa partecipare ad ad eventi pubblici (manifestazioni, spettacoli, eventi sportivi, concerti)
Oggi, il business preferito dai cinesi in Italia è il caffè.
Ma perché investono su caffè e cappuccino? Secondo il giornale cinese i bar cinesi dilagano in Italia perché molti migranti, a causa della crisi finanziaria, hanno perso il loro lavoro nelle aziende di moda, quindi ripiegano sui bar.
Il loro obiettivo? Fare soldi in tempi brevi, e con i bar ci riescono.
Un’ espansione partita dal Nord, soprattutto da Milano, e che poi ha caratterizzato tutte le regioni d’Italia.
I cinesi in Italia non conoscono crisi. Sono lavoratori instancabili, A Milano, in una via qualsiasi, due bar: cinesi dietro i banconi. Più avanti, un parrucchiere e una lavanderia, con riparazioni sartoriali. Cinesi. La pizzeria offre anche piatti etnici di altri Paesi. Cinesi servono al tavolo, in cucina sono loro a spadellare. Non ci sono orari, dalle nove di mattina a tarda sera sempre aperti. Il bar, poi, non lo aprono per passione, ma per generare reddito veloce. Più tieni aperto, più incassi. Il caffè ed il cappuccino lo vendi ogni giorno. La consuetudine Italiana della colazione al bar o della pausa caffè aiuta. Nei bar non sono richieste competenze, è un’attività semplice, gestibile a livello famigliare: giovani coppie vi passano l’intera giornata. I bambini stanno nel retro, i parenti danno supporto.
Comprano i bar soldi alla mano. Cifre rilevanti, tra licenza e buonuscita all'italiano di turno che vende, in buona parte in nero. L’economia cinese infatti funziona sempre in contanti. È tipico che i parenti in Cina affidino a chi espatria i propri risparmi, per farli rendere velocemente. Dall’Italia, poi, parte un fiume di denaro che ritorna in Cina. Nelle campagne cinesi un operaio guadagna 100, 150 euro al mese. Da noi circa 1.000. In un bar anche 2000. I soldi che il cinese non spende, vivendo con poco all’interno della propria comunità, li invia a casa. E con quelli i parenti investono in nuove attività, magari altri bar in altre città. Acquistare una bar in contanti non implica di per sé illegalità. Ma il nero c’è. A cominciare dalle buonuscite extra per l’italiano che vende, che non figurano e non vengono tassate, all’esistenza di un circuito economico parallelo nella comunità cinese, non è da escludere che ci siano banche clandestine nel retro di altre attività. Prestiti di soldi dalla mafia cinese. Questo è un approccio economico diverso da quello che si è instaurato in Italia. Da noi le imprese hanno un approccio finanziario e speculativo, nascono coinvolgono le banche, che non a caso sono quelle che alla fine guadagnano sempre anche in tempi di crisi.
In ultimo, i cinesi non lasciano ricchezza in Italia, nemmeno con il personale, perché assumono solo altri cinesi all’interno delle loro comunità. Solitamente, schiavi cinesi. O al massimo ripiegano più furbescamente su romeni e africani, anch'essi schiavi, ma che rendono i loro locali meno individuabili come ‘cinesi’.
La presenza di immigrati degrada il mercato del lavoro. Ci stiamo cinesizzando: pochi ricchi e tanti schiavi.
Da anni si ripete che i cinesi si stanno comprando l'Italia, sia a livello di grandi società, che nell'ambito del piccolo commercio, finendo per quello che di più italiano è, ossia il caro e vecchio bar. Insomma, probabilmente tante leggende su bar cinesi continueranno a circolare, o forse non sono poi così tanto leggende.... ma finché i vecchi gestori italiani continueranno a vendere, è certo che tra i migliori acquirenti ci saranno sempre loro.
Il miglior modo per prendersi cura del proprio cuore è prestare attenzione allo stile di vita, lo dicono da sempre i medici, i dietologi e i salutisti... fare attività fisica regolarmente, e seguire un’alimentazione equilibrata. Ecco proprio gli alimenti sono stato oggetto del congresso Platform of laboratories for advances in cardiac experience (Place), che si è tenuto a Roma dove vi hanno preso parte 4 mila cardiologi di tutto il mondo.
“Gli alimenti, se scelti con cura e cucinati nella maniera giusta, sono i veri farmaci del futuro, soprattutto per il cuore», spiega Leonardo Calò, Direttore Uoc di Cardiologia del Policlinico Casilino.
L’ alimentazione tipica del nostro paese, la dieta mediterranea, rappresenta il modello alimentare principale grazie alla sua varietà ed equilibrio. Gli elementi cardine sono i cereali, i legumi, la frutta, la verdura e anche l’olio extravergine di oliva. I cardiologi sfatano alcuni falsi miti su alcuni alimenti e promuovono l'utilizzo del peperoncino, del caffè e del cioccolato fondente. Si, proprio il caffè (sino a tre al giorno) e il cioccolato (30-40 grammi al giorno, a patto che sia fondente all’80-85%), entrambi ricchi di antiossidanti che contribuiscono a regolare la pressione arteriosa e a ridurre il colesterolo. Delle proprietà antiossidanti del caffè ne abbiamo parlato tanto in questo articolo sull'utilizzo regolare del caffè verde.
Si riconfermano super-food pane e pasta, preferibilmente integrali, di farro e di orzo, si confermano alleati della longevità l'uso di spezie e aromi come origano, capperi, cipolla rossa, pepe, curry, zenzero, basilico, prezzemolo.
I cardiologi promuovono vino rosso, frutti rossi-violacei, pomodoro, ancora meglio se cotto perché libera una sostanza che ha azione positiva anche per contrastare il cancro. Da tenere sotto controllo, invece, il consumo di proteine animali. Gli esperti consigliano anche di ridurre – ma non eliminare – il sale, e i succedanei del pane come cracker e grissini che provocano un picco di insulina e fanno solo venire più fame.
Da bocciare lo zucchero in tutte le sue forme più raffinate, dal momento che favorisce l’insorgenza di neoplasie e delle malattie del cuore. Noi da sempre consigliamo, quando non se ne può far a meno, lo zucchero di canna integrale.
Allora, anche se lo sappiamo bene, e viene ripetuto sempre, ricordiamo quale è il vademecum della dieta alleata del cuore.
Si agli alimenti come:
- pasta e pane meglio se integrali
- pesce e carni magre, formaggi a ridotto contenuto di grassi
- cibi poveri di zuccheri semplici ed elevato contenuto di amido e fibre
- le verdure vanno bene tutte, specialmente broccoli, cavoli e carote
- i legumi vanno bene tutti fagioli, ceci, lenticchie, fagioli neri, fave
- tanta frutta fresca, ed invece moderate quantità quella secca come noci e mandorle (non più di 15-20g/die)
- pesce ricco di omega-3: come sardine, tonno, salmone rigorosamente freschi.
No ad alimenti come:
- burro, margarina, biscotti, torte, brioche e crostate confezionate
- tutti alimenti ad alto contenuto di sale e ai grassi saturi
- limitare latticini, uova, sale
La dieta alimentare è fondamentale ma occorre svolgere attività motoria 3 volte alla settimana per almeno 30 minuti consecutivi, con tipologie e intensità che variano in relazione alle diverse caratteristiche individuali di ogni persona. Praticare sport e movimento in sostanza, oltre a stimolare il nostro corpo in maniera positiva sotto molti aspetti, stimola il cuore a mantenersi in salute.
Proponiamo un approfondimento interessante rispetto al tema molto discusso della sostenibilità e il problema del riciclo, dal sito tesionline.it. Si parla del processo di compostaggio e anche della biodegradabilità. Argomenti piuttosto complesso per la degradazione dei materiali polimerici come le capsule per espresso che vanno sempre tenuti sotto controllo e aggiornati.
Il compostaggio è definito anche riciclo organico aerobio, una definizione utilizzata per riciclare i materiali polimerici. Quello che si ottiene alla fine dei processi di degradazione è il compost ed è quello a cui normalmente è sottoposta la frazione organica dei rifiuti urbani, l'umido per intenderci. Queste sostanze organiche vengono trasformate in acqua H2O e CO 2 e calore.
Ma qual' è il processo ?
I rifiuti organici vengono accumulati negli impianti dove i microrganismi, presenti naturalmente nei rifiuti, biodegradano in presenza di aria le sostanze organiche; così producendo anidride carbonica, acqua, compost e calore.
Negli impianti industriali, il compost viene prodotto attraverso un processo che riproduce quanto già avviene normalmente in natura ma accelarandolo, infatti il calore prodotto non si disperde facilmente e causa un incremento di temperatura accelera la reazione di degradazione.
Quando si parla di compostaggio bisogna tenere presente che compostabilità e biodegradabilità sono due concetti affini ma non coincidenti. Infatti una sostanza può essere sicuramente biodegradabile, ma non compostabile, e può essere anche compostabile ma non biodegradabile.
Che significa tutto questo?
Affinché si parli di compostabilità la sostanza deve essere biodegradabile in quel determinato ambiente: infatti non è detto che una sostanza che è biodegradabile in un impianto anaerobico lo sia anche in uno di compostaggio. Viceversa per essere compostabile non basta che si degradi, servono delle altre caratteristiche, in particolare la compostabilità (e quindi riciclabile tramite compostaggio aerobico o anaerobico).
Secondo le norme, le caratteristiche che un materiale plastico compostabile (ossia biodegradabile in presenza di batteri naturali e alte temperature) deve avere sono le seguenti:
• Biodegradabilità: la capacità del materiale di essere bioconvertito a CO 2. Con un grado di conversione di almeno il 90% in 6 mesi.
• Disintegrabilità: la frammentazione e perdita di visibilità nel compost finale (assenza di contaminazione visiva) a contatto con materiali organici per un periodo di 3 mesi, la massa del materiale deve essere costituita almeno per il 90% da frammenti di dimensioni inferiori a 2 mm. Se biodegrada, ma non passa attraverso la disintegrazione, quindi se dopo tre mesi c’è soltanto il 50% frammentato, allora non è compostabile.
• Assenza di effetti negativi sul processo di compostaggio (verificata con una prova di compostaggio su scala pilota).
