Crisi dei prezzi del caffè: l’appello dei produttori

La situazione si fa sempre più drammatica per i produttori di caffè in tutto il mondo, che subiscono pesantemente le conseguenze della crisi dei prezzi del caffè. Pubblichiamo un comunicato dalla Clac (il Coordinamento dei produttori Fairtrade dell’America Latina e dei Caraibi) uscito a metà aprile, che esprime il loro punto di vista dopo un ulteriore ribasso del prezzo del caffè, con l’obiettivo di sensibilizzare i consumatori e l’opinione pubblica intera rispetto alla difficile situazione che il mondo produttivo del caffè, esterno al sistema Fairtrade, sta vivendo in questo momento storico.

Ecco il testo dell’appello:

"Dei 200 miliardi di dollari che le vendite di caffè rappresentano a livello mondiale, i contadini a fatica ricevono una percentuale tra il 6 e il 10%. In più l’attuale crisi, causata da un nuovo record dei prezzi al ribasso, ha colpito direttamente 25 milioni di famiglie di contadini. Nonché oltre 100 milioni di persone la cui vita dipende dal caffè. Di questi, l’80% sono famiglie di piccoli produttori. Mentre i costi di produzione continuano a crescere e il cambiamento climatico dà come risultato una produttività più bassa e costi più alti; infatti il prezzo attuale del caffè in borsa si sta avvicinando ai 90 centesimi di dollaro alla libbra.

Dall’altra parte, c’è una pressione crescente che grava sulle famiglie di contadini. Come la richiesta di un numero sempre maggiore di certificazioni per il rispetto di requisiti sociali, lavorativi e ambientali. E la richiesta di monitorare l’impatto degli investimenti.

Alla luce di queste considerazioni, condividiamo pubblicamente la nostra preoccupazione sulla stessa sopravvivenza delle famiglie di contadini dal momento che il nostro reddito si è gradualmente ridotto. Senza sufficienti entrate, saremo costretti a togliere da scuola i nostri figli. E saremo più esposti a carenze nutrizionali e ad altri problemi di salute.

Negli ultimi tempi, a causa del crollo del prezzo del caffè, siamo stati costretti ad abbandonare la nostra terra con il risultato di creare emigrazione di massa. Indossiamo allora tutti un nastro nero come simbolo di lutto. Perché non possiamo essere responsabili del fatto che milioni di famiglie di contadini precipitino sotto la soglia della povertà.

Chiediamo un caffè sostenibile e una vita sostenibile e invitiamo l’industria a pagare almeno 1.40 dollari a libbra i coltivatori di caffè di tutto il mondo".

Pubblichiamo il comunicato, da tempo Madreterra caffè sta perseguendo la giusta strada nel commercio dei propri prodotti, una piccola goccia utile per la dignità delle piccole famiglie di produttori. Sosteniamo il commercio equo, sosteniamo Fairtrade.