Il caffè decaffeinato è davvero senza caffeina? Ecco la verità

Molti consumatori scelgono il caffè decaffeinato pensando che sia totalmente privo di caffeina. Ma è davvero così? La risposta è: no, e non è un errore o una truffa. È semplicemente il risultato del processo di decaffeinizzazione, che si riduce drasticamente la quantità di caffeina, tuttavia non la elimina completamente.

Quanta caffeina c’è nel decaffeinato?

Una tazzina di espresso normale contiene in media 60-80 mg di caffeina. Un decaffeinato, invece, ne contiene circa 2-5 mg. Quindi siamo sotto al 3% del contenuto originario, ma non a zero. Per legge, in Europa, un caffè può essere definito “decaffeinato” se contiene meno dello 0,1% di caffeina nei chicchi tostati e meno dello 0,3% nei solubili.

Esistono vari metodi per estrarre la caffeina dai chicchi, tutti realizzati prima della tostatura:

1. Metodo con solventi

Si usano solventi come cloruro di metilene o acetato di etile per sciogliere la caffeina. I chicchi vengono prima bagnati con acqua o vapore, poi immersi nel solvente, che estrae la caffeina. Alla fine, vengono nuovamente vaporizzati per eliminare ogni residuo.

2. Metodo ad acqua (Swiss Water Process)

È un metodo naturale e senza solventi. I chicchi vengono immersi in acqua calda: la caffeina e altri composti solubili migrano in un liquido chiamato Green Coffee Extract, dal quale poi la caffeina viene rimossa con filtri a carbone attivo. I chicchi vengono poi reintrodotti nell’estratto per recuperare aroma e gusto.

3. Metodo con CO₂

Si usa anidride carbonica sotto pressione che agisce come un solvente naturale. È un metodo molto delicato e costoso, ideale per mantenere intatto il profilo aromatico del caffè.

La decaffeinizzazione non è un processo assoluto: rimuovere il 100% della caffeina comprometterebbe irrimediabilmente anche gli altri composti aromatici del caffè. I metodi oggi disponibili puntano a un equilibrio: eliminare quasi tutta la caffeina senza alterare il gusto.

Per questo, anche se parliamo di “decaffeinato”, è più corretto pensarlo come un caffè con caffeina ridotta, non azzerata. Un’informazione utile, soprattutto per chi deve limitarne l’assunzione per motivi di salute. Il decaffeinato in cialde, o il dek in capsule è perfetto per chi è sensibile alla caffeina a livello digestivo, soffre di disturbi del sonno, o vuole godersi un espresso anche la sera senza rinunciare al gusto. E con i metodi moderni, la qualità e l’aroma sono sempre più vicini al caffè classico.