• Bassi livelli di metalli pesanti (al di sotto di valori massimi predefiniti). Nonché assenza di effetti negativi sulla qualità del compost (es.: riduzione del valore agronomico e presenza di effetti ecotossicologici sulla crescita delle piante). Una prova di crescita di piante è eseguita su campioni di compost dove è avvenuta la degradazione del materiale di prova. Quindi non si deve evidenziare alcuna differenza con un compost di controllo.
• Altri parametri chimico-fisici che non devono cambiare (o comunque si devono mantenere entro i limiti stabiliti) dopo la degradazione del materiale in esame sono: pH, contenuto salino, concentrazione di solidi volatili e concentrazione di N, O, Mg e K.
Ciascuno di questi requisiti è necessario per la definizione della compostabilità .
In parole povere un prodotto biodegradabile solitamente si decompone del 90% entro 6 mesi, mentre un prodotto compostabile si disintegra totalmente in meno di 3 mesi.
Per concludere un aspetto fondamentale riguarda la certificazione dei materiali biodegradabili o compostabili, secondo la normativa europea EN 13432. I due principali enti certificatori utilizzati in Italia sono il TÜV Austria ed il Consorzio Italiano Compostatori.
Avete da tempo la macchinetta del caffè e non l’avete mai pulita? Bene, allora questo articolo fa per voi! Cosa significa decalcificare e perché bisogna farlo? Decalcificare dovrebbe essere un'attività di manutenzione ordinaria, da non trascurare per far sì che la mostra macchina funzioni sempre bene!
L’ acqua che utilizziamo per preparare il caffè, soprattutto quella del rubinetto, contiene sali di calcio e magnesio, che quando si riscaldano possono produrre calcare. Se avete notato che la vostra macchina è più rumorosa, con un rumore cupo, o se la fuoriuscita del caffè è più lenta, il caffè con sapore amarognolo, è probabile che la macchinetta sia incrostata di calcare, necessita di pulizia.
Una macchina del caffè normalmente va decalcificata almeno due volte l’anno, ma è possibile che si debba procedere alla decalcificazione più spesso, a seconda del tipo di acqua che utilizzate e della quantità di calcare che si deposita all’interno della macchina. A proposito di acqua, in questo articolo abbiamo parlato di che acqua utilizzare e come utilizzare l'addolcitore nella macchina da caffè.
Decalcificare la macchina da caffè è molto semplice e ci vorranno al massimo dai 20 ai 30 minuti. Vediamo come passo passo come procedere.
Preparate la macchina: accendete la macchina da caffè ed assicuratevi di aver rimosso le capsule.
Posizionate un contenitore di scolo sotto il beccuccio di uscita del caffè, serve per eliminare l'acqua e il liquido decalcificatore. Riempite il serbatoio dell’acqua con i litro di acqua + un prodotto decalcificante. Bisogna procurarsi il prodotto giusto per la decalcificazione. Il consiglio è quello di preferire dei prodotti non troppo aggressivi, o decalcificanti che riportano la scritta eco, che dovrebbero essere naturali o comunque un po meno aggressivi e a basso impatto sull’ambiente. Noi consigliamo Bio Domus Decalcificante, un’ottimo rapporto qualità prezzo e non troppo aggressivo.
E' sconsigliato l’uso dell’aceto e bicarbonato, perché, seppur efficace contro il calcare, se utilizzato a lungo andare potrebbe rovinare la macchina del caffè, e per il sapore che lascia per qualche giorno. Per la diluizione del prodotto seguite le indicazioni consigliate sulla confezione del prodotto che avete scelto. In genere circa 125 ml di prodotto e acqua per un totale di un litro. Erogate due tazze di acqua calda/vapore, poi spegnere la macchina, riprendere l’erogazione di acqua calda dopo 20 minuti, procedere più volte fino a svuotare il serbatoio che, una volta rimosso, va lavato con acqua corrente. Una volta finita la decalcificazione risciacquare tutto facendo fuoriuscire circa 2 litri d’acqua da ciascun erogatore della macchina.
Le macchine da caffè normalmente sono tutte simili, invece le Nespresso hanno solo due tasti multifunzione, ecco come attivare la “modalità di decalcificazione“. Accendete la macchina, aspettate che le spie luminose dei pulsanti smettano di lampeggiare, poi tenetele premute entrambe per 3-5 secondi. Le spie luminose inizieranno a lampeggiare velocemente per indicare che la decalcificazione è attivata.
Premete il pulsante “caffè lungo” per iniziare a decalcificare, e far uscire tutto il prodotto, lasciare spenta la macchina per 20 minuti e poi riprendere con la soluzione decalcificante. Una volta finito di decalcificare dovete pulire la macchina: riempite il serbatoio con acqua fresca, premete il tasto “caffè lungo” e lasciatela uscire tutta.
A questo punto, che sia a cialde, a capsule o a miscela, la vostra macchinetta del caffè sarà pulita, igenizzata e sopratutto libera dagli “ingorghi” che il calcare aveva in precedenza creato. Ricordate che questo procedimento andrebbe fatto almeno 2 volte all’anno, sempre accompagnato da una periodica pulizia e igiene di tutti i pezzi della macchinetta.
Che cos’è il Black Friday? Bhè! tutti sappiamo cos’è! Basta cercare sul web e sarete sommersi di offerte di prodotti in vendita a prezzi scontati... Vi invitano all'acquisto , leggerete decine di articoli per spiegarvi come e perchè acquistare e spendere per il Black Friday.
Ovviamente è sempre made in USA, patria delle mode consumistiche. Questo Black Friday si apre per molte aziende già oggi, anche se la data ufficiale è il 29 novembre. Noi già abbiamo scritto il nostro pensiero in passato, su questa giornata, con numeri alla mano. Ecco qui lo scorso articolo.
Il 29 Novembre a noi non dà né gioia né piacere. I grandi marchi concedono sconti sui beni di consumo per incoraggiarci a comprare cose che normalmente non acquisteremo, e che continueranno a lasciarci tristi, anche dopo averli desiderati e acquistati. E' arrivato il momento di "cambiare questo modello insostenibile che distrugge l’ambiente per il profitto di pochi”, hanno scritto in un comunicato i ragazzi del Fridays for Furure, che promuovono lo sciopero globale per il clima proprio per il 29 Novembre.
E’ vero, il Black Friday in questo sistema produttivo dà lavoro a milioni di persone, ma è altrettanto vero che ormai è diventato insostenibile.
Ogni anno finiscono in mare 12 milioni di tonnellate di plastica per lo più usa e getta e imballaggi. Lo smog aumenta a dismisura, condizioni dure e insopportabili per milioni di lavoratori costretti a turni e straordinari, l ’impossibilità di piccole aziende a competere con scontistiche e marketing sfrenato, infine costrette a chiudere. E se non è sostenibile, va contrastato, anzi boicottato, perché se gli ecosistemi collassano non sarà il nuovo televisore al plasma o l’ennesimo smartphone a salvarci o a renderci felici.
Non si tratta di vivere in maniera antistorica. E' corretto acquistare su Amazon oggetti difficili da trovare nei negozi, continuare a vivere una vita normale e comprare ciò che serve, noi negozi e on-line, siamo noi i primi ad avere un e-commerce. Quello che si dovrebbe cambiare è la prospettiva sull’acquisto. I prodotti sottocosto sono una trappola, le offerte tre per due è meglio evitarle, i super mega sconti portano solo cose inutili. Si dovrebbe quanto meno tornare ad acquistare beni per necessità, non come un piacere quasi drogato. Esseri favorevoli al consumo critico, quello necessario. Preferire prodotti che non danneggiano l'ambiente e sostenere i diritti dei lavoratori.
Noi di Madreterra Caffè protestiamo contro il BlackFriday e lanciamo la stessa alternativa di sempre, ossia semplicemente "non comprare nulla per un’intera giornata", o se si deve comprare per necessità privilegiare i piccoli produttori locali.
E allora ecco qui delle verdi alternative alla giornata Nera:
- una passeggiata all’aperto in un parco
- ritrovare un po' di natura e giocare all'aperto con i figli, da quanto tempo non lo fate?
- piantare un albero
- adottare un bambino a distanza?
- regalarvi un viaggio di volontariato?
Venerdì riprendiamoci il nostro tempo e dipingiamolo di gioia, armonia e verde. Che di nero ce n’è già abbastanza.
Da quest'anno un bar davvero insolito offre una grande lezione sociale e ambientale a tutti. Al polo sociosanitario di Ostia, il caffè e la brioche, li preparano e li servono dei ragazzi con con sindrome di Down. Sono i primi ragazzi che in autogestione hanno avuto la possibilità di iniziare un'esperienza lavorativa per il loro futuro. Il bar è gestito da Anffas, l'Associazione nazionale famiglie e persone con disabilità intellettiva e/o relazionale,
Al momento, i ragazzi disabili che seguono il percorso di inserimento lavorativo con Anffas sono 8/10. Di questi 5 già lavorano: due in un bar, altri due in mense di imprese che fanno ristorazione collettiva. Hanno potuto frequentare corsi per apprendere le modalità di gestione della distribuzione del caffè e mettersi così subito al lavoro, socializzare e inserirsi nel sociale. Ma stanno facendo di più!
La particolarità di questo esperienza è anche la rivoluzione green, infatti le tazzine da caffè, bicchieri e piatti sono tutti compostabili e riciclabili. Le posate invece posso essere lavate e riutilizzate. La carta igienica e quella per le mani, le sedie e i tavoli: sono tutti prodotti con materiali 100% riciclati. Anche la mensa dei ragazzi utilizza acqua corrente filtrata da un erogatore, e sulle finestre è stato installato una pellicola che filtra il 99% degli ultravioletti, questo per renderle ad alto rendimento termico sia in estate che in inverno.In tutto il polo sociosanitario, negli uffici, al bar e in mensa, e nelle sale terapia non mancano i cestini per la differenziazione dei rifiuti. A controllare tutti Giuseppe Di Blasio, uno degli otto ragazzi impiegati nel bar, che ha svolto un corso sui rifiuti e sulla differenziazione dei prodotti e mette tutti in riga!
"Spero che questa buona pratica del plastic free si diffonda sempre di più e ovunque" - si augura Di Blasio - "La plastica sta soffocando i nostri oceani e distruggendo il nostro pianeta. Sta inquinando i mari e uccidendo gli animali".
Da Ostia una grande lezione di filosofia ambientale, una storia che ci insegna l'utilità nel darsi da fare anzichè lamentarsi, per combattere il sistema che brucia ogni genere di risorsa, sia umana che ambientale.
