Caffè bio, Equocaffè e Madreterra caffè perchè acquistarlo

Scegliere di acquistare e consumare un prodotto biologico è un gesto importante, che valorizza una filiera rispettosa dell’ambiente. Allo stesso stesso tempo garantisce un alto standard qualitativo per il consumatore finale. Il caffè biologico è pressocchè di qualità Arabica.  La nostra miscela di Equocaffè per esempio, è prodotta con il 50% di caffè arabica,proveniente dal Perù e Laos ha un gusto morbido in cui si uniscono le qualità dell’arabica, e una pregiata robusta Indonesiana prodotta nel rispetto della natura .

Che cosa offre in più il caffè bio rispetto al convenzionale? Il caffè certificato biologico Madreterra Modo mio e Madreterra Nespresso proviene da circuiti spesso costituiti da aziende o cooperative medio-piccole, che lo coltivano nel rispetto di regolamenti del tutto analoghi a quelli dell’UE. Le aziende importatrici dispongono scrupolosi controlli sul prodotto e altre verifiche possono essere fatte a sorpresa da parte del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per accertare che il caffè arrivato in Italia sia effettivamente privo di residui chimici.

Il caffè bio è principalmente privo di pesticidi, sostanze non ammesse in questo tipo di agricoltura. Questo ha ripercussioni positive sia sull’ambiente e per gli agricoltori stessi perché non sono esposti a sostanze chimiche. La produzione ed il lavaggio non contamina le falde acquifere, vengono solo rilasciate gli zuccheri all'ambiente stesso.  

Dal momento che il caffè è coltivato senza l’uso di sostanze chimiche, non si corre il rischio che ne resti qualche traccia sui chicchi. Nei caffè di bassa qualità, se sul chicco restano dei residui di agenti chimici, possono venire assorbiti durante la tostatura: la bevanda potrebbe quindi assumere un fastidioso retrogusto amarognolo. Più il retrogusto è amaro più si ha la voglia di mettere zucchero nella tazzina per addolcirne il sapore.  Un prodotto che non è stato trattato chimicamente ed ha una buona percentuale di caffè arabica  è più sicuro e più sano, va gustato senza zucchero poichè il retrogusto rimane dolce e gradevole. Per essere sicuri che il caffè che stiamo acquistando sia  biologico basta leggere l’etichetta. L’indicazione “biologico” o “da agricoltura biologica” compare infatti nella denominazione di vendita del prodotto, quando almeno il 95% degli ingredienti di origine agricola sono biologici. La confezione deve, inoltre, riportare obbligatoriamente il logo comunitario e l’indicazione del luogo in cui sono state coltivate le materie prime agricole di cui il prodotto è composto:

● «Agricoltura UE» quando la materia prima agricola è stata coltivata nell’UE;

● «Agricoltura non UE» quando la materia prima agricola è stata coltivata in Paesi Terzi;

Nell’agricoltura biologica, non possono essere impiegati pesticidi, agenti chimici e neppure organismi geneticamente modificati (OGM). Questo perché l’idea alla base (formalizzata dall’International Federation of Organic Agriculture, I.F.O.A.M.) è quella di salvaguardare il più possibile l’ambiente e le sue risorse, la fertilità del suolo, evitando di inquinarlo, e producendo una quantità sufficiente di cibo, trasformando contemporaneamente le aziende coinvolte in un sistema agricolo autosufficiente, attraverso l’utilizzo di risorse locali.

Insomma, acquistare caffè biologico contribuisce ad alimentare un circolo virtuoso che, per di più, offre garanzie e qualità elevata al consumatore.

Il circolo virtuoso continua se si preferisce l'utilizzo delle cialde in carta rispetto alla capsule. Leggi l'articolo di approfondimento.