Da quest'anno un bar davvero insolito offre una grande lezione sociale e ambientale a tutti. Al polo sociosanitario di Ostia, il caffè e la brioche, li preparano e li servono dei ragazzi con con sindrome di Down. Sono i primi ragazzi che in autogestione hanno avuto la possibilità di iniziare un'esperienza lavorativa per il loro futuro. Il bar è gestito da Anffas, l'Associazione nazionale famiglie e persone con disabilità intellettiva e/o relazionale,
Al momento, i ragazzi disabili che seguono il percorso di inserimento lavorativo con Anffas sono 8/10. Di questi 5 già lavorano: due in un bar, altri due in mense di imprese che fanno ristorazione collettiva. Hanno potuto frequentare corsi per apprendere le modalità di gestione della distribuzione del caffè e mettersi così subito al lavoro, socializzare e inserirsi nel sociale. Ma stanno facendo di più!
La particolarità di questo esperienza è anche la rivoluzione green, infatti le tazzine da caffè, bicchieri e piatti sono tutti compostabili e riciclabili. Le posate invece posso essere lavate e riutilizzate. La carta igienica e quella per le mani, le sedie e i tavoli: sono tutti prodotti con materiali 100% riciclati. Anche la mensa dei ragazzi utilizza acqua corrente filtrata da un erogatore, e sulle finestre è stato installato una pellicola che filtra il 99% degli ultravioletti, questo per renderle ad alto rendimento termico sia in estate che in inverno.In tutto il polo sociosanitario, negli uffici, al bar e in mensa, e nelle sale terapia non mancano i cestini per la differenziazione dei rifiuti. A controllare tutti Giuseppe Di Blasio, uno degli otto ragazzi impiegati nel bar, che ha svolto un corso sui rifiuti e sulla differenziazione dei prodotti e mette tutti in riga!
"Spero che questa buona pratica del plastic free si diffonda sempre di più e ovunque" - si augura Di Blasio - "La plastica sta soffocando i nostri oceani e distruggendo il nostro pianeta. Sta inquinando i mari e uccidendo gli animali".
Da Ostia una grande lezione di filosofia ambientale, una storia che ci insegna l'utilità nel darsi da fare anzichè lamentarsi, per combattere il sistema che brucia ogni genere di risorsa, sia umana che ambientale.