Spiegare come distinguere tra un buon caffè ed uno mediocre è cosa lunga e difficile, specialmente quando entra in campo anche il gusto personale. Possiamo invece spiegare come degustare un caffè e come percepire e valutare gli indicatori di qualità di un ottimo caffè espresso: crema, corpo, morbidezza e intensità dell'aroma, retrogusto.
La degustazione è un approccio scientifico, che utilizzano gli esperti, e ci sono delle regole ben precise da seguire.
Innanzitutto trovare un ambiente preferibilmente silenzioso che favorisca la concentrazione, nessun profumo invadente, una tazza pulita e calda, acqua calda a 90 gradi, e soprattutto un caffè amaro, mai con lo zucchero. Si utilizza per mescolare e assaggiare un cucchiaio adatto in acciaio inossidabile, per non alterare i sapori.
Sfatiamo subito un mito, che un buon espresso si riconosce dalla tenuta che la crema ha nel tenere lo zucchero in sospensione!
Questa è una grande bufola! La schiuma del caffè viene data dal caffè di tipo Robusta con tostatura scura, molto oleoso, corposo, più amaro ma meno pregiato rispetto all'arabica, che invece rilascia una cremina dolce.
Capiamoci subito, spesso e volentieri la Robusta viene associata a qualcosa di negativo. Non è così, ci sono ottime Robusta che, con le loro caratteristiche peculiari, danno un contributo importante alla miscela. Arabica e Robusta servono a creare una miscela bilanciata ed equilibrata. Soprattutto se si vuole incontrare il gusto di tutti i consumatori.
Ritorniamo alla nostra degustazione e distinguiamo la degustazione da esperti, professionale, in genere utilizzata dai torrefattori per capire le note aromatiche dei singoli caffè per creare la miscela perfetta e la degustazione dell'espresso istantaneo per la valutazione del buon caffè al bar ed in casa. Per la degustazione professionale il caffè non si prepara con una macchina ma aggiungendo acqua calda con movimenti circolari in un filtro carta dove precedentemente è stato messo su un caffè macinano grossolanamente. La brodaglia scura del caffè viene assaggiata aspirandolo rumorosamente , in modo da far arrivare sulla lingua liquido e aria, il liquido viene fatto roteare sulla lingua e non viene ingoiato, ma sputato. Questo tipo di assaggio permette di discriminare molte sensazioni: in generale la parte posteriore della lingua discerne l’amarezza, i lati della lingua valutano l’acidità (sensazione positiva, in certa misura, nei caffè arabica). La punta della lingua discerne invece i sapori specifici, fruttato, legnoso, caramellato, floreale ecc.
L' assaggio del caffè espresso, invece, è usato per valutare il caffè nelle condizioni generali finali, il caffè che beviamo al bar o in casa nelle cialde o nelle capsule, cercando sensazioni non professionali, ma che il consumatore comunque avvertirà.
Nell’ assaggio dell’espresso, che sia chiaro, una corretta preparazione è fondamentale, macchinetta, acqua, pulizia, macinatura ecc. sarà determinante per la valutazione del caffè, poichè anche il miglior caffè, se preparato male, perderà molto della sua qualità.
Vediamo allora come si degusta un caffè espresso.
1. osservare la crema del caffè, deve essere morbida e densa, com piccolissime bollicine di anidride carbonica uniformi. Se le bolle sono poche e di grandi dimensioni, significa che il caffè è stato estratto troppo rapidamente. Se sono dense, invece, probabilmente è stato estratto troppo lentamente e potrebbe essere bruciato.
2. Utilizzare l' olfatto, ossia valutare quanto è profumato il caffè, o meglio quanto è ampia la gamma di profumi e sfumature che se ne percepiscono, cercando di assimilare ciascuna componete olfattiva a una nota conosciuta. Girare un po' il caffè in tazza con un cucchiaino, le principali sfumature che si riconoscono sono la tostatura, il caramello, il tabacco, gli agrumi e i fiori.
3. Dopo vista e olfatto, il gusto diventa il grande protagonista della degustazione. Si beve un sorso d'acqua, per eliminare eventuali sapori in bocca. Il caffè viene quindi assaggiato aspirandolo rumorosamente , in modo da far arrivare sulla lingua liquido e aria, e viene fatto roteare sulla lingua. Ecco vengono fuori le prime sensazioni, poi si continua l'assaggio lentamente, a piccoli sorsi, distribuendo il caffè in tutta la bocca in modo uniforme, si riconoscono le prime sensazioni della tostatura, il caramello, il tabacco, frutta secca, gli agrumi e i fiori. Ripetere questo passaggio, aspettando qualche minuto per percepire il retrogusto . Il retrogusto è quello che resta in bocca dopo aver deglutito. Un buon caffè espresso, ben estratto, deve lasciare una bocca ampia e rotonda, morbidamente avvolta da una sensazione di tostatura piacevole con note di acidità e freschezza ben abbinate alle note calde di frutta da guscio e speziate.
Come si percepisce, la degustazione del caffè deve prendere tutti e tre i sensi, vista, olfatto e gusto, nella giusta misura e tutti e tre insieme.
Tempo fa è stat proposta una sfida: provare ad assaggiare un sorso di caffè "eliminando" l'olfatto, tappandosi quindi il naso. E' stato impossibile: il mix di aromi è infatti così ricco da essere esaltato solo continuando a combinare i due sensi, gusto e olfatto, che si cercano e si rafforzano a vicenda.
Capule compostabili 2.0: biodegradabile, compostabile ed a barriera. È la nuova capsula per caffè di Madreterra in collaborazione con i maggiori produttori europei di packaging per alimenti. L'unica vera alternativa, delle compatibili, di capsule caffè non inquinanti, insieme alle capsule in acciaio da riempire.
Attualmente commercializziamo già da diversi anni e con eccellenti risultati le Madreterra Nespresso ORO e Madretrerra a Modo Mio Oro e Arabica 100%
Il Nostro impegno per un mondo Plastic Free continua e con questa nuova capsula eliminiamo anche l'ultimo refuso di plastica, che imballava le 10 capsule compostabili. Fino ad adesso, l'imballo secondario in plastica è stato utile per il mantenimento dell'aroma creando una barriera all''aria, che ossida il caffè, mantenendo così una scadenza di 2 anni.
La nuova capsula 2.0 è realizzata al 100% in Pla Ingeo, un biopolimero ottenuto interamente da risorse vegetali rinnovabili. La materia prima alla base del biopolimero è amido di mais coltivato appositamente per applicazioni industriali.
Molti test sono stati effettuati per ottenere un risultato di una capsula stabile, di raggiungere la pressione di erogazione che garantisca un caffè ottimale per gusto, aroma e crema, e in grado di disintegrarsi se posta in condizioni di compostaggio industriale.
La capsula infatti è certificata ok compost, si può smaltire nell’umido unitamente al caffè, il quale è un preziosissimo componente per la produzione del compost e per la generazione di biogas.
Ma su questa capsula, il vero passo avanti, come detto, rispetto alle capsule compostabili sul mercato, è la caratteristica di barriera all’ossigeno atmosferico, che permette di preservare a lungo le qualità organolettiche del prodotto contenuto evitando gli imballi secondari e riducendo di conseguenza la generazione di rifiuti.
Ecco le caratteristiche tecniche:
Certificazione ok compost. Elevata barriera all’ossigeno TMC 18 mesi
Eccellente qualità del caffè erogato
Nessuna cessione di odori
Capsula 4 stelle OK Biobased
Senza plastica fossile
Senza alluminio
Smaltibile nell’umido
Senza Tetraidrofurano (THF) e senza Alcool Polivinilico (PVA)
Senza imballo secondario
Iniziamo la vendita con la capsula compostabile Nespresso Bar dove gusto cremosità e aroma del caffè sono così assicurati, soddisfacendo le esigenze di tantissimi clienti.
Fairtrade è il marchio internazionale di certificazione del commercio equo e solidale. Contraddistingue i prodotti realizzati senza sfruttamento dei lavoratori e dell’ambiente. È il Marchio di certificazione del commercio equo e solidale che puoi trovare in migliaia di punti vendita in tutta Italia.
Puoi trovarlo sugli scaffali del supermercato, al bar, nelle mense scolastiche, nei ristoranti, nelle botteghe ed in tantissimi e-commerce.
Questo breve video spiega meglio che significa fair trade. L' esempio del video è proprio il caffè!
Scopri i prodotti di di caffè Madretera a marchio Fairtrade, come Equocaffè in cialde, Madreterra A Modo Mio e Madreterra Nespresso. Prova anche i Tè e Tisane
Ovunque ti trovi puoi fare una scelta di consumo responsabile!
Risparmiare sugli acquisti, soprattutto quelli alimentati oggi è possibile, grazie ai Gas.
I Gas(Gruppi d’Acquisto Solidale) si stanno diffondendo, già da un pò di anni, sul tutto il territorio nazionale, ormai se ne contano a centinaia.... ma cosa sono? e come funzionano?
Il Gas è un gruppo di persone (possono essere amici, persone del condominio, oppure famiglie incontrate in parrocchia, ma anche i colleghi di lavoro, le compagne della squadra di pallavolo, gli amici del circolo...ecc.) che decidono di fare la spesa insieme, direttamente dai produttori, con i quali instaurano un rapporto di fiducia.
Nella maggior parte dei casi vengono creati per acquistare prodotti alimentari, ma esistono anche altre forme di gruppi d’acquisto che hanno come unico scopo quello di ottenere prezzi più vantaggiosi per singole categorie merceologiche come, ad esempio, prodotti per la pulizia della casa e vengono definiti semplicemente GAC – Gruppi Acquisto Collettivo.
Non necessitano di struttura organizzativa, (anche se i più grandi Gas sono sotto forma di Associazione ) basta un un referente che si occupa di coordinare gli ordini e i rapporti con il produttore.
Generalmente nell'acquisto con il Gas il risparmio è consistente perchè la merce viene acquistata all’ingrosso, possibilmente da aziende locali, con minori costi di trasporto e imballi, ma soprattutto in assenza di intermediazioni. Questo permette un risparmio sia per le aziende, sia per i consumatori.
Ma attenzione! Il gruppo è di acquisto, ma è anche "solidale"- l'intento è quello di porre la solidarietà alla base della collaborazione Gas-produttore. Spunti solidali che vanno dal rispetto dell’ambiente al consumo consapevole, dall’attenzione verso territori depressi e in difficoltà a qualsiasi altra finalità meritoria dal punto di vista sociale.
