Il Coronavirus come "momento di lezione"per fare un passo indietro

Sono trascorsi ormai due mesi dall'ultimo giorno di normalità  e abbiamo atteso di settimana in settimana di sapere come sarebbe finito il nostro progetto, gli incassi, il frutto di un lungo lavoro,  per rassegnarci, infine, alla cruda realtà: non sarà più come prima.

E' stato duro il confinamento a casa e la mancanza di contatti fisici con le persone care, parenti e amici. 

Purtroppo ad oggi non abbiamo certezze future.  Siamo in attesa di quelle ordinanze ministeriali che fanno da cornice legislativa alle nostro quotidiano e al nostro lavoro. Nonostante il blocco delle attività, abbiamo portato avanti  il lavoro on-line nel migliore dei modi possibili e sono grato a tutti, collaboratori e clienti  per la generosità e la professionalità dimostrati per garantire il servizio.

Un ringraziamento particolare ai vecchi clienti e nuovi clienti, che nella quasi totalità dei casi hanno continuato a supportarci. Ci piace chiamare questo periodo "lavoro nell'emergenza” perché solo un'emergenza di questa gravità poteva costringerci a relazioni così innaturali e virtuali.

Un ordine, una mail, una telefonata è servito a restare vicini, a non perdere il contatto. E nell'emergenza che arriva l'insegnamento, quello vero, il più crudo.

Il Covid ci ha insegnato a capire che siamo tutti uguali davanti a una situazione di crisi, indipendentemente dalla nostro lavoro cultura, religione, e  in qualche modo siamo tutti collegati, e che se qualcosa colpisce noi avrà effetto anche su altre persone.

Questo periodo ci sta ricordando quanto sia preziosa la nostra salute e ci porta a riscoprire gli elementi essenziali di cui abbiamo veramente bisogno (cibo, acqua, aria, relazioni sociali semplici), in contrapposizione ai lussi e al consumo sfrenato che ci hanno sempre contraddistinto.  E' il periodo dove dobbiamo ricordarci che la nostra Terra è malata e dobbiamo fare un passo indietro per aiutarla, con meno consumi, meno uso di combustibili fossili, meno plastiche ecc.

In tanti riconoscono il Coronavirus come un immenso disastro, si lo è, ma è altrettanto importante riconoscerlo come un "momento di lezione", e fare un passo indietro.