Arriva il caffè di laboratorio!

Non è una fake news!  La startup americana Atomo ha annunciato veramente in questi giorni di avere “hackerato” il caffè, ossia può essere prodotto in laboratorio.

Atomo sostiene di avere ottenuto un prodotto che si presenta come il prodotto macinato e si prepara come un caffè qualsiasi con i metodi del filtro e del french press. Ma se vi accontentate del caffè lungo, il risultato in tazza promette di essere indistinguibile al palato medio, che anzi gradirà la minore amarezza della bevanda.   Dichiarano di avere individuato e catalogato, una a una, le molecole che conferiscono alla bevanda: aroma, colore, sensazioni organolettiche. E di averle sostituite in laboratorio con sostanze sostenibili di origine vegetale ottenendo un risultato in tazza indistinguibile dall’originale.

Ovviamente in questa fase si  tengono ben stretti il segreto e non hanno ancora rivelato quali siano "gli ingredienti naturali" utilizzati per sintetizzare il  caffè. Tuttavia il mistero sarà comunque risolto al momento della commercializzazione. A quel punto, infatti, i componenti dovranno essere obbligatoriamente riportati nel dettaglio in etichetta. E andrà oltretutto verificata la conformità del prodotto alle normative igienico-sanitarie.

Così è partita la  fase di crowdfunding (obiettivo minimo già superato), con l’arrivo sul mercato previsto per fine 2019. I partecipanti alla raccolta fondi hanno pagato un costo di partenza di 24 dollari per una quantità sufficiente a preparare 50 tazze. Il caffè non caffè di Atomo costa dunque quasi 48 centesimi di dollaro (42 centesimi di euro) alla tazza. Più del triplo di un caffè vero, ma tanta gente ha scommesso sul successo di questa star-up

Non è fantascienza. E nemmeno ciarlataneria. Né il delirio di onnipotenza di uno scienziato pazzo. La stessa operazione è già riuscita con altri alimenti. L'uomo sta continuando l'ascesa per l'auto distruzione della natura e di se stesso!