I Gas non si fanno forza della loro domanda organizzata per tirare giù il prezzo e strappare condizioni vantaggiose dai produttori, ma insieme ad essi cercano le condizioni migliori per entrambi e il prezzo giusto che riconosca degnamente il lavoro dei produttori e sia compatibile, e crei vantaggio, con le tasche dei consumatori.
La riduzione degli scarti, degli imballaggi, dei trasporti e del numero di passaggi porta normalmente ad un risparmio del circa 20% rispetto a prodotti di pari qualità acquistati in altri circuiti distributivi (mercati e fiere) e del 30-40% rispetto alla grande distribuzione.
Si stabilisce in questo modo un canale diretto tra Gas e Produttore, un rapporto fiduciario tra produttore e consumatori, alimentato dalla condivisione di intenti. Il rapporto diventa più personale, si aprono possibilità di sperimentare nuove modalità, nuovi prodotti, impensabili nel commercio tradizionale. La merce non è più solo un prodotto ma diventa un elemento accanto ad una relazione.
Capiamo così che aprire un GAS non è complicato, anzi diventa entusiasmante! È molto più deprimente prendere la macchina per chiudersi in un centro commerciale. Ci vuole solo un po' di impegno per partire con la prima riunione il primo ordine. Le successive saranno un' occasione di incontro e condivisione, e spesso sono accompagnate da una fetta di torta o da un buon caffè! Inoltre, partecipare ad un Gas è un' esperienza formativa: alcuni gruppi, infatti, attribuiscono molta importanza agli aspetti culturali e conoscitivi ed organizzano incontri sul consumo critico e sull'economia solidale.
Il sito "Apri un Gas in cinque mosse” nasce grazie all’esperienza diretta dei soci: spiega passo passo come procedere e mette in condivisione l’elenco di produttori già selezionati. Si tratta di vero esempio di comunicazione efficace sia in termini di grafica semplice sia in termini di contenuto valorizzando gli aspetti più piacevoli di questa scelta, dalle relazioni solidali alla possibilità di approfondire i temi dell’alimentazione e della filiera corta.
Oltre alla guida, è stato creato un gestionale, i Gruppi, che permette di gestire con facilità gli ordini e di condividere listini e informazioni. Si tratta di un free software progettato per chi voglia iniziare questa bella avventura.
L’iniziativa potrà essere replicata ovunque: se i Gas. crescono ci guadagnano tutti, non solo le famiglie ma anche le comunità.
Allora cosa aspettate ad aprirne un Gas nella vostra zona?
Madreterra caffè collabora già con tanti Gas in vari punti d'Italia. Ha creato un listino minimo di 300€ di imponibile con prodotti scontati dal 20 al 30%. La spedizione è quasi sempre gratuita con con imballi minimi.
Sei stanco delle capsule caffè in plastica? Stai pensando di acquistare una macchina da caffè e non sai se prenderla a capsule o per cialde?
Ne parliamo qui, su questa pagina.
Prima di tutto, spieghiamo come sono strutturate le cialde e capsule.
Nelle cialde in carta il caffè già macinato e pressato è contenuto, in circa 7/8 gr., all’interno di due veli di carta filtro. Il flusso di acqua a 90°C attraversa l'involucro di carta e raggiunge poi la tazzina sotto forma di espresso.
Le capsule, invece, sono dei piccoli contenitori in alluminio o plastica dove viene contenuto il caffè di circa 5/6 gr. pronto per essere preparato. La macchinetta deve bucare l'alluminio o la plastica per far passare il flusso d'acqua ed erogare il caffè.
Il sistema delle cialde in carta è l' E.S.E. (Easy Serving Espresso). È già diffuso e apprezzato perché permette di preparare un espresso in modo veloce e semplice, senza errori e senza sporcare in giro. La cialda permette una preparazione semplice e veloce un espresso a regola d’arte come al bar, garantendo la freschezza di ogni singola dose e lasciando inalterato tutto l’aroma del caffè.
Le capsule invece, come detto, sono costruite in plastica o alluminio dove all'interno viene conservato il caffè pronto per essere preparato, ne troviamo sul mercato più di 20 marchi diffusi, con struttura e forma diverse, ideate per determinati Brand e vanno bene solo se utilizzate su quelli.
I sistemi più diffusi sono quelli di Nespresso, Lavazza, Illy, Bialetti, Uno System, Nestlè ecc. con alcuni marchi, come Lavazza, o Illy, che hanno ideato più sistemi diversi (Point, Modo mio, Firma, Blue) ecc.
Già sembra tutto chiaro, le capsule (e a sua volta le macchinette) vengono costruite con un sistema prioritario ed esclusivo, affinchè siamo costretti a comprare sempre quelle! Se volete approfondire ancora di più l'argomento abbiamo parlato delle cialde in " Il migliore caffè è in cialda di carta"
Allora elenchiamo uno per volta, e specifichiamo quali sono davvero i vantaggi per preferire le cialde di carta!
1. Espresso corposo e cremoso
Grazie alle sue caratteristiche fisiche, la corposità del caffè espresso delle cialde è molto più densa e cremosa, con un gusto più omogeneo. L’acqua non deve attraversare materiali resistenti come plastica o alluminio, ma solo un sottile involucro di carta.
2. Fa bene all'ambiente, è la scelta Green
Le cialde sono composte da materiali completamente biodegradabili: per questo motivo possono essere gettate tranquillamente nell’umido o riciclate. Ne abbiamo parlato tantissimo in questo articolo, e abbiamo spiegato che è da preferire anche alle capsule compostabili.
3. Materiali naturali
La cialda è sostanzialmente una bustina di carta che contiene un quantitativo standardizzato di caffè, di solito circa 7/8 grammi. L’involucro è composto in parte da cellulosa e assomiglia un po’ a quello che viene usato nelle bustine da te, quindi possono essere gettati nell’umido. Il caffè viene sigillato e isolato con materiali naturali, quindi il sapore del risultato finale dovrebbe conservare completamente la fragranza e l’aroma della materia prima appena torrefatta.
4. Non contengono residui tossici
Con le cialde, l’acqua bollente attraversa un filtro in carta vegetale 100% naturale, che non rilascia residui.
Nelle capsule: il getto d’acqua bollente deve attraversare il foro appena bucato dell’alluminio o della plastica e rischia di portare con se alcuni residui, come ad esempio il furano, questo non avviene per le capsule compostabili, prodotti con materiali naturali.
5. Compatibilità con tante macchine
Le cialde E.S.E. rappresentano ormai uno standard: hanno tutte la stessa dimensione e sono compatibili con numerose macchine da caffè presenti in commercio. Si ha così la libertà di scegliere che tipo di macchina acquistare, valutando il design e la qualità in termini di struttura e componenti. Questo non sempre avviene con le capsule, come detto, sono ideate per determinati sistemi e vanno bene solo se utilizzate su quelli.
6. Libertà di scegliere design e qualità della macchina caffè
Come detto le capsule sono esclusive del Brand che le produce, e vengono introdotte sul mercato contestualmente alla vendita di macchinette a bassissimo prezzo (da 29€ a 69€ circa) normalmente prodotte in Cina con materiali scadenti. Tutto ciò comporta la rottura dopo pochi anni, senza la possibilità di riparazione. Anche la possibilità di sostituire una guarnizione ci è negata.
7. Più vantaggiose per il portafoglio
L’assenza di materiali come la plastica o il metallo permette di abbattere i prezzi: mediamente, le cialde da caffè costano il 40% in meno rispetto alle capsule, pur garantendo un miglior risultato.
Quindi, è semplice da intuire, che se calcoliamo il consumo medio per famiglia di circa 3 caffè al giorno, in un anno viene ammortizzato l'acquisto della macchina da caffè.
Facciamo degli esempi. Le capsule compatibili Nespresso, Uno System e Nescafè Dolce gusto contengono meno caffè del previsto (circa 5,5 - 5,8 gr di caffè contro i 7 gr della capsula Modo Mio o Espresso Point) con un costo variabile dai 20-25 centesimi.
Le cialde più usate, quelle tipo ESE 44, contengono circa 7,2 grammi di caffè, le cialde Madreterra Bar e Oro 8 grammi di caffè pregiato, la giusta dose. con un costo di 18-20 centesimi. Quindi, più caffè, più cremose e meno care.
Considerate che il dosatore dei Bar eroga 8-9 grammi di caffè, quindi solo con le cialde si riesce ad ottenere una tazzina di caffè con una buona crema come quella del bar.
Attenzione però: il gusto dell’espresso può subire delle leggere variazioni a seconda della combinazione cialda-macchina.
Questo vuol dire che ogni cialda andrebbe abbinata sempre alla miglior macchina da caffè, alla giusta pulizia e manutenzione ed all'uso di buona acqua. (A proposito di che acqua utilizzare per un buon caffè)
Al lettore le proprie conclusioni.
Come sappiamo il buon caffè nelle case degli italiani non manca mai. Se siete tipi da caffè preparato con la moka allora potreste partire avvantaggiati, ma se il caffè lo preparate con la classica macchinetta in cialde o capsule, con un minimo di impegno e separando il caffè dall'involucro allora questo articolo fa decisamente al caso vostro.
Una volta preparato il vostro espresso, il fondo del caffè utilizzato non si butta! Assolutamente no!
Gettarli tra i rifiuti sarebbe un vero peccato perchè rappresentano una miniera di antiossidanti per orto e giardino e possono essere facilmente riutilizzati in svariati modi ingegnosi, da dedicare alla cura della bellezza e della casa
In questo articolo abbiamo parlato dell'utilizzo dei fondi di caffè per l'orto e il giardino, qui vi parleremo dell'utilizzo in casa.
Potete utilizzare i fondi del caffè come colorante naturale per tessuti. Portiamo i fondi di caffè a ebollizione mescolando per dividerli e scioglierli nel liquido. Spegnere solo a ebollizione avvenuta e aspettare che si raffreddi un po’. Filtrale l'acqua ed eliminare le particelle grosse rimaste. A questo punto immergere il tessuto per una mezz’ora, e assicurarsi che abbia assorbito il colore in ogni sua parte. Strizzare eliminando i liquidi in eccesso e poi mettere ad asciugare, preferibilmente al sole.
Il caffè è anche un antiodorante e rinfresca l’aria, grazie al suo potere assorbente: basta mettere una piccola parte di due tre fondi di caffè in frigo per neutralizzare i cattivi odori. I fondi di caffè, inoltre, possono essere utilizzati come un sapone per eliminare gli odori dalle mani dopo aver cucinato.
Utilissimo è il caffè rimasto per rigenerare i nostri mobili da punti e graffi. E' un rimedio pratico ed economico. Ecco come procedere: cospargere e strofinare sulla parte danneggiata del mobile una pappetta preparata con fondi di caffè e acqua tiepida. Lasciare agire per qualche ora e poi lucidare con uno straccio morbido o con un batuffolo di cotone. Se il punto da trattare è piccolo il tutto è semplicissimo. Se i graffi della superficie in legno sono troppo profondi, bisogna utilizzare insieme al caffè della segatura e colla bianca.
Prendete la quantità di segatura necessaria e mescolatela con un po’ di colla bianca e i fondi di caffè nel quantitativo dettato dal colore del mobile. Aggiungete più caffè se il mobile è scuro o meno caffè se il mobile è leggermente più chiaro. Applicate il composto sulle crepe o sui graffi, lasciate asciugare e poi pulite la superficie con un panno morbido. Se vi vuole conferire alla superficie un aspetto brillante spruzzare un pò di lacca per capelli. rende il tutto brillante e protegge.
Provare per credere!
Inizio anni '90 , quando iniziarono ad apparire sul mercato, le cialde e capsule monodose è iniziata una vera rivoluzione nelle abitudini degli Italiani, tanto che già nel 2013 le vendite di caffè porzionato ha superato quelle per il caffè della moka. Piccole, pratiche, veloci e con un'ottima erogazione, ma difficili e impegnative da riciclare si portano dietro un pesante bagaglio di impatto ambientale.
Abbiamo già parlato qui di come poter riciclare le capsule, ma ormai da un po’ di anni e tra gli operatori del settore c’è confusione, sui riciclabili e sulle capsule compostabili.
Ma l’ambiente non aspetta il mercato, Ed allora, bisogna trovare il giusto compromesso, lavorare sodo ed offrire un prodotto totalmente “ecosostenibile“
La capsula Madreterra compostabile è frutto di 3 anni di ricerca di Madreterra caffè, e tantissime prove con i suoi partner torrefattori, ma finalmente è realizzata e si differenzia con i rifiuti organici. Una volta trattata nei siti di compostaggio, si degrada fino a diventare compost in 6 mesi.
La compostabilità è oggi ritenuta il massimo dell’efficienza e della eco-sostenibilità; per maggiori delucidazioni in merito, si rimanda a siti che meglio e scientificamente spiegano differenze e vantaggi dei materiali compostabili. Qui solo alcuni dettagli sui materiali:
La capsula a barriera è in Acido Poliattico (PLA) mentre la pellicola superiore è formata da uno strato di pergamena di cellulosa a barriera e uno strato di tessuto in PLA. Entrambi i materiali garantiscono i requisiti di compostaggio e biodegradazione.
L’elevata barriera all’ossigeno e i risultati dei test sulla migrazione (food contact) garantiscono una conservabilità di 18 mesi. Il materiale è certificato OK biobased Tuv con il massimo risultato di 4 stelle.
La capsula, poi, è frutto di studi e test, sui materiali e sulla macinazione del caffè, che hanno portato ad un prodotto perfettamente performante, ovvero compatibile con tutte le macchine ad uso domestico che utilizzano il sistema Nespresso e A Modo Mio.
Le due tipologie di compatibili Nespresso e Lavazza a Modo Mio contengono le due varianti di miscele pregiate già conosciute e molto apprezzate dai nostri clienti , la miscela BAR e la superlativa miscela ORO
Un altro piccolo tassello, sempre migliorabile, da aggiungere alla salvaguardia dell’ambiente, senza rinunciare alla qualità e continuando a seguire le tendenze di mercato. Ricordiamoci che l’alternativa è sempre possibile, la vera rivoluzione è nelle cialde in carta compostabili: scegliamo anche l'ecokit (zucchero, Palettina, bicchierino, NO PLASTIC) per una spesa più consapevole. Qui un articolo che abbiamo pubblicato recentemente per spiegare i notevoli vantaggi della cialde in carta.
Il cappuccino proprio come al bar. Avete mai provato a farlo a casa?
Innanzitutto ecco le giuste dosi: il cappuccino perfetto è composto da un terzo di latte, un terzo di caffè e un terzo di schiuma. 125ml di latte intero, 25ml di caffè. Poi zucchero o cacao o cannella per chi li vuole.
Molte macchine per il caffè hanno in dotazione la lancia del vapore con cui montare il latte e creare la schiuma caratteristica del cappuccino. In questo caso basta semplicemente scegliere un buon latte, meglio se freddo, posizionarlo all’interno di un recipiente metallico e poi azionare la lancia a vapore per fare la schiuma.
Il segreto è la pendenza del recipiente metallico che deve essere anche abbastanza freddo. La lancia del vapore non deve essere posizionata perpendicolare all’interno del recipiente di metallo, ma obliqua. In pratica dovete posizionarla come se doveste spillare della birra. In questo modo il calore creerà un vortice all’interno del latte.
Poi ricordate sempre di far fuoriuscire l’acqua dall’erogatore di vapore prima di montare il latte altrimenti il cappuccino risulterà acquoso. È importante che la lancia si trovi appena sotto la superficie del latte.
Per chi non ha l’erogatore del vapore della macchina del caffè ecco alcuni metodi su come si può ottenere ugualmente la schiuma del cappuccino!
Il primo prevede l’uso di una bottiglia, il secondo del microonde, il terzo del minipiner o frullatore.
Il primo metodo, quello dalla bottiglia: occorre solo una bottiglia di plastica vuota, naturalmente del latte caldo, ma non bollente e la “forza” per sbattere il tutto. Il latte versato nella bottiglia di plastica va agitato fino a quando non si forma la schiuma della consistenza desiderata.
Per riuscire ad ottenere in poco tempo la schiuma è preferibile aggiungere poco latte nella bottiglia: maggiore è la quantità del liquido e più tempo e fatica ci vorrà per montarlo.
Un metodo molto veloce per montare il latte e formare così la classica schiuma del cappuccino prevede l’uso di un barattolo con chiusura ermetica e il forno a microonde. Si versa il latte, in questo caso freddo, nel barattolo per un terzo, al massimo fino a metà: lo spazio vuoto servirà proprio per la schiuma che si andrà a formare nel forno. Una volto chiuso il barattolo con il coperchio si agita bene per formare le prime bollicine e poi si passa al microonde dove il latte va riscaldato per 30 secondi a potenza media.
Un altro metodo molto easy per rispondere a come fare il cappuccino a casa è quello di usare il frullatore ad immersione. Dopo aver fatto scaldare il latte, inseritelo nel frullatore: azionatelo per due minuti, fate una pausa e poi riaccendetelo per altri due minuti. Quando comparirà una sorta di cremina, sarà pronto. Per riuscire al meglio nell' impresa bisognerà tenere il minipimer a filo sulla superficie del latte in modo che riesca a incorporate parecchia aria, il latte deve essere si caldo ma non bollente!
In tutti i casi è preferibile mettere in tazza prima il caffè Espresso (meglio forte come Madretrra Bar) e poi successivamente si versa il latte riscaldato o montato in un altro contenitore. Il latte si versa lentamente, in obliquo, senza rompere la schiuma, in modo da creare un perfetto cappuccino classico o con un disegno di latte art. Spolverare sopra cacao o cannella per essere ancora più gustoso!
La bevanda a base di orzo tostato, è conosciuta in tutto il mondo come "il caffè d’orzo", per il suo colore scuro, ma non ha niente a che fare con il caffè! Quali sono allora le proprietà? Quali le controindicazioni? Fa male? Fa ingrassare? Chi può berlo?
Su questa bevanda esistono molti luoghi comuni e falsi miti, che la descrivono come dannosa per l’organismo. Cerchiamo dunque di fare chiarezza e sgombrare il campo da informazioni inesatte o sbagliate.
Assunto moderatamente (2-3 tazze al giorno), il caffè d’orzo non ha nessuna controindicazione, anzi ha notevoli benefici. Più che come una bevanda dai molteplici affetti positivi per la salute (che indubbiamente possiede e ora li elenchiamo), viene utilizzato come bevanda “neutra”, che non ha effetti negativi sul nostro organismo. A differenza del caffè normale, la bevanda a base d’orzo non è un eccitante, perché non contiene chiaramente caffeina. Ulteriore virtù: al pari del caffè ha pochissime calorie e pochi grassi, se bevuta in purezza.
Il caffè d’orzo contiene quantità minime di acrilamide. La sostanza si forma a partire dall’amido dei chicchi d’orzo quando, questi vengono sottoposti alle alte temperature necessarie all’estrazione. Ma la concentrazione è molto bassa e non tale da essere nociva, se ci si limita come dicevamo a qualche tazza al giorno.
Il caffè d’orzo è una bevanda antichissima: era diffusa già ai tempi dei romani, che ne apprezzavano le qualità energizzanti. E' proprio l' amido, che dà energia, l'amido è uno zucchero semplice che il nostro corpo assimila facilmente dandoci subito una carica di energia. Il caffè d’orzo contiene anche, seppur in piccola quantità, vitamine A, B, E, PP e diversi sali minerali che lo rendono un’ottima bevanda sin dal mattino. Può essere consumato anche da chi soffre di colesterolo, e dai bambini.
In gravidanza e durante l’allattamento l’assunzione di elevati dosi di caffè è fortemente sconsigliata a causa del contenuto di caffeina. Al contrario, il caffè d’orzo è consigliato come ottima alternativa grazie alla sua dote di stimolazione della prolattina, conosciuta anche come ormone del latte.
L’orzo ha un’alta concentrazione di fibre al suo interno, e questo dona alla bevanda proprietà di stimolazione della motilità intestinale e prevenzione delle infezioni alla mucosa. Consigliato in caso di problemi intestinali.
Oggi viene venduto in polvere solubile (chi non l'ha bevuto da bambino!) in capsule solubili e per gli amanti dell'espresso anche in cialde di carta compostabili!. L'utilizzo della cialda in carta è sicuramente il miglior modo, poichè l'estrazione della bevanda avviene in purezza e con il giusto apporto di acqua calda a temperatura.
In conclusione, potete concedervi due o tre tazze di orzo al giorno senza tanti pensieri. A maggior ragione se trovate piacevole il gusto di questa bevanda. Se il problema è invece la caffeina ricordatevi sempre che esiste il caffè decaffeinato, con una vastissima gamma di prodotti ottimi e consumabili senza controindicazioni.
Un’importante controindicazione: non è adatta ai celiaci, poiché l’orzo è un cereale e contiene glutine.
Il caffè verde è famoso poiché contiene delle sostanze che aiutano il dimagrimento limitando l’assorbimento dei grassi. Il caffè verde è anche ottimo come bevanda estiva, fresca e rinfrescante. Oggi vi diamo alcuni consigli come preparare una bevanda analcolica dissetante perfetta per questi giorni dal caldo anomalo.
Lo possiamo preparare in casa con la moka o anche con le cialde o capsule se abbiamo una semplice macchina del caffè. E' semplice, sana e dietetica.
I benefici attribuiti al caffè verde sono legati all’acido clorogenico, un polifenolo diffuso nei vegetali. Studi recenti dimostrano che riduce l’assorbimento dello zucchero a livello intestinale, abbassa il colesterolo libero, gli acidi grassi e la pressione sanguigna. In più ha un effetto antiossidante, paragonabile a quello del the verde. Contenendo una bassa concentrazione di caffeina può essere consumato da chi è più sensibile a questa sostanza. Oltre ad essere un validissimo sostegno nelle diete dimagranti (ancor più se associato a sostanze funzionali con attività sinergica come tè verde e cromo), il caffè verde ha un altro ruolo importantissimo: quello antiossidante. lnfatti con il suo alto contenuto in polifenoli, di cui fa parte l’acido clorogenico, svolge una vera e propria azione di protezione del nostro organismo da i processi di invecchiamento cellulare.
Per preparare un ottimo caffè freddo, inutile anche che lo diciamo, è essenziale scegliere il caffè giusto. Va benissimo quello in polvere macinata per la moka, ma per una migliore estrazione consigliamo le cialde in carta, da poter acquistare qui, anche in versione aromatizzata al ginseng o zenzero.
Se usiamo le cialde, inseriamole 4 cialde, una alla volta, nella macchina da caffè ed eroghiamo acqua per una dose di 4 tazze grandi, circa 1 lt. Versiamo in una caraffa o bottiglia di vetro con coperchio e aspettiamo che si raffreddi in maniera naturale. Se vogliamo, possiamo aggiungere zucchero, menta o lime a fette ma ne dobbiamo approfittare di questa fase, quando il liquido è ancora ben caldo.
Quando sarà tiepido o a temperatura ambiente, mettiamo la bevanda in frigo a raffreddare. Al momento di servire aggiungiamo del ghiaccio nella brocca o direttamente nei bicchieri. Il nostro caffè verde freddo è pronto per essere gustato, abbiamo così una bevanda analcolica, non gasata, rinfrescante e dissetante. Da bere nel gusto classico con qualche fogliolina di menta o aromatizzata allo zenzero o al ginseng, davvero squisite.
Il caffè verde freddo è perfetto anche per la creazione di bevande e cocktail. Ecco alcuni cocktail interessanti:
Mojito Light Analcolico
Ingredienti/Preparazione: ghiaccio tritato, lime, foglie di menta, cucchiaini di zucchero di canna, Caffè Verde, chicchi di caffè
Peach Frizz Analcolico
Ingredienti/Preparazione: ghiaccio a cubetti, succo di pesca, shakerare e poi aggiungere il Caffè Verde
Purple Rain Analcolico
Ingredienti/Preparazione: ghiaccio a cubetti, succo di mirtillo, shakerare e poi aggiungere il Caffè Verde
Mojito Loco
Ingredienti/Preparazione: ghiaccio tritato, menta, cucchiai di zucchero di canna, rum e Caffè Verde
“L’Afghanistan è molto di più di ciò che possiamo vedere con gli occhi”. Queste le parole della ventitreenne coraggiosa Gul Kazimi, che ha aperto una caffetteria a Bamyan per sole donne. Tanto coraggio e determinazione, che ha infranto uno dei tanti stereotipi che fanno dell' Afghanistan, uno dei Paesi peggiori al mondo in cui essere donna, e dove anche la quotidianità può rivelarsi soffocante. In un paese dove vi è una imponete oppressione maschile nei confronti delle donne nasconoco così dei luoghi dove le giovani donne possono essere se stesse. Sono i nuovi caffè, come quello di Gul Kazimi e come tanti altri aperti in diverse città Afgane. A Kabul, ovvero una città avvezza ai costumi occidentali per gli stranieri che arrivano nella capitale afghana da anni, da diversi anni sono nate tante caffetterie, dei luoghi dove nessuno molesta le donne per aver indossato vestiti alla moda o essere sedute con uomini.
Bamyan invece anche se è un’importante centro culturale del paese, non è esattamente come Kabul, ma una città dove l'isolamento di tante donne è ancora oggi una situazione di forte disagio sociale. Gul inizia a riflettere sulla condizione femminile nel periodo in cui ha studiato in India, dove ha conseguito una Laurea a poche centinaia di chilometri da Delhi.
Negli anni trascorsi a Kurukshetra, ha avuto modo di confrontarsi con una realtà molto diversa da quella della sua terra di origine, respirando la libertà delle donne indiane e la loro possibilità di poter raggiungere traguardi lavorativi rilevanti.
Rientrata in Afghanistan, Gul prende la decisione di voler contribuire a migliorare la vita delle donne, con l’assoluta consapevolezza che il suo paese non può crescere né migliorare se si continua a privare l’universo femminile della possibilità di poter esprimere idee e iniziative personali e lavorative.
Questa giovane ragazza, piena di speranze e di sogni, intuisce che aprire un caffè può regalare alle donne afghane uno spazio oltre che fisico anche, e, soprattutto, mentale dove esprimere se stesse senza paura di essere giudicate da un uomo e con la possibilità di condividere idee, di confrontarsi con altre donne e di scambiare opinioni sulle loro esperienze di vita e sul mondo.
Non dimentichiamo che la sfida di Gul è stata tutt’altro che semplice, poiché la zona di Bamyan, tristemente famosa per la distruzione delle due statue di Buddha nel 2003, è sempre sotto le attenzioni e le mire talebane.
Il Caffè, nonostante i pericoli e le mille difficoltà, non solo è stato aperto, ma ha riscosso un grande successo diventando un luogo di incontro abituale di molte donne della zona che hanno deciso di intraprendere piccole attività imprenditoriali potendo vendere, al suo interno, oggetti e manufatti e consentendo loro di guadagnare del denaro per il sostentamento delle loro famiglie.
Ma il successo più rilevante del Caffè è quello di avere sottratto all’isolamento tante donne che vivono ancora oggi una situazione di forte disagio sociale, mentre ora esiste un luogo dove possono condividere gioie e dolori consapevoli che esiste un mondo, oltre le mura delle loro case, in grado di ascoltarle e di aiutarle.
“Le donne nel mio paese hanno voglia di migliorare se stesse, dimostrando il loro talento e le loro abilità” come spesso ricorda Gul a se stessa e a chi le chiede le motivazioni di questa sfida.
Questa giovane imprenditrice, visto il successo riscosso, ha grandi speranze non nascondendo che vorrebbe trasformare questo Caffè in un “brand” da esportare in altre città afghane.
“L’Afghanistan è un mondo tutto da scoprire, che, purtroppo, non desta ancora l’attenzione della comunità internazionale”
Ma Gul Kamzi ha promesso di mostrate al mondo che il suo amato paese non è solo guerra e disperazione. E le donne, tutte le donne afghane sono pronte a dimostrarlo. Molte di queste giovani donne erano bambine sotto il dominio dei talebani, ma sono cresciute durante la riconquista dell'Alleanza del Nord, e quindi con smartphone, social media per non parlare del diritto di esprimersi liberamente, di studiare all'università, lavorare al fianco degli uomini e vivere da sole. E non riescono a immaginare di tornare indietro.
Fonte : Fondazione Pangea Onlus
Le capsule compostabili Madreterra hanno riscosso da subito un gran successo e si sono conquistate il primo posto in riferimento alle vendite on line ed ai sondaggi di qualità.
Con l’introduzione delle capsule compostabili, il rifiuto torna ad essere una risorsa per l’ambiente: le capsule di caffé compostabili sono smaltibili nel contenitore dell’umido senza bisogno di separare l’involucro dal caffé ed dopo essere passata dalcompostaggio industriale, la capsula e il caffè diventano compost, ossia concime naturale per il suolo.
Inoltre ogni componente di Madreterra caffè è smaltibile nella raccolta differenziata: la scatola nella carta, l’incarto nella plastica e la capsula nell’organico. L'incarto in plastica con 10 pezzi di capsula, si rende necessario, per il mantenimento dell'aroma del caffè e poter garantire una lunga scadenza del prodotto. Stiamo studiamo soluzioni alternative in collaborazione con l'Università di Pavia.
Abbiamo aspettato tanto e interpellato molti fornitori, per rendere compostabili anche le altre tipologie di capsule (Modo Mio, Dolce Gusto, Illy, Uno System)
ma con risultati deludenti dopo aver eseguito diversi test Il mercato, guidato dai grandi colossi, ha creato standard ben definiti, sono state progettate le macchinette per utilizzare quel tipo
di capsula, con una pressione e una tipologia di struttura funzionante solo con materiali resistenti. In molti test la patina superiore della capsula compostabile si è rotta per
la molta pressione (dolce gusto) o la capsula stessa si è deformata (uno system)
Attualmente l'unica capsula, poichè piccola e compatta, quella della Nespresso, ha dato risultai eccellenti con i materiali compostabili ed un anno di vendite confermano una prestazione ottimale durante la fase di estrazione del caffè.
Le vendite delle capsule Madreterra compostabili Nespresso hanno già superato quelle in plastica, con la conferma che gli Italiani sono sensibili alla bontà del prodotto e alla cura dell'ambiente. Tutto fa sperare anche in un ribasso dei prezzi per renderla ancora più competitiva.
Le due tipologie di compatibili Nespresso compostabili sono le due varianti di miscele pregiate già conosciute:
Madreterra BAR (30% Arabica - 70% Robusta): un sottile connubio di forza e finezza. La presenza della robusta con le sue note tostate unita alle arabiche del Centro America, torrefatte al punto giusto, garantiscono come risultato un caffè intenso, corposo ed allo stesso tempo equilibrato.
Madreterra ORO (50% Arabica - 50% Robusta): morbido sin dall’impatto olfattivo e vellutato al palato. Un caffè caratterizzato da note acidule e leggermente fruttate,con una corposità rotonda e raffinata. Per i veri amanti dell’espresso all’italiana!
Un occhio di riguardo per l’ambiente, senza rinunciare alla qualità e continuando a seguire le tendenze di mercato. Ricordiamoci che l’alternativa è sempre
possibile, la vera rivoluzione è nelle cialde in carta compostabili: scegliamo anche l'ecokit (zucchero, Palettina, bicchierino, NO
PLASTIC) per una spesa più consapevole. Qui un articolo che abbiamo
pubblicato recentemente per spiegare i notevoli vantaggi della cialde in carta.
La situazione si fa sempre più drammatica per i produttori di caffè in tutto il mondo, che subiscono pesantemente le conseguenze della crisi dei prezzi del caffè. Pubblichiamo un comunicato dalla Clac (il Coordinamento dei produttori Fairtrade dell’America Latina e dei Caraibi) uscito a metà aprile, che esprime il loro punto di vista dopo un ulteriore ribasso del prezzo del caffè, con l’obiettivo di sensibilizzare i consumatori e l’opinione pubblica intera rispetto alla difficile situazione che il mondo produttivo del caffè, esterno al sistema Fairtrade, sta vivendo in questo momento storico.
Ecco il testo dell’appello:
"Dei 200 miliardi di dollari che le vendite di caffè rappresentano a livello mondiale, i contadini a fatica ricevono una percentuale tra il 6 e il 10%. In più l’attuale crisi, causata da un nuovo record dei prezzi al ribasso, ha colpito direttamente 25 milioni di famiglie di contadini. Nonché oltre 100 milioni di persone la cui vita dipende dal caffè. Di questi, l’80% sono famiglie di piccoli produttori. Mentre i costi di produzione continuano a crescere e il cambiamento climatico dà come risultato una produttività più bassa e costi più alti; infatti il prezzo attuale del caffè in borsa si sta avvicinando ai 90 centesimi di dollaro alla libbra.
Dall’altra parte, c’è una pressione crescente che grava sulle famiglie di contadini. Come la richiesta di un numero sempre maggiore di certificazioni per il rispetto di requisiti sociali, lavorativi e ambientali. E la richiesta di monitorare l’impatto degli investimenti.
Alla luce di queste considerazioni, condividiamo pubblicamente la nostra preoccupazione sulla stessa sopravvivenza delle famiglie di contadini dal momento che il nostro reddito si è gradualmente ridotto. Senza sufficienti entrate, saremo costretti a togliere da scuola i nostri figli. E saremo più esposti a carenze nutrizionali e ad altri problemi di salute.
Negli ultimi tempi, a causa del crollo del prezzo del caffè, siamo stati costretti ad abbandonare la nostra terra con il risultato di creare emigrazione di massa. Indossiamo allora tutti un nastro nero come simbolo di lutto. Perché non possiamo essere responsabili del fatto che milioni di famiglie di contadini precipitino sotto la soglia della povertà.
Chiediamo un caffè sostenibile e una vita sostenibile e invitiamo l’industria a pagare almeno 1.40 dollari a libbra i coltivatori di caffè di tutto il mondo".
Pubblichiamo il comunicato, da tempo Madreterra caffè sta perseguendo la giusta strada nel commercio dei propri prodotti, una piccola goccia utile per la dignità delle piccole famiglie di produttori. Sosteniamo il commercio equo, sosteniamo Fairtrade.
Quest'anno milioni di persone in tutto il mondo hanno organizzato le più diverse inziative creando il più grande evento Fairtrade mai organizzato al mondo!
La pausa caffè al lavoro, la colazione al bar, una degustazione al mercato, un pic-nic nel parco: c'è stato un evento Fairtrade per tutti.
Dal 10 al 12 maggio 2019, in occasione della Giornata mondiale del Commercio Equo e Solidale, ci sono stati 227 eventi organizzati in tutta Italia . 174 in locali pubblici e 53 in contesti privati. Madreterra caffè ha contribuito in questo week-end con la Colazione Fairtrade, offrendo Madreterra caffè ed Equocaffè oltre a torte e biscotti preparati con ingredienti Fair Trade.
Un grazie a tutti i partecipanti!
PERCHÉ SCEGLIERE FAIRTRADE
Fairtrade lavora ogni giorno per portare un cambiamento positivo e di lungo periodo in alcuni tra i Paesi più poveri al mondo. Riconosce agli agricoltori un prezzo stabile per il loro prodotto – che li mette al riparo dalle fluttuazioni del mercato e dalle speculazioni in borsa sul prezzo del cibo – e un premio aggiuntivo, da investire per migliorare la vita delle loro comunità o per consolidare le proprie aziende agricole. Ogni anno, sempre più persone scelgono prodotti del commercio equo come caffè, tè, cioccolato e tanti altri. Anche il tuo contributo è fondamentale per migliorare la vita di questi agricoltori e aiutarli a costruire un futuro più sereno.
Grazie ancora per il tuo contributo e alla prossima!
Le cialde di caffè, assieme alle capsule, costituiscono una delle modalità di consumo del caffè ormai molto diffusa e amata in Italia, che pian piano stanno mandando in pensione la vecchia e classica caffettiera moka! I sistemi a cialde esistono già da 15 anni anni con una crescita inarrestabile. Sono diventate in effetti un modo veloce per gustarsi un ottimo caffè, come quello del bar, ed è ormai facile reperirle, per il consumatore finale, sia nei negozi specializzati che online.
Il formato di cialde più comune e diffuso è quello ESE 44 millimetri. ESE è un acronimo che sta per Easy Serving Espresso: si tratta di uno standard industriale internazionale che ha permesso la semplificazione dell’erogazione del caffè espresso attraverso l’utilizzo del “serving”, che altro non è che la cialda preconfezionata contenente 7/8 grammi di caffè macinato.
L’ESE è un sistema aperto ed è attualmente l’unico per quanto riguarda il settore del caffè espresso in quanto le cialde ESE sono infatti compatibili con la quasi totalità di marchi e modelli di macchine da caffè che processano cialde ESE. Questo lascia una grande libertà di scelta e anche la possibilità di poter abbinare cialde e macchine di due brand diversi.
Le cialde ESE Madreterra sono realizzate con caffè pregiati e con tutta la qualità del caffè appena macinato. Sono prodotte presso lo stabilimento di Carini, dove il caffè verde viene sottoposto a meticolosi controlli prima di essere tostato, macinato e porzionato. Occorrono circa 7/8 grammi di caffè per ogni cialda.
Nella fase della macinazione viene impiegato uno strumento di alta tecnologia come il granulometro laser. Infatti la macinazione del caffè è importantissima! Se il caffè è macinato troppo fine, porterebbe a richiedere molta acqua per poter essere attraversato completamente: ciò comporterebbe quindi un eccessivo contatto fra acqua bollente e caffè macinato con il rischio di bruciare il caffè e ottenere un pessimo gusto nella tazzina. Una macinazione molto grossa al contrario porterebbe a una sotto-estrazione del caffè, con la conseguenza di produrre una bevanda dal sapore molto annacquato.
Un altro aspetto particolarmente interessante del formato in cialde è la loro eco-sostenibilità: è possibile infatti smaltirle direttamente nei contenitori dell’umido, dato che sono biodegradabili e compostabili. Queste caratteristiche le rendono particolarmente appetibili, in un mercato sempre più dominato da richieste di prodotti a basso impatto ambientale.
Le cialde vengono poi confezionate singolarmente in atmosfera protettiva e chiuse ermeticamente con all'interno microgrammi di azoto: questo le rende perfette in ogni istante e consente di conservare, nel corso del tempo, tutto l’aroma e il gusto della cialda per produrre il migliore espresso, anche per anni.
Date le caratteristiche delle cialde e la loro struttura, composta dal sottile involucro di carta, queste risultano produrre, secondo il gusto di alcuni, un caffè con un gusto più omogeneo e più cremoso.
Madreterra ha quattro tipi di miscele nel formato di cialde ESE:
Una miscela chiamata “Equocaffè”, che dal nome riporta subito all’espresso Bio ed Equo. In questa miscela si mescolano sapientemente le qualità di Arabica e Robusta donando un gusto equilibrato al caffè.
La miscela Oro è la 50% Arabica e 50% Robusta che proviene da agricoltura biologica e che nasce nell’ambito del commercio equo e solidale Laos Coffee. Per gli amanti del caffè è molto aromatico e profumato.
Espresso Bar è invece la miscela per cialde destinata a coloro che amano il caffè forte e dal gusto senza compromessi: più presenza di Robusta, infatti, conferisce quel sapore deciso e quella consistenza cremosa, come il caffè consumato al bar
Il Decaffeinato a vapore è pensato per chi ha necessità di non assumere caffeina, ma vuole comunque concedersi il gusto del buon espresso, magari nel dopo cena.
La crisi dei prezzi del caffè fa notizia anche sulla stampa italiana. Ne hanno parlato tanto le riviste di settore ma anche i giornali , come ad esempio Libero, con un’analisi pubblicata nel numero di mercoledì 24 aprile, a firma di Attilio Barbieri.
Vi proponiamo di seguito i passaggi salienti dell’articolo:
"Il prezzo del caffè è in caduta libera e nell’ ultimo anno e mezzo ci sono stati sei trimestri di cali ininterrotti: una serie negativa che non si verificava addirittura dal 2001. Il Brasile che si è messo a produrre Arabica – la varietà più pregiata – a ritmi vertiginosi e sta inondando i mercati. Dall’ inizio di marzo, come segnala il Wall Street Journal, proprio l’Arabica si è venduta stabilmente al di sotto di due dollari al chilo.
Un valore che nella maggior parte del mondo, tranne che nelle piantagioni brasiliane, segna il livello dei costi di produzione.
I coltivatori brasiliani di caffè sono i più attrezzati al mondo e possono mettere in campo un’ automazione dei processi di raccolta che non ha eguali. Più o meno quel che accade per le olive in Spagna. Così vince chi riesce a comprimere di più i costi.
Come se non bastasse, pure le quotazioni di altre varietà stanno calando. Se l’Arabica ha perso più del 40% negli ultimi 30 mesi, il Robusta, meno pregiato ma largamente utilizzato per le miscele solubili si è fortemente indebolito, scendendo alla Borsa merci di New York appena sopra i 1.400 dollari per tonnellata.
A complicare ulteriormente le cose ci si mette pure il cambio del real brasiliano, fortemente indebolitosi nell’ ultimo anno sul dollaro. Così un prodotto come il caffè che già costa meno per le tecniche di coltivazione, si deprezza ulteriormente per effetto del cambio.
E la situazione rischia di diventare esplosiva.
Mentre alcuni Paesi, guidati dalla Colombia, stanno pensando di abbandonare la Borsa americana, ritenuta troppo accomodante con gli speculatori brasiliani, sui mercati di destinazione sta per abbattersi uno tsunami a base di caffè.
Il Brasile, quest’ anno dovrebbe produrre 55 milioni di sacchi, in calo rispetto alla stagione precedente, quando i contadini carioca avevano raggiunto il livello record di 61,6 milioni di sacchi.
Come accade per le olive, il caffè è segnato da cicli biennali. A un raccolto abbondante ne segue uno meno generoso. Quest’ anno le piantagioni sono in fase di «scarica» ma la produzione mondiale nel 2018 è stata di 7,9 milioni di sacchi superiore alla domanda, mentre quest’ anno dovrebbero mancarne appena 1,2 milioni di sacchi: un quantitativo insufficiente a svuotare i magazzini. Ecco perché le quotazioni nelle ultime settimane stanno risalendo ma si mantengono comunque ben sotto di un dollaro a libbra.
Alcuni Paesi, guidati da Messico, Honduras e Guatemala chiedono con forza un accordo fra produttori, un po’ come accade con l’Opec per il petrolio. Ma altri ricordano che l’intesa mondiale raggiunta nel 2000, per «congelare» un quinto del raccolto fino a quando i prezzi non fossero risaliti a 1,05 dollari per libbra si rivelò un fallimento. Pochi Paesi rispettarono l’accordo, precipitandosi a vendere sotto banco non appena le quotazioni diedero segnali di ripresa.
Ma se all’origine le quotazioni sono calanti, al dettaglio i prezzi della tazzina non scendono. Anzi, salgono. Secondo il Wall Street Journal, Starbucks, nel 2018 ha ritoccato i listini al rialzo tra l’1 e il 2%.
Nei nostri bar, secondo l’ultimo rapporto sulla ristorazione redatto dalla Fipe, i prezzi sono sostanzialmente stabili, ma con una tendenza di lungo periodo esclusivamente al rialzo. Insomma nei campi può accadere di tutto ma la tazzina non cala.
L'alternativa è il commercio Equo e Solidale
Il Commercio Equo e Solidale è basata sul pagamento di un prezzo equo ai Produttori, sulla promozione della dignità e della giustizia sociale, sulla costruzione di filiere trasparenti e tracciabili. Il prezzo del caffè viene concordato direttamente con chi lo produce, riconoscendo il giusto prezzo al lavoro dei contadini e di tutte le persone coinvolte nella filiera. La trattativa commerciale diretta con i produttori di caffè consente di capire e riconoscere il giusto valore del lavoro e di evitare l’intermediazione dei coyotes, che si presentano direttamente sul campo dopo la raccolta e comprano il caffè speculando sul prezzo (che di solito è fissato dai loro procacciatori di denaro, esportatori di caffè o multinazionali che richiedono grandi volumi). Inoltre Il 50% del prezzo pattuito (che include il prezzo minimo, i premi fair trade e bio, nel caso del bio, e il differenziale di qualità) viene pagato al momento dell’ordine, senza interessi, in anticipo rispettoalla raccolta del caffè, che può avvenire anche sei mesi dopo la firma del contratto. Questo prefinanziamento, insieme alla garanzia di continuità della relazione commerciale, permette ai produttori di pianificare il lavoro e garantire una corretta retribuzione ai lavoratori.
La Grande Sfida del Commercio Equo
In occasione della Giornata del Commercio Equo e Solidale, dal 10 al 12 maggio anche Madreterra caffè aderisce alla “Grande Sfida Fairtrade”, la campagna con eventi pubblici e privati su tutto il territorio nazionale.
Presso la nostra bottega organizziamo un evento dedicato per sensibilizzare cittadini e consumatori sull’importanza di pagare in modo equo materie prime come caffè, cacao, frutta fresca, tè e zucchero prodotte da chi le coltiva con impegno nei Paesi in via di sviluppo.
Il nostro locale, allestito per l’occasione, offrirà la colazione nella giornata dell'11 maggio dalle ore 8 alle ore 12, con torte e biscotti realizzati con ingredienti provenienti dal commercio equo accompagnato da un buon caffè. Nei giorni della Grande Sfida Fairtrade, disporrà di un “contacaffè” per contare quante persone consumeranno prodotti con il marchio di certificazione Fairtrade.
La quarta edizione della campagna di sensibilizzazione dell’impatto che le scelte quotidiane generano nella produzione, nell’acquisto e nel consumo rivolta a consumatori, aziende e istituzioni l’anno scorso è stata supportata anche da un centinaio di eventi privati, ideati da famiglie, organizzazioni e associazioni impegnate in ambito sociale e culturale.
Cos’è Fairtrade
Il sistema di certificazione Fairtrade, nasce per ridurre le ingiustizie del commercio internazionale attraverso l’introduzione di pratiche scambio più eque nei confronti di contadini e dei lavoratori dei Paesi in via di sviluppo. Attraverso un sistema rigoroso di Standard, regola i rapporti commerciali tra aziende e organizzazioni di contadini e lavoratori, in modo che a questi ultimi venga assicurato il pagamento di un prezzo minimo, il Prezzo minimo Fairtrade, tale da coprire i costi medi di una produzione sostenibile, e un margine di guadagno aggiuntivo, il Premio Fairtrade, per la realizzazione di progetti sociali, ambientali o di incremento della produzione. Il circuito rappresenta 1,6 milioni di agricoltori in 75 paesi di Asia, Africa e America Latina coltivatori di caffè, zucchero, banane, ananas cacao, lavoratori nelle piantagioni di banane, tè, fiori e molto altro. Più di 30.000 prodotti finiti sono in vendita sugli scaffali di negozi e supermercati di oltre 150 paesi nel mondo. Fairtrade International è l’organizzazione capofila del network. Per maggiori informazioni: www.fairtrade.net.
Fairtrade Italia
Fairtrade Italia rappresenta il Marchio di Certificazione FAIRTRADE nel nostro paese dal 1994. Lavora in partnership con le aziende concedendo in sub-licenza il Marchio FAIRTRADE a garanzia del controllo delle filiere dei prodotti provenienti dai Paesi in via di sviluppo, nel rispetto dei criteri di terzietà che l’ente di certificazione assicura. Supporta le aziende nell’approvvigionamento di materie prime certificate e nel consolidamento delle filiere in base alle richieste specifiche dei propri partner. Attualmente in Italia sono in vendita più di 750 prodotti Fairtrade e il valore del venduto è di 130 milioni di euro. Per maggiori informazioni: www.fairtrade.it.
Alcune foto della scorsa edizione della "Colazione Fairtrade" Madreterracaffè
Tra i caffè brasiliani, il Santos quello più famoso grazie al suo sapore molto corposo, con un leggero sapore di limone e un aroma fruttato. I caffè Rio ha un'aroma e un sapore pungente, poi ci sono i messicani sono morbidi, corposi e di buona acidità. I caffè lavati del Nicaragua sono di buona torrefazione mentre i caffè delle zone alte della Costa Rica sono di corpo ricco, di sapore buono e moderato, quelli colombiani sono di tostatura gradevole e di buon sapore e corposità.... ecc. ecc.
Ma tutte queste distinzioni nelle caratteristiche fanno solo riferimento al gusto del caffè tostato ed estratto in tazza, gustando un buon espresso!
In realtà è proprio la tostatura che permette ad ogni specie di sprigionare ed esaltare le proprie caratteristiche.
Allo stato crudo, invece, tutte le specie sono piuttosto simili fra loro, avendo un particolare gusto di erba e fieno molto amaro, decisamente poco piacevole per le nostre abitudini. Ma è proprio il caffè verde, crudo, ad avere inalterati degli ottimi principi attivi: energizzante, antiossidante, antinfiammatorio, aiuta a dimagrire, regola anche la pressione arteriosa, normalizza i livelli di colesterolo, favorisce il transito intestinale, contrastando la stitichezza e promuovendo la disintossicazione dell’organismo.
Il caffè verde crudo, come abbiamo detto ha un gusto amaro di erba. Motivo per cui per ottenere un prodotto da bere e dal gusto piacevole, occorre aggiungere alla miscela altri ingredienti che ne smorzino leggermente l'aspetto amaro e lo rendano più avvolgente.
Il caffè verde classico ha sicuramente un sapore meno forte dell'espresso, ricorda maggiormente un tè verde, lievemente amarognolo ed erbaceo, ma ha una aggiunta leggera di menta. Il Caffè verde allo Zenzero invece ha con sè un estratto della radice dello zenzero, ricco di diversi minerali benefici come magnesio, ferro, zinco e di alcune vitamine, ha un sapore delizioso e leggermente piccante.
Il caffè Verde al Ginseng è ancora un'altra variante con un aroma intenso e avvolgente, con un caratteristico gusto dolce e incisivo, un sapore leggermente piccante e mucillaginoso inizialmente che poi vira sul dolciastro.
Tutti i tipi di Caffè Verde, Classico, allo Zenzero o al Ginseng sono ottimi anche se bevuti freddi, una bevanda alternativa e di grande effetto sul caldo! Basta prepararlo e farlo raffreddare in frigorifero per poi gustarlo nelle giornate calde, ma mi raccomando senza zucchero!
l modo migliore per preparare il caffè Verde è sicuramente l’espresso in cialde. Grazie all’alta pressione dell’acqua infatti, questo sistema risulta il più efficace per l’estrazione delle proprietà e delle caratteristiche tipiche del caffè verde. Si ottengono comunque ottimi risultati anche con la moka o con la semplice infusione della cialda in tazza con acqua bollente per 10-15 min.. In ogni caso se ne consiglia la preparazione in tazza grande e senza zucchero. Oggi è disponibile macinato, ma anche in cialde di carta ESE e capsule Nespresso
MADRETERRA CAFFE' il miglior caffè in cialde e capsule
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